Addio a Patrizia Cavalli, la poetessa che conquistò Elsa Morante

L'autrice e traduttrice italiana aveva ottenuto il grande successo con le sue raccolte di poesie, pubblicate sotto la spinta dell'amica e maestra Elsa Morante.

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Redazione

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Si è spenta, dopo una lunga malattia, la poetessa Patrizia Cavalli. La scrittrice, che era stata scoperta da Elsa Morante, aveva 75 anni. A darne l’annuncio Einaudi, casa editrice di quasi tutte le sue opere. Nella lunga carriera si è destreggiata tra poesia, prosa, teatro e romanzi di successo, come Pigre divinità e pigra sorte e Datura. Non ha mai nascosto la sua malattia, e aveva rivelato di non avere più paura della morte, avendo avuto abbastanza tempo per analizzarla.

Addio a Patrizia Cavalli, la poetessa pianta anche fuori dall’Italia

Patrizia Cavalli era nata a Todi, nel 1947, ma era romana d’adozione, essendo trasferita nella capitale poco più che ventenne, non abbandonandola più. Della sua vita privata si sa pochissimo, non è stata sposata e non aveva figli. L’autrice non aveva celato di aver sofferto spesso di depressione, riversando i suoi sentimenti nella scrittura. Così come non aveva mai nascosto la sua malattia, un cancro che l’aveva via via consumata negli ultimi anni.

Ma la tenacia nello scrivere non è mai andata via: la sua ultima raccolta di poesie, infatti, risale al 2020, dal titolo Vita meravigliosa. Nello stesso anno era entrata nella cinquina del Premio Campiello con Passi giapponesi.

“Una poesia è riuscita quando si muove” aveva spiegato a Repubblica Patrizia Cavalli nel 2016. “Che siano tre versi o 300, bisogna che accada qualcosa. Dev’esserci una sorpresa del pensiero”.

Poetessa, scrittrice, amante del teatro, ma anche traduttrice di Shakespeare e Molière. Tra i suoi scritti ricordiamo Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974), Il cielo (1981) e L’io singolare proprio mio (1992), tutti editi dalla casa editrice Einaudi, che ne ha annunciato la morte.

“Ho avuto il tempo d’immaginare la morte. Il massimo del terrore è l’idea di finire in una zona dove non ho controllo” aveva raccontato a Repubblica.

Patrizia Cavalli e l’amicizia con Elsa Morante

Una delle penne più fini del panorama italiano, Patrizia Cavalli era stata scoperta da Elsa Morante, divenuta poi sua amica: “Io nella mia giovinezza leggevo Elsa Morante e l’ammiravo immensamente” spiegò la poetessa nel programma tv Scrittori per un anno.

“Uno dei miei amici allora me la fece conoscere. All’inizio mi ha accolta con un certo sospetto, ma mi ha davvero accolta nella sua vita. E per me si è aperto un momento sublime. Prima ero sola, con lei si è aperto il mondo.”

All’inizio però Patrizia aveva timore di rivelarle la sua passione per la scrittura: “Mai mi sarei sognata di dirle che scrivevo, lo facevo sin da bambina. Però avevo visto più volte i suoi furori dinanzi a scritti impropri”.

Un timore legittimo davanti a una grande scrittrice, e la paura di perdere questa amicizia per velleità artistiche. “Dopo un anno, però lei mi bloccò per strada chiedendomi cosa facessi io nella vita. Io studiavo filosofia, ma ovviamente lei voleva sapere altro. Ed io per istinto dissi che scrivevo poesie, e lei mi guardò crudelmente.”

Elsa Morante volle vedere quelle poesie, non per interesse letterario, ma per capire chi fosse davvero la sua amica Patrizia. Questo spinse la Cavalli a iniziare davvero a scrivere, con sentimento, con passione, come un vero lavoro. “Complimenti Patrizia, sei una poeta” fu la frase, ormai storica della scrittrice, che diede vita a tutti gli effetti alla carriera di Patrizia Cavalli.