Aster, il fiore di settembre: dove posizionare e come curare la pianta

Colorato e bellissimo, l'aster è il fiore simbolo di settembre, in grado di regalare una fioritura straordinaria per balconi e giardini.

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

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Gli aster, conosciuti anche come fiori di settembre o settembrini, sono fiori che fanno parte della famiglia delle asteraceae, originaria dell’Europa Centrale, dell’Africa del Sud e dell’America del Nord. Caratterizzati da un colore vivace e di grande effetto, questi fiori creano dei cespugli compatti e bassi che fioriscono a settembre e durano sino a novembre. Il bello di queste piante è che sono perenni, ciò significa che dopo averle messe a dimora potrai coltivarle, con le giuste attenzioni e cure, per moltissimi anni.

Le specie che si possono trovare sono numerose. Le più diffuse sono gli aster nove belgii, gli aster novae angliae, gli aster domosus, gloi aler amellus, gli aster alpinus e ancora gli aster pyrenaeus, gli aster frikartii e gli aster ericoides. Tutte queste specie creano dei cespugli che formano un cuscino compatto a forma di stella – da qui la parola aster, ossia astro – di colore blu, azzurro oppure rosa e viola. I petali possono essere più o meno lunghi con una corolla semplice o multipla.

Come coltivare l’Aster

L’aster è un fiore particolarmente resistente e piuttosto facile da coltivare, ideale per abbellire aiuole e giardini, ma anche balconi e terrazzi. Se decidi di seminare questa pianta ricordati di farlo in un punto soleggiato e assicurandoti che il terreno sia ben drenato. Interra i semi in profondità, ad un’altezza fra 0,5 e 1 centimetro, in questo modo la germogliazione verrà favorita dalla luce. Cerca inoltre di lasciare fra i semi una distanza di almeno 8 centimetri. Quando le piante saranno adulte dovrai distanziarle di 30 centimetri per favorire la crescita.

L’aster si può coltivare anche in vaso, in questo caso però è preferibile puntare su delle varietà nane. Scegli un vaso capiente con fori di drenaggio, poi posiziona sul fondo uno strato di argilla espansa per evitare i ristagni d’acqua. Interra i semi ad una profondità di circa 1 centimetro, posizionando il vaso in un punto areato e soleggiato. In primavera realizza il rinvaso, optando per un vaso più grande. Gli aster crescono meglio all’esterno, ma puoi coltivarli anche dentro casa.

Quando innaffiare l’Aster

L’Aster necessita di alcuni accorgimenti per crescere rigoglioso, soprattutto per quanto riguarda l’irrigazione. Queste piante infatti soffrono molto a causa dei ristagni d’acqua che possono provocare marciume radicale e muffe. Per questo motivo è preferibile evitare di annaffiare i fiori tutti i giorni, verificando sempre che il terreno sia ben asciutto. L’estate sarebbe meglio annaffiare di più, valutando però sempre che la terra non sia zuppa, mentre d’inverno l’irrigazione andrà ben dosata.

Ogni quindici giorni sarebbe meglio usare un fertilizzante liquido specialistico per le piante da fiore diluendolo nell’acqua per migliorare la fioritura e garantire il giusto nutrimento ai fiori. Anche la potatura è essenziale per assicurare una fioritura che sia abbondante e la giusta robustezza. La primavera è il momento ideale per eliminare tutte le parti danneggiate, i germogli sottili e le foglie in eccesso per favorire la circolazione dell’aria. Gli steli secchi invece vanno tolti dopo la fioritura.

Dove posizionare l’Aster

L’aster va seminato nel periodo tra marzo e maggio, mentre fiorisce fra la fine dell’estate e l’autunno. Questa pianta perenne ama il sole pieno, ma cresce anche in presenza di ombra moderata. Per fare crescere i fiori rigogliosi sarebbe meglio esporli al sole diretto per circa 6-8 ore, mentre se all’ombra potrebbe non fiorire. Predilige inoltre i climi temperati e sopporta bene il freddo. Va protetto dalle correnti d’aria e, come detto, dai ristagni idrici e dall’umidità.

Si adatta a varie tipologie di suolo, ma preferisce sempre un terreno che sia ben drenato, leggero e con un pH neutro. Poiché i ristagni sono un pericolo per il benessere de4lla pianta sarebbe meglio aggiungere perlite o sabbia nel substrato per favorire il drenaggio.

Le malattie dell’Aster

Nonostante sia una pianta resistente, l’aster non è immune da parassiti e malattie. Tende a soffrire di mal bianco, ossia un fungo che viene causato da troppa umidità oppure da una cattiva circolazione dell’aria. Questo fungo si presenta, appunto, con l’aspetto di una muffa biancastra che colpisce steli e foglie. Per eliminare il problema sarebbe meglio puntare su fungicidi specifici o su prodotti ad hoc a base di zolfo. Può risultare utile anche rimuovere tutte le foglie che sono infette.

Per prevenire il mal bianco è consigliabile non innaffiare troppo la pianta, assicurando sempre un’ottima circolazione dell’aria. L’aster soffre anche di altre malattie fungine come il marciume radicale o la ruggine. Entrambe sono causate dall’umidità eccessiva e si possono evitare migliorando il drenaggio, usando dei fungicidi specifici e riducendo le annaffiature.

L’aster viene spesso attaccato anche dagli acari, come i ragnetti rossi, soprattutto quando il clima è caldo e secco. Fai attenzione pure alle lumache che tendono a creare buchi e tagli sulle foglie. La soluzione in questi casi viene offerta da pesticidi specifici oppure da olio di neem, un rimedio naturale ottimo per prendersi cura delle piante.

Come propagare l’Aster

L’aster si può moltiplicare facilmente utilizzando come tecnica quella della divisione dei cespi. Questa tecnica è ottima anche per mantenere in salute la pianta che tende con il tempo a perdere vigore e degenerare. Per prima cosa dividi il cespo, poi ripianta esclusivamente le porzioni ricche di germogli e sane, evita invece di trattare quelle che risultano più dure e legnose.

Questa operazione, lo ricordiamo, va realizzata sempre nel periodo di riposo vegetativo, ossia durante l’inverno oppure al termine della fioritura, ma anche all’inizio di marzo. Realizza poi la zollatura di tutto il cespo, eseguendo una divisione in sezioni e lungo le linee naturali da tre a cinque a seconda delle dimensioni. Ricava poi delle sezioni con radici e germogli che andrai a rinvasare in contenitori. Posiziona le piante in un luogo luminoso e sempre al riparo da freddo e pioggia per almeno tre settimane.

Trascorso questo periodo potrai metterle a dimora. In alternativa puoi ricorrere puoi prelevare dei polloni basali nella zona periferica della pianta, mettendoli a dimora nel periodo estivo. La riproduzione per seme non sempre dà buoni risultati, questo perché raramente l’aster produce dei semi fertili. In ogni caso la semina andrebbe effettuata a luglio, ponendo poi a dimora le piante in terra con l’inizio della primavera.