Tra le piante che possiamo coltivare con la certezza che fioriscono in inverno c’è l’Hamamelis o Amamelide, che rivoluziona il giardino portando quel tocco di colore e di profumo. I fiori di questa pianta sono particolarmente apprezzati perché sono petali sottili e strisciati, simili a nastri, con tonalità che variano dal giallo al rosso. La grande caratteristica di questa pianta è che fiorisce in pieno inverno, contrariamente a tante altre. Vediamo dove piantarla e come coltivarla al meglio.
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Cos’è l’Hamamelis o Amamelide, la pianta che fiorisce in inverno
Non sono molte le piante che danno un bello spettacolo anche nel periodo freddo: questa pianta a comportamento arbustivo è di grandi dimensioni, e la sua fioritura invernale ci consente di dare un tocco di vivacità al giardino e al terrazzo anche durante la stagione più grigia, quando fa freddo e la natura è in letargo. Appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae ed è conosciuta anche con il nome di “Nocciolo della Strega”: questo termine le è stato attribuito perché pare che venisse usata per fabbricare le scope. Originaria degli Stati Uniti e del Canada, è diffusa come pianta ornamentale e come prodotto erboristico.
Come anticipato i suoi petali sono estremamente particolari, ricordano dei nastri, e per quanto riguarda le tonalità sono diversissime, come giallo, rosso o arancione. Parliamo comunque di una fioritura molto abbondante che quindi ci dà la possibilità di arricchire il balcone, ma non solo: oltre al lato estetico, il profumo dei suoi fiori è molto particolare.
L’Hamamelis o Amamelide presenta un fogliame ovale che si caratterizza per un colore verde scuro. Durante il mese di settembre, il fogliame cambia sfumatura, dal giallo all’arancione fino al marrone o al viola. Tra le specie più diffuse (nella famiglia se ne contano solo sei) che possiamo coltivare citiamo l’Hamamelis virginiana, l’Hamamelis vernalis o l’Hamamelis mollis. Ciascuna presenta delle caratteristiche e dei colori diversi ma comunque mantiene la sua caratteristica principale, che è l’elevata resistenza al freddo.
Citiamo inoltre che le proprietà benefiche dell’Amamelide sono conosciute sin dagli scorsi secoli: durante il 1800, per esempio, i coloni europei usavano le foglie di questa pianta per trattare le scottature solari o le irritazioni oculari. Con il tempo, è diventata una delle sostanze più diffuse in erboristeria.
Dove piantare l’ Hamamelis o Amamelide?
Abbiamo già anticipato il punto di forza di questa pianta, ovvero che è consigliata a tutti coloro che vivono in un luogo con un clima molto freddo. In effetti è estremamente resistente al gelo, oltre che all’inquinamento urbano: può resistere fino a una temperatura di -20°C. Per il resto, la fioritura invece va da ottobre a marzo.
Per quanto riguarda la coltivazione, abbiamo la possibilità di piantarla non solo nel giardino, così da renderlo estremamente vivace durante l’inverno, ma anche in balconi o terrazzi. L’importante è verificare lo stato dei rami nel corso del tempo in modo tale da rimuovere quelli danneggiati. Nel giardino abbiamo la possibilità di posizionarla come pianta singola oppure anche tra le siepi miste.
Come coltivare l’ Hamamelis o Amamelide: esposizione, irrigazione e concimazione
Anche l’Hamamelis o Amamelide, così come le altre piante, necessita comunque di cure e attenzioni nel corso del tempo, in modo tale da crescere forte e resistente. Abbiamo già visto che possiamo coltivarla in giardino, nel terrazzo o nel balcone, ma ricordiamoci che dobbiamo comunque prediligere un certo tipo di terreno, possibilmente umido, neutro e con humus.
Predilige anche terreni tendenzialmente acidi ma soprattutto fertili, perché dobbiamo dare alla pianta la possibilità di affondare le radici. Per quanto riguarda la posizione, sopporta assolutamente il sole ma è possibile piantarla in una zona di mezz’ombra. Durante l’estate invece dobbiamo assolutamente verificare lo stato del terreno: abbiamo visto che è estremamente resistente al gelo ma non possiamo rischiare in alcun modo di fare morire la pianta soprattutto se necessita di acqua. Possiamo dunque prevedere delle irrigazioni supplementari e procedere invece con la concimazione in primavera e in estate. In tal caso possiamo usare del letame maturo o del compost.
Come piantarla
Aggiungiamo ulteriori consigli per prenderci cura della nostra Hamamelis o Amamelide al meglio: uno degli aspetti fondamentali è di maneggiare la pianta con estrema cura, possiamo piantarla nel giardino scavando semplicemente una buca molto grande e poi aggiungere uno strato di terreno per piante acidofile. Ricordiamo di scegliere un vaso molto grande se desideriamo invece sfoggiarla nei nostri balconi e terrazzi.
Questa pianta è comunque molto delicata; quindi, se vogliamo prevedere delle operazioni di rinvaso o messa a dimora, come anticipato, dobbiamo sempre maneggiarla evitando di danneggiare rami e radici. Il periodo migliore per il rinvaso è comunque quello tra ottobre novembre. Sebbene ami la luce del sole e le zone luminose, in estate ricordiamo di spostare la pianta in una zona a mezz’ombra. Durante le altre stagioni, ricordiamo che va protetta dal vento.
Ogni quanto irrigarla?
Per quanto riguarda l’irrigazione, abbiamo visto che questa pianta potrebbe andare in sofferenza in estate: in questo periodo dobbiamo assolutamente averne cura e verificare lo stato del terreno, che deve sempre essere umido, e non deve mai seccarsi a causa del caldo. Se viviamo in un luogo con estati secche, possiamo anche prevedere di annaffiarla ogni giorno, avendo cura di prediligere l’acqua piovana priva di calcare. Se la pianta comunque presenta il terreno ancora umido, non dobbiamo aggiungere dell’acqua subito, ma è l’unico aspetto che deve essere assolutamente controllato per evitare che la pianta possa essere danneggiata dal caldo.
Malattie dell’Hamamelis o Amamelide
Infine, un aspetto che dobbiamo considerare è relativo a eventuali problematiche della pianta: per quanto riguarda i parassiti, è particolarmente sensibile ad afidi, cocciniglie e oziorrinco. Invece dobbiamo sempre avere cura di non usare l’acqua del rubinetto perché altrimenti potrebbe ammalarsi di clorosi. Bagnare le piante con questo tipo di acqua è sconsigliato perché spesso contiene cloro, fluoro e sali minerali in eccesso che possono accumularsi nel terreno, compromettendo la salute delle radici. Molto meglio prediligere l’acqua piovana o distillata, priva di additivi chimici e ideale per promuovere un ambiente più naturale e favorevole per la crescita della pianta.