Viaggio alla scoperta dei modi di dire legati all’inverno più curiosi al mondo

Per celebrare la stagione più fredda dell’anno, Babbel ha raccolto i termini invernali più curiosi e affascinanti. Da “galaverna” a “come una giraffa nel pieno dell’inverno” fino a “bed rotting”; ecco i migliori

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Giornate corte in cui fa buio presto, freddo pungente e tempo rigido: da sempre l’inverno rappresenta per molti una stagione difficile da affrontare. Il suo impatto su di noi non si riversa solo sul nostro benessere psicofisico, ma è tale da aver influito sul linguaggio e sullo sviluppo di nuovi termini e modi di dire.

Per questo, il tema di Babbel, la piattaforma per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni su app e live, ci invitano ad esplorare il panorama linguistico internazionale, offrendo una selezione di espressioni legate alle basse temperature: dalle parole utilizzate per descrivere particolari fenomeni meteorologici ai modi di dire legati al freddo fino ai termini nati per celebrare lo stile di vita invernale.

Le parole del meteo in giro per il mondo

Il meteo ha da sempre un grande impatto sulla vita quotidiana e le condizioni meteorologiche dei diversi territori del mondo si riflettono nel modo di esprimersi dei popoli: proprio per questo nelle diverse lingue sono state sviluppate parole specifiche, spesso difficilmente traducibili, per indicare dei particolari fenomeni atmosferici.

Raureif

Questa parola tedesca, corrispondente all’inglese “hoarfrost”, e traducibile come “galaverna”, descrive un fenomeno atmosferico che si verifica quando l’umidità congelata nell’aria si deposita sugli alberi creando uno strato di ghiaccio frastagliato. Si tratta di un evento molto raro rispetto alla normale brina, in quanto i cristalli di ghiaccio possono raggiungere, in casi estremi, diversi centimetri di lunghezza.

Erupção polar

Con questa espressione, traducibile in italiano come “eruzione polare”, si indica l’arrivo improvviso di un’ondata di freddo; apparentemente può sembrare un termine scientifico, ma in realtà non lo è: si tratta infatti di un’invenzione dei social media in Brasile, diffusasi a partire dal maggio 2022, per riferirsi ad una sorta di inverno anticipato causato dall’avanzamento di una massa polare molto intensa nell’atmosfera.

Kramsnö

Questo termine, che deriva dalla combinazione di due parole svedesi “kram” (“abbraccio”) e “snö” (“neve”), è difficilmente traducibile in italiano poiché indica una particolare condizione della neve: umida e aderente, perfetta per realizzare pupazzi di neve e gareggiare in battaglie di palle di neve senza fine.

Tra giraffe, barbieri e maiali: le espressioni idiomatiche per indicare il freddo

Il panorama linguistico invernale offre numerose espressioni particolarmente originali in cui il freddo viene curiosamente associato al mondo animale o persino a professioni.

Zemheri zürafası gibi

Traducibile in italiano con “come una giraffa nel pieno dell’inverno”, questa scherzosa espressione descrive chi indossa abiti leggeri durante i mesi più freddi. Questo paragone si basa sulla vulnerabilità della giraffa – mammifero che vive in ambienti caldi e di conseguenza mal sopporta le temperature rigide – e cattura in modo umoristico l’immagine di coloro che affrontano il freddo con un abbigliamento inadeguato.

Está cá um barbeiro

Sebbene questa espressione si possa tradurre letteralmente come “c’è un barbiere qui”, è comunemente impiegata in portoghese per descrivere temperature molto basse, e richiama in particolare l’immagine del vento gelido sulla pelle, tagliente come le lame usate dai barbieri. Diffusa principalmente nelle regioni settentrionali del Portogallo, dove le temperature sono più rigide.

Saukalt

Con temperature gelide che scendono di molto sotto lo zero, il termine “kalt” (“freddo”) si rivela spesso insufficiente per esprimere appieno le condizioni climatiche estreme tipiche del nord Europa. Per ovviare a questa difficoltà, una parola che i germanofoni amano utilizzare è “saukalt”. L’espressione è composta dalle parole “sau” (il cui significato in italiano è “scrofa”) e “kalt” (“freddo”). Nella lingua colloquiale tedesca i nomi degli animali vengono spesso usati come prefissi accrescitivi o intensificatori; dato che i maiali non godono di una buona reputazione, in quanto considerati sporchi e maleodoranti, è intuibile che il prefisso “sau” serve in questo caso per sottolineare la sgradevolezza di un clima estremamente freddo.

L’elogio dello stile di vita invernale: la “face card season” e l’arte del “bed rotting”

L’inverno, come tutte le stagioni, favorisce l’emergere di tendenze profondamente connesse con il clima di quel determinato periodo; spesso nate sui social network, esse arrivano ad influenzare lo stile di vita delle persone.

Face Card Season

Questa espressione, originatasi su TikTok e presente anche nelle serie tv, si utilizza per indicare la stagione più fredda durante la quale si tende ad indossare outfit più morbidi e coprenti. Il corpo resta in questo modo più nascosto e il viso diventa il fulcro dell’attenzione: si gioca così la “face card”, cioè il focus è sul volto, permettendo di dare sfogo alla creatività con make-up e stili accattivanti. Online l’espressione viene spesso impiegata anche in maniera ironica per rivendicare il diritto di non preoccuparsi delle ultime tendenze di moda e di vestirsi comodamente e a strati per affrontare la rigida stagione invernale.

Bed Rotting

Con questa espressione, tipica in particolare dalla Gen Z, si fa riferimento alla pratica di passare giornate intere a letto totalmente improduttive, impegnati a guardare maratone di film oppure connessi ai social network. Questo termine a volte ha una connotazione negativa come indicato anche dall’utilizzo del verbo “rotting”, che ha origine dalla parola inglese antica “rotian” e significa “marcire”. Nonostante sia spesso considerato un fenomeno malsano, il “bed rotting” occasionale non è necessariamente dannoso: infatti, nella società frenetica contemporanea, spesso si trascura l’importanza di staccare la spina dal tran tran quotidiano e di focalizzarsi sul proprio benessere interiore. Analogo al “bed rotting” inglese è il “viitsima” estone: in Estonia, il termine cattura quel sentimento di pigrizia proprio delle giornate fredde e piovose, quando l’idea di alzarsi dal letto diventa un’impresa ardua e si desidererebbe rimanere sotto le coperte.

Snow Storming

I mesi più freddi sono quelli in cui tendenzialmente si sente di più il bisogno di avere un partner al proprio fianco, qualcuno con cui affrontare l’inverno nel calore dell’affetto; negli ultimi anni tuttavia, in particolare attraverso i social media, è emersa una controtendenza chiamata “snow storming”, per cui le persone decidono di chiudere le relazioni in corso con i propri partner proprio durante il periodo più freddo. La rottura è talvolta netta e potente quanto una tempesta di neve, proprio il fenomeno dal quale l’espressione trae origine; l’obiettivo è dare un taglio netto con il passato per dare il via all’anno con un nuovo inizio.

Op Oud Ijs Vriest Het Licht

Questa curiosa espressione olandese, che può essere tradotta letteralmente come “sul ghiaccio vecchio, si congela leggermente”, nasconde in realtà un significato più ampio. Questo proverbio non si riferisce infatti alle temperature gelide, ma al ritorno improvviso di ex partner o amori perduti. In modo figurato, suggerisce che i sentimenti d’amore possono riemergere velocemente e sciogliere il ghiaccio del passato, creando una rinnovata connessione emotiva.