Attenzione ai succhi di frutta nella dieta dei vostri bambini: sono una bomba calorico, un pericoloso concentrato di zuccheri.
Il processo di estrazione di succo di frutta concentra infatti un sacco di zucchero in una piccola quantità di bevanda, elimina una gran quantità di fibra sana e lascia invece una sostanza che contribuisce a rovinare i denti.
L’American Academy of Pediatrics aveva già consigliato ai genitori di evitare i succhi di frutta (soprattutto quelli spacciati come “100% pura frutta”) per bambini di età inferiore ai 6 mesi”, come scrive Catherine Saint Louis nel New York Times. Nei giorni scorsi, il gruppo ha “ribadito la sua posizione contro il succo, raccomandando che la bevanda sia completamente vietata dalla dieta del bambino durante il primo anno”.
Una ricerca dell’Università di Liverpool aveva rivelato nel 2016 che in una sola confezione di succo c’è una quantità pari alla dose massima giornaliera di zucchero raccomandata per i più piccoli. E questo vale anche per quelli con la dicitura “100% frutta”.
I ricercatori dell’Università di Liverpool avevano analizzato centinaia di prodotti disponibili sugli scaffali dei supermercati e destinati ai più piccoli, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista BMJ Open.
Analizzando in particolare 158 tipi di succhi, gli studiosi hanno rilevato che alcuni di questi possono arrivare a contenere quantità di zuccheri pari alla dose massima giornaliera raccomandata per i bambini, che è di 19 grammi, circa cinque cucchiaini. I succhi di frutta contengono in media qualcosa come 5,6 grammi di zuccheri per 100 ml, quindi in ogni confezione da 200 ml ce ne sono 11,2 grammi. Lo zucchero sale a 10,7 grammi per 100 ml nei cosiddetti succhi 100% frutta (succhi di arancia, frutti di bosco, ananas), arrivando quindi a quota 21,4 grammi a confezione, ben oltre il 19 grammi giornalieri raccomandati.
La cosa migliore, a detta di nutrizionisti e pediatri, è sempre l’acqua. O eventualmente un bella spremuta o estratto fatto in casa. Pura frutta senza l’aggiunta di zuccheri.