Franco Battiato
Franco Battiato è stato un cantautore, compositore, regista e pittore italiano.
BIOGRAFIA
Franco Battiato nasce il 23 marzo 1945 nell’allora comune di Ionia, che pochi mesi dopo viene suddiviso nei due centri di Giarre e Riposto. Dopo aver conseguito la maturità al liceo scientifico Archimede di Acireale, vive un momento difficile con la morte del padre Salvatore, camionista, scaricatore e commerciante di vino nel porto di New York, mentre la madre Grazia Patti lavora come sarta. Nel 1964, desideroso di costruirsi un futuro diverso, lascia la Sicilia e si trasferisce prima a Roma e poi si stabilisce in modo più definitivo a Milano.
Nel capoluogo lombardo frequenta l’ambiente artistico del locale Cab64, dove conosce Gino Negri, che gli propone di cantare in teatro alcuni brani da lui composti per spettacoli come La Tancia di Michelangelo Buonarroti il Giovane e Molto rumore per nulla di William Shakespeare. Alcune di queste musiche però non lo convincono e, sapendo che Negri dopo la serata di debutto non seguirà più le repliche, decide di riscriverle completamente, sostituendo tutte le composizioni originarie.
A un certo punto interrompe gli studi universitari per dedicarsi pienamente alla musica, scegliendo di seguire la sua vera passione. Verso la metà degli anni Sessanta pubblica due singoli legati alla rivista Nuova Enigmistica Tascabile (NET), che in quell’epoca allega ai numeri in uscita dischi con celebri canzoni reinterpretate da cantanti ancora poco noti. In queste due incisioni appare in copertina con il suo nome di battesimo, Francesco Battiato.
Il primo singolo contiene il brano L’amore è partito, presentato al Festival di Sanremo del 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris. Il secondo singolo riprende invece la canzone di Alain Barrière E più ti amo, adattata in italiano da Gino Paoli. Molti anni dopo, nel 2008, il brano viene nuovamente proposto da Battiato in una versione rinnovata all’interno dell’album Fleurs 2.
CARRIERA
- Insieme al compaesano Gregorio Alicata, nel 1967 forma il duo Gli Ambulanti, che in seguito diventa il gruppo di accompagnamento di Ombretta Colli. I due artisti si esibiscono davanti alle scuole, portando un proprio repertorio di canzoni di protesta. In questa fase è l’amico Giorgio Gaber a dar loro una spinta decisiva, proponendo i brani del duo alla casa discografica di Nanni Ricordi.
- Durante le fasi di registrazione emergono vari contrasti che causano lo scioglimento del duo, e Battiato sceglie di continuare da solo il proprio percorso musicale. Ancora una volta è Gaber a offrirgli un'opportunità importante, ottenendogli un accordo con la casa discografica Jolly, che lo colloca nel movimento della "protesta", allora molto popolare tra i cantautori.
- Il debutto ufficiale avviene con il singolo La torre/Le reazioni, seguito nello stesso anno da Il mondo va così/Triste come me. Il brano La torre accompagna la prima esibizione in televisione di Battiato, il 1º maggio 1967, nel programma Diamoci del tu, presentato da Gaber insieme a Caterina Caselli. In quella puntata appare anche un altro cantautore emergente, Francesco Guccini, e proprio per evitare confusioni con lui, Gaber suggerisce a Battiato di adottare il nome Franco invece del suo di battesimo.
- Sempre in collaborazione con Gaber, Battiato contribuisce alla scrittura di E allora dai, portato al Festival di Sanremo 1967, e di Gulp Gulp, sigla del programma Diamoci del tu.
- Nel 1968 passa a un'altra etichetta, la Philips, con l'idea di lasciare il genere di protesta per produrre dischi più romantici, puntando a un'audience più ampia e diversificata. In quel periodo lavora con il chitarrista Giorgio Logiri (alcuni loro pezzi vengono interpretati da altri, come Lume di candela cantata da Daniela Ghibli). Incide altri due brani, Vento caldo e Marciapiede, che l'etichetta decide di pubblicare solo nel 1971 come singolo, e raccoglie un buon riscontro con È l'amore, che diventa la sua prima vera hit commerciale con oltre centomila copie vendute, e con cui partecipa al programma Settevoci.
- Nel 1969 si presenta a Un disco per l'estate con Bella ragazza che verrà, poi escluso dalla gara. Nello stesso anno compete alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con Sembrava una serata come tante.
