Ecco il segreto per realizzare (davvero) i vostri buoni propositi

Come scrivere dei buoni propositi per l'anno nuovo che funzionino davvero? Ecco dei consigli utili per rendere il 2023 un anno perfetto

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

L’inizio di un nuovo anno è sempre un periodo delicato, un momento di svolta e un’occasione per riflettere sui propri sogni e sulle proprie aspettative per il futuro nonché per porsi degli obiettivi per i mesi che verranno. Per questo siamo sicure che avete già scritto da qualche parte i vostri buoni propositi per il nuovo anno.

Ecco allora che vi poniamo una (difficile) domanda: come riuscire a realizzarli?

Fare una lista di buoni propositi potrebbe non essere il modo più salutare e produttivo per iniziare un nuovo anno nuovo. Svariate ricerche dimostrano infatti che il 92% di noi non riesce a raggiungere gli obiettivi stabiliti a gennaio. Tuttavia, ciò non significa che non possiamo usare il nuovo inizio per rallentare, prendere fiato e pensare a noi stessi e al nostro futuro. Abbandonate gli impegni e le promesse irrealistiche e concentratevi sulle esperienze che danno significato alla nostra vita. Ecco il segreto per riuscire a realizzare i proprio buoni propositi.

Quali sono i buoni propositi più comuni?

Tra i buoni propositi più comuni emersi da un sondaggio commissionato da Babel, l’azienda per l’apprendimento delle lingue, vi sono la volontà di investire sulla propria crescita personale e professionale (menzionata dal 41% dei rispondenti), soprattutto imparando una nuova lingua, nonché il desiderio di concentrarsi sul proprio benessere mentale e di viaggiare (citati entrambi dal 38%). Meno gettonati, invece, i classici “smettere di fumare” (al 5%) e “trovare l’anima gemella” (al 4%). 

Un altro elemento interessante è che spesso si tende ad individuare molteplici buoni propositi: per molti italiani l’apprendimento di una nuova lingua, infatti, si accompagna alla volontà di lavorare sulla propria persona e di progredire in ambito lavorativo nei mesi a venire, oppure al desiderio di passare periodi più o meno lunghi all’estero – correlazioni che si registrano del resto anche in merito alle motivazioni allo studio della lingua scelta.

Sebbene i buoni propositi siano spesso individuali – e molti (il 34%) preferiscano mantenerli per sé – sono comunque tanti gli italiani che condividerebbero volentieri i propri sogni e obiettivi con chi sta loro attorno: al primo posto la famiglia, a cui il 40% degli intervistati racconterebbe le proprie ambizioni, seguita dal proprio partner (per il 27%) e dalle amicizie più strette (per il 25%). 

Come realizzare i buoni propositi per l’anno nuovo

Avere dei propositi per il nuovo anno è davvero una buona idea? Sì, certo che è un’ottima idea. Ma al tempo stesso è anche una pessima idea.

I buoni propositi per il nuovo anno sono essenzialmente obiettivi che ci poniamo, e questi possono anche aumentare il nostro benessere perché ci spingono a considerare ciò che apprezziamo di più e aiutano a strutturare il nostro tempo. Tuttavia, spesso sono un’arma a doppio taglio perché difficili da mantenere: questo può portare a vari problemi tra cui ansia, stress e addirittura alcune forme di disprezzo verso di sé.

Ecco allora che, innanzitutto, per far sì che i buoni proposti abbiamo un’influenza positiva sulla vostra vita dovete essere specifici. Per esempio, invece che dire “voglio concentrarmi sul mio benessere mentale” perché non vi ponete l’obiettivo di seguire pratiche di meditazione due volte alla settimana? Invece di dire che vorreste avanzare con la vostra carriera perché non fissate un’obiettivo più specifico?

Attenzione però, sebbene i vostri obiettivi dovrebbero essere misurabili e limitati nel tempo, non dovreste riempirvi l’agenda di cose nuove da fare ogni giorno: concedetevi sempre un giorno libero mentre cercate di stabilire un nuovo schema nella vostra vita. Affinché una risoluzione abbia successo, è anche fondamentale essere onesti con se stessi e controllare i vari progressi ottenuti nel tempo. 

Il suggerimento, infine, è quello di utilizzare il rituale dei buoni propositi per il nuovo anno come momento di doppia riflessione per analizzare cosa ha funzionato bene nella vita lo scorso anno e cosa invece vorremmo cambiare. I nostri propositi dovrebbero essere congruenti con ciò che apprezziamo di più, con quelle esperienze che danno significato alla nostra vita.