Su TikTok va di moda l’uomo geloso: ecco perché è un problema

Il pericolo della gelosia romanticizzata sui social: ecco come viene rappresentata su TikTok e perché è importante riconoscere questi segnali di prepotenza

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Non è stato il primo, e purtroppo neanche l’ultimo. Ma l’omicidio di Giulia Cecchettin, che si aggiunge a fin troppi altri tragici eventi simili avvenuti in Italia quest’anno, ha riportato sotto i riflettori, con forza e prepotenza, il persistente problema del femminicidio.

Capire il femminicidio

Si tratta di un fenomeno strutturale che continua a mietere vittime, con una frequenza media di un omicidio ogni tre giorni. A differenza di altri reati violenti, che sono diminuiti significativamente negli ultimi decenni, i numeri dei femminicidi non sono mai scesi. Anzi, secondo i dati ISTAT, il numero di donne uccise da chi dice di amarle è addirittura aumentato, sottolineando come la violenza di genere rimanga un problema critico.

Il fenomeno del femminicidio è intrinsecamente legato a problematiche culturali e radicato nelle strutture del patriarcato che permeano la società. Questa forma di violenza, purtroppo, non si limita agli spazi fisici, ma si estende in tutti gli aspetti della vita di una donna; anche alla sfera digitale. I social media come veicoli di espressione culturale, spesso riflettono, se non addirittura amplificano, stereotipi nocivi che contribuiscono alla normalizzazione della violenza di genere.

Il ragazzo geloso di TikTok

“Voglio l’uomo geloso, che se esco con le compagne fa arrevuta’”. Probabilmente avete già sentito questa frase. Fa parte del brano Malessere, cantato da Fabiana, la giovane artista neomelodica di grande popolarità sui social. Le sue canzoni sono infatti diventate famosissime su TikTok e hanno attirato l’attenzione soprattutto della fascia di età under 14.

La canzone riflette un interesse per una figura maschile che manifesti segni di gelosia. Tuttavia, va notato che il termine napoletano “arrevuto” suggerisce anche aspetti negativi come l’ignoranza, la maleducazione e potenzialmente la violenza.

Ma questo è purtroppo solo uno dei trend che impazza online. Un altro esempio, altrettanto preoccupante, è ben visibile in tutti quei video che sponsorizzano la gelosia come qualcosa di positivo. C’è chi interroga il proprio partner su cosa le sia permesso o vietato, mentre gli uomini si vantano di avere ragazze vergini, considerandole proprietà esclusiva.

Perché la gelosia (ossessiva) è un problema

Su TikTok va di moda il ragazzo geloso. Ed è un grosso problema.

La conferma di questo fenomeno social emerge anche nelle ricerche e nei sondaggi. Infatti, secondo un rapporto della Fondazione Libellula, su un campione di 361 individui tra i 14 e i 19 anni, il 51% degli intervistati associa la gelosia a una dimostrazione d’amore e la maggior parte di loro è concorde nel dire che il controllo è una forma d’amore.

E ancora: il 50% degli adolescenti ritiene che dare un bacio senza consenso non sia una forma di violenza, e solo il 33% dei ragazzi maschi tra i 18 e i 19 anni considera inaccettabile che un uomo diventi violento a seguito di un tradimento, in netto contrasto con il 79% delle ragazze. Meno del 20% dei ragazzi ritiene che interrogare la propria partner su dov’è e con chi è quando è fuori costituisca una forma di violenza, mentre il 36% delle ragazze lo percepisce come tale. Inoltre, il gesto di dire al partner come dovrebbe vestirsi è generalmente considerato normale dal 24% dei ragazzi, ma viene identificato come un comportamento violento dal 51% delle ragazze.

Socialmente abbiamo dato alla gelosia una rilevanza immeritata, pensando di salvaguardarci distinguendo la gelosia sana da quella non sana. Ma la gelosia esaltata e romanticizzata, come quella su TikTok, alimenta un’idea distorta delle dinamiche relazionali e glorifica comportamenti possessivi e controllanti.

Mettiamo allora le cose in chiaro una volta per tutte: la gelosia non è un atto d’amore, bensì uno di prepotenza. 

Tocca a tutti, uomini e donne, imparare a non accettare la gelosia come segno d’affetto, ma piuttosto come un atto di controllo che va oltre i limiti della relazione sana. Aprire gli occhi su questo problema è il primo passo per coltivare relazioni più sane e consapevoli, costruite su fondamenta di rispetto reciproco e libertà individuale.