- Sempre nel 1969, su suggerimento di Maso Biggero, per la Philips Battiato registra un album completo che però l'etichetta non decide di lanciare. Le sessioni in studio partono alla fine di gennaio e si concludono entro aprile. I collaboratori principali sono ancora Giorgio Logiri e Alberto Mompellio. Vengono incisi circa quindici pezzi, ma se ne selezionano dodici per la versione finale dell'album.
- A partire dal 1971 abbandona progressivamente la forma tradizionale della canzone, attraversando una profonda crisi esistenziale che lo porta, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, a dedicarsi completamente alla musica sperimentale. In questi anni sceglie di lavorare quasi esclusivamente con strumenti elettronici e sonorità d’avanguardia, costruendo un linguaggio musicale molto personale.
- Tra il 1971 e il 1972 collabora con il pubblicitario Gianni Sassi, a partire da una campagna per i divani Busnelli che suscita grande clamore a Milano. In questo periodo pubblica, nella prima metà degli anni Settanta, una serie di album per l’etichetta Bla Bla, tra cui l’esordio Fetus, che in copertina mostra l’immagine di un feto, all’epoca oggetto di censura, e che raggiunge circa 7.000 copie vendute. Di questo lavoro viene realizzata anche una versione in inglese, dal titolo Foetus. L’album viene considerato un progetto estremamente originale e innovativo per la musica italiana, con brani dal sapore mediterraneo (come Una Cellula, Energia, Mutazione), episodi più surreali (la traccia omonima Fetus, Cariocinesi) e pezzi costruiti su chitarra e sintetizzatore (Fenomenologia, Anafase, Meccanica).
- Il successivo Pollution prosegue la strada tracciata dall’esordio e ottiene risultati ancora migliori, arrivando a classificarsi tra gli album più venduti dell’anno. Forte anche delle esperienze all’estero – come i concerti di supporto a Brian Eno, Magma, Tangerine Dream, John Cale e Nico – e delle lezioni del maestro Karlheinz Stockhausen, si orienta verso un’avanguardia ancora più colta, rarefatta e introspettiva rispetto ai primi lavori.
- Nel 1973 pubblica Sulle corde di Aries, spesso indicato come il vertice di questa sua prima stagione creativa. In questo LP si incontrano la ripetitività tipica del minimalismo e una particolare forma di musica acustica che richiama le tradizioni arabe, pur mantenendo una presenza significativa di strumenti elettronici. Proseguendo nella sua esplorazione, elimina dall’album gli strumenti rock classici – chitarre, basso e batteria – sostituendoli con fiati, oboe, violoncello, mandola, kalimba e pianoforte preparato. Il brano più noto di questo lavoro è l’ipnotica Sequenze e frequenze.
- Il disco successivo, Clic, pubblicato nel 1974, è dedicato interamente al musicista e amico Karlheinz Stockhausen. Con questo album l’artista si allontana dalle sonorità più marcatamente progressive degli esordi per avvicinarsi a un’avanguardia contemporanea più rigorosa, includendo tra i brani anche Propiedad prohibida, che verrà scelta come sigla d’apertura del programma Tg2 Dossier.
- L’opera che segue, M.elle le "Gladiator", offre circa dieci minuti di sperimentazioni e sovraincisioni, ancora più dure e spigolose rispetto a quelle di Clic, a cui si affiancano una ventina di minuti di sonorità d’organo registrate all’interno della cattedrale di Monreale.
- In quel periodo il nome di Franco Battiato compare in numerosi album composti e pubblicati da altri musicisti, tutti legati all’etichetta Bla Bla. Nel 1971 partecipa come coautore al singolo Tarzan, interpretato dal gruppo Capsicum Red; nello stesso anno fonda la sua prima band, gli Osage Tribe, dove ricopre il ruolo di leader e cantante principale. Con loro incide il 45 giri Un falco nel cielo, la cui copertina – con l’immagine di una testa di bambola e bocca sanguinante – diventa presto iconica e riconoscibile. Il brano finisce per essere scelto come sigla del quiz televisivo Chissà chi lo sa? e persino entra nel repertorio degli scout.
