L’edera si adatta alla vita in casa, anche se spesso la vediamo sui muretti o nei giardini ombrosi, ma cresce bene nei nostri appartamenti. Ed è in camera da letto che trova il suo equilibrio: le foglie assorbono l’umidità in eccesso e filtrano l’aria, oltre a essere esteticamente eleganti. Ma di cosa ha bisogno l’edera per crescere? E quali sono i benefici che apporta?
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Edera, la pianta rampicante dai mille usi
Di questa pianta possiamo quasi dire che sembra nata per adattarsi a tutto. Si arrampica sui muri, avvolge tronchi e ringhiere, scende dai vasi sospesi e copre interi pergolati. Non ha un vero e proprio tronco, considerando che cresce grazie alle piccole radici che si aggrappano ai sostegni. Così, nel tempo, cura dopo cura, osserviamo degli intrecci fitti e pieni di vita. È una sempreverde che resiste al freddo, alla poca luce e persino all’incuria.
Proprio per la sua versatilità è una presenza abituale nei giardini, dove viene scelta per nascondere pareti spoglie o delimitare spazi con naturale eleganza. Sa trasformare un muro in una parete verde, un arco in un piccolo rifugio d’ombra, e può persino stendersi sul terreno come un tappeto lucido di foglie.
Ma l’edera è bella anche quando viene coltivata in vaso: dobbiamo solo scegliere un contenitore profondo e un terriccio drenante perché si adatti agli interni, persino nelle stanze poco luminose. È una delle poche piante che prosperano all’ombra, e per questo trova posto nelle nostre camere da letto, dove rende l’aria più pulita. Certo, ci sono dei trucchi per curarla, anche se – per fortuna! – non ha grandi pretese.
Perché mettere l’edera in camera da letto?
In camera da letto la sua presenza è davvero scenografica: una cascata di foglie che scivola da una mensola, un vaso vicino alla finestra, un riflesso verde che accompagna la luce del mattino. Eppure, giorno dopo giorno, l’edera apporta dei benefici da non sottovalutare, perché assorbe parte dell’umidità, cattura la polvere e rende l’aria più pulita. Riporta un pizzico di equilibrio dentro le pareti di casa nostra, soprattutto nei mesi in cui si dorme con le finestre chiuse. Come anticipato, non necessita troppe cure: qualche goccia d’acqua quando la terra si asciuga e un po’ di luce, anche filtrata.
Forse è anche questo il suo segreto: proprio in questo ambiente, il nostro rifugio dal mondo per eccellenza, non serve una pianta appariscente. La rampicante ha un suo ritmo, e le sue foglie, con il tempo, crescono e arredano. Si adatta, si arrampica, trova la luce anche dove non arriva. E così, mentre dormiamo, continua a fare quello che fa da sempre: respirare con noi, e rendere l’aria un po’ più leggera.
I consigli per far crescere l’edera
Non ci sono molte regole da seguire per far crescere bene l’edera in casa: consideriamo infatti che è una pianta adattabile, ma ha bisogno di un suo equilibrio, e lo trova se le diamo le condizioni giuste. Per cominciare serve un vaso ampio, profondo abbastanza da permettere alle radici di muoversi. Il terriccio universale va bene, ma possiamo alleggerirlo con un po’ di sabbia o di argilla espansa sul fondo, così l’acqua scorre senza fermarsi. Come tutte le piante, non sopporta i ristagni.
La luce è importante, ma deve essere filtrata. Se la camera da letto è troppo buia rallenta, in pieno sole invece si brucia. Le varietà dalle foglie scure si trovano meglio all’ombra, quelle più chiare o variegate possono stare vicino alla finestra, dove la luce si diffonde appena. Durante l’estate, quando l’aria si fa pesante, non dimentichiamo di rinfrescarla con qualche nebulizzazione, soprattutto se le foglie iniziano a seccarsi sui bordi. Un panno umido, passato ogni tanto, toglie la polvere e ridà lucentezza.
Ogni anno possiamo rinnovare i primi centimetri di terra, per restituirle un po’ di energia. Quando cresce troppo, basta potare le punte o accorciare i rami più lunghi: in questo modo la pianta si infittisce e resta ordinata. Per fortuna, si adatta a tutto, ma deve semplicemente trovare un “appiglio”. Tra le idee migliori, troviamo proprio le mensole: ecco perché arreda, decora e diventa la protagonista green della camera. E se amiamo lo stile giungla urbana, allora è proprio la pianta che fa per noi.
I segreti di coltivazione dell’edera
Ci sono dei segreti di coltivazione dell’edera? Sì, in realtà: la pianta vive a lungo solo se trova un equilibrio tra luce, acqua e spazio. Il suo terreno non va mai lasciato inzuppato, ma neppure completamente secco: l’umidità costante è ciò che la fa respirare. In inverno dobbiamo irrigarla davvero poco, in estate un po’ di più, ma sempre con moderazione.
Un altro piccolo trucco è la temperatura. L’edera soffre l’aria troppo calda e ferma dei riscaldamenti, e anche le correnti fredde che arrivano dalle finestre aperte. Quindi, cerchiamo di far arieggiare spesso la nostra camera da letto, ma senza far investire in pieno la pianta dalle correnti. Se la pianta vive in vaso, nei mesi freddi possiamo spostarla leggermente lontano dal termosifone e aggiungere qualche sassolino umido nel sottovaso: un piccolo trucco per mantenere il giusto grado di umidità.
Ogni tanto, tagliare un ramo e metterlo in acqua è un’operazione semplice ma super utile: in pochi giorni spunteranno le radici, e avremo una nuova pianta da regalare o spostare in un altro angolo, anche perché si propaga con una facilità sorprendente. Con il tempo, alla fine, impareremo a “leggere” ogni minimo cambiamento: se l’ambiente è favorevole, continua a crescere, ma se c’è qualcosa che non va allora rallenta. E se si trova davvero bene allora si allunga, cambia forma, si adatta, e in fondo è questo che fa da sempre, in natura come nelle stanze dove la mettiamo.