- L’anno successivo gli Osage Tribe realizzano un LP di jazz rock progressivo intitolato Arrow Head; Battiato non ne fa più parte, ma figura come coautore del pezzo Hajenhanhowa. In seguito contribuisce all’album Area di servizio, registrato da Riccardo Pirolli sotto lo pseudonimo Genco Puro & Co., cantando in tre tracce: Giorno d’estate, Nebbia e Biscotti e the. Realizza poi altre incisioni minori firmando con vari pseudonimi, come Springfield, Ixo e Colonnello Musch (in quest’ultimo caso al fianco del musicista Pino Massara).
- Nel 1973 offre il suo supporto alla band Jumbo per l’album Vietato ai minori di 18 anni?, arricchendo il brano Gil con suoni speciali generati dal suo sintetizzatore analogico EMS VCS3. Di grande rilievo è anche il suo intervento nel disco La finestra dentro dell’amico Juri Camisasca, uno dei lavori più emblematici dell’avanguardia musicale di quel tempo.
- Nel 1975 prende parte al progetto progressivo e sperimentale Telaio Magnetico, per un breve tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza, Lino Capra Vaccina e Vincenzo Zitello. Di quell’esperienza rimane traccia nell’LP Live '75, uscito nel 1995 per Musicando e ristampato nel 2017 da Black Sweat Records con un brano extra inedito.
- Nell’estate del 1975 Franco Battiato partecipa al Festival del proletariato giovanile che si tiene al Parco Lambro di Milano, evento organizzato dalla rivista Re Nudo. Il suo nome figura insieme a quello di alcuni tra i più celebri protagonisti della musica italiana dell’epoca, come Francesco Guccini, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Francesco De Gregori e Antonello Venditti.
- Nel 1976, con la chiusura dell’etichetta Bla Bla, Franco Battiato passa alla Dischi Ricordi e continua il suo cammino nell’avanguardia colta, già iniziato con Clic e M.elle le "Gladiator", con tre album che ricevono una scarsa attenzione commerciale e critiche poco entusiaste, tutti realizzati in collaborazione con il pianista Antonio Ballista.
- Il primo album di questa nuova fase è Battiato, uscito nel 1977, che include il brano Cafè-Table-Musik, un collage sonoro lungo venti minuti il cui titolo richiama un’espressione dello scrittore Marcel Proust. Sempre nel 1977, si avvicina al teatro musicale portando in scena l’opera Baby Sitter e produce il disco di debutto dell’artista Alfredo Cohen intitolato Come barchette dentro un tram.
- In quegli anni conosce tramite Antonio Ballista il violinista Giusto Pio, con il quale instaura un lungo sodalizio artistico e da cui riceve numerose lezioni di violino negli anni successivi. Nel 1978 per la Ricordi pubblica Juke Box, la sua prima collaborazione con Pio, pensato come colonna sonora per il film TV Brunelleschi, poi rifiutato dai produttori. Sempre nel 1978 produce il primo album del musicista veneto Motore immobile e pubblica L’Egitto prima delle sabbie, ultimo disco con la Ricordi.
- Con il brano omonimo, una composizione per pianoforte di 14 minuti basata su un unico accordo ripetuto, si aggiudica nel 1978 il Premio Stockhausen per la musica contemporanea al Festival pianistico di Brescia e Bergamo. Nel medesimo periodo, assieme a Giusto Pio, assume la direzione musicale dello spettacolo Polli d'allevamento, scritto e diretto dall’amico Giorgio Gaber; il duo cura soprattutto gli arrangiamenti, poi utilizzati anche nel disco live tratto dallo spettacolo.
- Nel 1978 lancia un nuovo 45 giri firmando con lo pseudonimo Astra. I due brani, composti insieme a Pio, sono Adieu e San Marco, entrambi con testi in francese. L’anno successivo riprende la melodia di Adieu per il pezzo Canterai se canterò, interpretato da Catherine Spaak sul retro del singolo Pasticcio, e la riutilizza ancora nel 1989 per Una storia inventata, incluso nell’album Svegliando l’amante che dorme di Milva. In quel frangente torna a lavorare con l’artista abruzzese Alfredo Cohen, scrivendo con Giusto Pio le musiche di Roma e Valery (il testo di quest’ultima, rivisto da Battiato, evolve anni dopo in Alexander Platz).
- Sempre nel 1978, su impulso di Angelo Carrara – suo manager e produttore fino al 1986 –, insieme a Giusto Pio, Juri Camisasca e Fabio Pianigiani, registra Cigarettes, un LP rimasto inedito con otto o nove tracce cantate in latino da Camisasca e in tedesco da Battiato. Carrara lo propone a varie etichette, ma nessuna lo accetta.
- Nel 1979, ancora grazie a Carrara, approda alla EMI Italiana, segnando il suo rientro nella forma canzone pur conservando un vivo interesse per le sonorità orientali. Questa passione lo conduce verso il sufismo, corrente mistica dell’Islam, spingendolo a iscriversi all’Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente e a studiare persino l’arabo. In autunno, agli Studi Radius, incide L’era del cinghiale bianco, album intriso di idee esoteriche tratte dallo scrittore René Guénon.
- Il primo album degli anni Ottanta è Patriots, pubblicato nel 1980 e inizialmente pensato con il titolo I telegrafi del martedì grasso. A differenza del disco precedente, questo album ottiene un discreto successo commerciale, raggiungendo la trentesima posizione nelle classifiche italiane.
- L’album presenta almeno due tracce che diventeranno classici della sua produzione: Prospettiva Nevski, ispirata alla strada principale di San Pietroburgo, e Le aquile, con testo tratto dal romanzo Statue d'acqua della scrittrice svizzera Fleur Jaeggy.
- In questo periodo l’artista inizia anche una collaborazione significativa con la cantante Alice, con cui scrive nello stesso anno Il vento caldo dell'estate, primo successo del nuovo suono di Battiato, nato da un’intuizione sua e di Giusto Pio che prevedeva di interrompere la ritmica durante il ritornello, inserendo a seguire degli accordi d’organo.
- Nel 1981 Battiato e Giusto Pio, come compositori, conquistano la vittoria al 31º Festival di Sanremo con il brano Per Elisa, interpretato da Alice. Nello stesso anno pubblica La voce del padrone, disco che raggiunge il massimo successo sia commerciale che critico della sua carriera; il titolo evoca il pensiero del filosofo Georges Ivanovič Gurdjieff e allo stesso tempo ironizza sull’omonima etichetta discografica.
- L’album viene presentato prima alla Mostra Internazionale di Musica Leggera e poi nel programma Discoring, grazie al singolo di lancio Bandiera bianca. Battiato esegue il brano su un palco immaginario da comizio, usando un megafono e circondato da madrigalisti che intonano il ritornello, ispirato alla poesia L’ultima ora di Venezia di Arnaldo Fusinato e simbolo di resa verso una società ossessionata dal denaro. Un altro classico assoluto è Centro di gravità permanente, fondato sulle teorie psicofisiche di Gurdjieff.
- L’intero album La voce del padrone raccoglie canzoni che col tempo diventano tra le più celebri di Battiato e della musica italiana in generale: oltre ai già noti Bandiera bianca e Centro di gravità permanente, spiccano Cuccurucucù – che riprende nel testo e nel ritornello la celebre Cucurrucucú paloma del 1954 del messicano Tomás Méndez, interpretata tra gli altri da Caetano Veloso –, con Giuni Russo nei cori (non accreditata), e Segnali di vita, anticipazione del pop più introspettivo dei lavori successivi.
- Dopo un avvio in sordina, nel febbraio 1982 La voce del padrone decolla in classifica, balzando al primo posto a marzo e mantenendolo senza interruzioni fino all’inizio dell’autunno, quando cede il testimone al successivo album dello stesso autore. A fine anno risulta il primo disco italiano a superare il milione di copie vendute (tra settembre e ottobre), andando oltre ogni previsione di Battiato e dell’EMI. Tra i riconoscimenti riceve a Venezia la Gondola d’oro come miglior album dell’anno e si piazza al secondo posto nella classifica dei 100 album italiani più belli di Rolling Stone.
- Nell’estate 1982 i singoli Un’estate al mare di Giuni Russo e Messaggio di Alice, entrambi firmati Battiato-Pio, riscuotono un enorme successo.wikipedia
- Risultati analoghi ottiene L’arca di Noè, uscito a dicembre 1982, che vende circa 550.000 copie in poche settimane, diventando il disco italiano più venduto dell’anno e il secondo assoluto dopo Thriller di Michael Jackson.
- Nell’autunno 1983 esce Orizzonti perduti, album dal carattere intimo che fa ampio ricorso all’elettronica e si distingue per l’assenza totale di strumenti acustici. Il singolo di lancio La stagione dell’amore si afferma come un altro classico della produzione di Battiato.
- Nel 1984 il cantautore siciliano limita drasticamente i concerti dal vivo. Eccezione notevole è la partecipazione all’Eurovision Song Contest in duo con Alice, con I treni di Tozeur che conquista il quinto posto e un grande successo di vendite in Europa.
- Nello stesso anno realizza per Mister Fantasy un concerto telematico di Propiedad prohibida, eseguito con cinque collaboratori in luoghi diversi. Esce anche il singolo Auto-motion, colonna sonora di Chip, firmato Battiato-Pio e interpretato da Franco Battiato pur intestato a Giusto Pio, tratto dalla sessione di Mondi lontanissimi.
- Già in estate annuncia tre nuovi album per i mercati italiano, spagnolo e inglese. Per l’Italia esce nell’aprile 1985 Mondi lontanissimi, immerso in un’atmosfera fantascientifica tipica dell’emergente cyberpunk, con suoni computerizzati contrapposti a melodie classiche; la copertina lo ritrae mentre apre una finestra su Saturno, simbolo dei pianeti del Sistema Solare e, in senso più profondo, dei “mondi interiori” della coscienza inesplorati.
- Con la raccolta Echoes of Sufi Dances tenta l’assalto ai mercati spagnolo e inglese: in Spagna vende bene, ma negli USA non supera le diecimila copie. Pur inizialmente attratto dal pubblico americano, rinuncia al progetto per le pretese dell’EMI USA, che esigeva il trasferimento a Los Angeles per la promozione.
- Poco dopo avvia una carriera parallela come compositore colto, con opere sacre e accademiche; la prima è Genesi del 1986, dominata da sonorità sintetiche ed elettroniche, curata da Battiato fin dal 1983.
- Franco Battiato ritorna al formato canzone con Fisiognomica, album del 1988 che però apre a una prospettiva classica e accademica, intrisa di un profondo afflato spirituale e filosofico. Questo momento di riflessione interiore si riflette anche nella sua vita privata, quando decide di lasciare Milano per tornare a vivere nella sua Sicilia, a Milo.
- Il quindicesimo album in studio prende spunto dall’omonima opera di Aristotele e include ballate come E ti vengo a cercare e Secondo imbrunire. Grazie a questo lavoro, nel 1989 Battiato è invitato da papa Giovanni Paolo II a esibirsi in Vaticano, diventando il primo cantautore di musica leggera a tenere un concerto nella Città del Vaticano.wikipedia
- L’album successivo, Giubbe Rosse del 1989, è il primo disco live di Battiato e raccoglie registrazioni del tour invernale di Fisiognomica in teatri italiani, francesi e spagnoli. Il repertorio copre tutta la sua carriera, dalla sperimentazione degli anni Settanta fino alla recente produzione degli Ottanta.
- Sempre nel periodo di Giubbe Rosse, Battiato si dedica anche alla composizione per il cinema, firmando la colonna sonora del film Una vita scellerata (1990), incentrato sulla figura di Benvenuto Cellini.
- Il decennio degli anni Novanta si apre con Come un cammello in una grondaia, che vende rapidamente oltre 25000 copie. Il brano più iconico è Povera patria, invettiva politica che vince nel 1992 la Targa Tenco come miglior canzone dell’anno, seguita dall’austera Le sacre sinfonie del tempo e dall’invocazione L’ombra della luce.
- Dopo il Concerto di Baghdad del 1992 con l’orchestra irachena (trasmesso in mondovisione e edito in DVD), Battiato presenta Caffè de la Paix, che riprende il pop degli anni Ottanta filtrato da temi teologici.
- Nel 1994 escono il live Unprotected e Messa arcaica, composizione sacra per coro e orchestra eseguita in chiese italiane con buon riscontro. Sempre sul versante classico debutta Gilgamesh, opera in due atti sulla mitologia sumera, con prima al Teatro dell’Opera di Roma il 5 giugno 1992.
- Dal 1994 Battiato avvia una collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, incontrato l’anno prima in Sicilia durante una presentazione di poesie di Angelo Scandurra con l’editore Scheiwiller. I primi risultati sono l’opera teatrale Il cavaliere dell’intelletto e l’album L’ombrello e la macchina da cucire, edito da EMI.
- Nell’autunno 1996, per la Mercury, pubblica L’imboscata, che riporta ai vertici di popolarità con un grande successo commerciale. Uscito anche in Spagna, contiene La cura, tra i brani più amati, certificato platino con oltre 30.000 copie.
- Proseguendo l’esplorazione di rock ed elettronica, Battiato pubblica nell’autunno 1998 Gommalacca, uno dei suoi più grandi successi commerciali e audaci esperimenti sonori.
- Con la fine del millennio Battiato abbandona di nuovo la canzone tradizionale: su commissione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, per Sony registra Campi Magnetici, sette movimenti sperimentali che evocano le avanguardie anni Settanta filtrate dalla tecnologia digitale.
- Nello stesso marzo 2000 riceve il premio Librex Montale nella sezione “versi per musica”, assegnato anche al poeta Alessandro Parronchi.
- Nell’autunno 1999 Battiato pubblica Fleurs, album sostenuto solo da pianoforte e quartetto d’archi, un “concept cover” con tre inediti e nove reinterpretazioni di classici anni Cinquanta e Sessanta arrangiati per camera.
- Il 30 agosto 2002 esce Fleurs 3, numerato così per scoraggiare un terzo capitolo secondo Battiato, smentito poi da Fleurs 2 nel 2008.
- Nel 2008 si chiude la trilogia con Fleurs 2, che ha un solo inedito, Tutto l’universo obbedisce all’amore, cantato con Carmen Consoli.
- Nel nuovo decennio Franco Battiato prende parte, in modo del tutto eccezionale, al Festival di Sanremo condotto dall’amico Gianni Morandi, dove sale sul palco insieme al conterraneo Luca Madonia con il brano L’alieno, che raggiunge il quinto posto in classifica. Si tratta della sua prima e unica partecipazione alla kermesse ligure in qualità di artista in gara.
- Nell’autunno successivo pubblica un nuovo concept album dedicato al filosofo cosentino Bernardino Telesio. Il lavoro è sorretto dai testi e dalle riflessioni di Manlio Sgalambro, autore del libretto, mentre la parte musicale alterna suggestioni orientali, intrecci lirici e paesaggi elettronici costruiti intorno al pianoforte.
- Un anno dopo, il 23 ottobre 2012, a cinque anni dall’ultimo disco di inediti, esce Apriti sesamo, che ottiene il disco d’oro superando le trentamila copie vendute.
- Sul piano sonoro Apriti sesamo rimane in continuità con Dieci stratagemmi e Il vuoto: un pop raffinato, sorretto da esplorazioni elettroniche e da arrangiamenti stratificati.
- Apriti sesamo è anche l’ultimo lavoro in cui appare la mano di Manlio Sgalambro come coautore e compagno di scrittura. Due anni dopo, il 6 marzo 2014, la morte del filosofo a Catania, all’età di 89 anni, mette fine a un sodalizio artistico e umano durato oltre vent’anni.
- Nel 2012 Franco Battiato contribuisce artisticamente a una serie di album di musica contemporanea sull’Oriente, promossa dal gruppo italiano Stenopeica – fondato da Martino Nicoletti e Roberto Passuti –, specializzato in sperimentazioni che uniscono patrimoni asiatici a suoni etnici e moderni. Da questa partnership, con la partecipazione di Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti, nascono Kathmandu: eclissi delle due lune e Kathmandu: Disiecta membra, più il CD-book Kathmandu: diario dal Kali Yuga (2016), ispirati al volume di poesia e fotografia Kathmandu: lezioni di tenebre di Nicoletti sulla metropoli himalayana.
- Il 6 agosto 2013 organizza un concerto-tributo a Lucio Dalla nell’anfiteatro di Milo, intitolato per l’occasione al cantautore bolognese e inaugurato da lui stesso. All’evento partecipano Noemi (duetto su La cura), Enrico Ruggeri, Erica Mou, Gianluca Grignani e Luca Carboni. Il 26 novembre esce il live Del suo veloce volo, con l’omonimo inedito e classici reinterpretati insieme agli Antony and the Johnsons, registrato all’Arena di Verona il 2 settembre 2013, con Alice come ospite speciale.
- Nel 2014, realizza il documentario Attraversando il Bardo sulla morte nel buddhismo tibetano; durante una data al Teatro Petruzzelli di Bari il 16 marzo 2015 subisce una frattura al femore cadendo sul palco, poco prima dei 70 anni. Il 6 novembre 2015 pubblica la raccolta Anthology - Le nostre anime, con il singolo omonimo in radio dal 16 ottobre.
- Da febbraio ad aprile 2016 Battiato e Alice portano in tour Battiato e Alice, 32 date quasi sold out con l’Ensemble Symphony Orchestra, alternando assoli e duetti come E ti vengo a cercare, Nomadi e I treni di Tozeur; ripreso a luglio, diventa cofanetto Live in Roma con DVD e CD in autunno.
- Nello stesso anno contribuisce al libro-CD Kathmandu: diario dal Kali Yuga degli Stenopeica, tributo alla città himalayana tra tradizione sacra e modernità, con Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti.
- Il 17 settembre 2017 tiene l’ultimo concerto al Teatro Romano di Catania; le quattro date finali del tour vengono annullate per problemi di salute.
- A fine agosto 2019 viene annunciato l’ultimo album di Franco Battiato prima del ritiro dalle scene, Torneremo ancora, che segna il suo ritorno alla Sony Music dopo quindici anni. Pubblicato il 18 ottobre, il disco raccoglie versioni orchestrali di classici del cantautore, registrate con la Royal Philharmonic Concert Orchestra durante le prove dei concerti del 2017, più l’inedito omonimo che dà il titolo all’opera.
- Nell’ottobre 2019 il manager Francesco Cattini, durante la promozione, conferma il ritiro definitivo di Battiato dal mondo della musica.
CARRIERA POLITICA
Franco Battiato ha sempre evitato di legare la musica alla politica, sostenendo che l’artista non debba necessariamente essere “impegnato” o politicizzato. Nel 1976, tuttavia, si candida nelle prime liste del Partito Radicale senza ottenere l’elezione. Nel 1987 concede un’intervista al periodico missino La Contea, dove confida di ammirare Julius Evola e Mircea Eliade.
Negli anni manifesta preferenze politiche tramite dichiarazioni su stampa e TV. Il 20 maggio 2005, sul Corriere della Sera, annuncia il voto per Enzo Bianco alle comunali di Catania contro Umberto Scapagnini, medico di Silvio Berlusconi, minacciando di lasciare la città in caso di vittoria del rivale (che effettivamente trionfa). Nel 2006 vota Rosa nel Pugno e nel 2009 appoggia la Lista Emma Bonino.
Il 6 novembre 2012, dopo la vittoria di Rosario Crocetta in Sicilia, si offre in giunta come assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, rinunciando al compenso. A Otto e mezzo conferma, votando Bersani alle primarie e augurando rielezione a Barack Obama.
L’esperienza dura pochi mesi: il 26 marzo 2013 al Parlamento Europeo dichiara: "Queste tr**e in Parlamento farebbero di tutto, meglio un casino". Polemiche con Laura Boldrini portano Crocetta a revocargli l’incarico il giorno dopo, con Antonino Zichichi, per assenze. A Servizio pubblico si difende: "Espressione simbolica contro la corruzione, parlamentari che prendono soldi per leggi dannose devono essere espulsi".
VITA PRIVATA
Franco Battiato ha sempre mantenuto sempre un profondo riserbo sulla vita privata ma sappiamo che era legatissimo alla madre Grazia Patti, scomparsa nel 1994.
Celibe e senza figli, rifugge la mondanità preferendo la quiete della sua casa a Milo, ai piedi dell’Etna, dove per anni ha avuto come vicino Lucio Dalla. Il fratello Michele è stato consigliere comunale a Milano per il Partito Repubblicano Italiano. Ha una nipote che adora, Grazia Cristina, che indica come sua unica erede.
Credente ma estraneo a una religione specifica, viene erroneamente indicato dal Messaggero come convertito all’Islam nel 2000; negli ultimi anni si avvicina invece al cristianesimo, con funerali privati celebrati da sacerdoti cattolici amici. La sua ricerca spirituale spazia tra cristianesimo, sufismo, ebraismo, buddhismo, induismo ed esoterismo, influenzando profondamente la sua opera artistica. Vegetariano convinto, incarna uno stile di vita coerente con la sua filosofia.
LA MORTE
Franco Battiato si spegne la mattina del 18 maggio 2021 nella sua abitazione di Praino di Milo, all’età di 76 anni, a causa delle complicazioni del mieloma multiplo che lo tormentava da tempo. La famiglia aveva mantenuto il più assoluto riserbo sulle sue condizioni cliniche per lungo periodo.
I funerali si svolgono il giorno successivo in forma rigorosamente privata nella cappella di Villa Grazia. La cerimonia è presieduta da due sacerdoti amici dell’artista: padre Guidalberto Bormolini, che lo ha accompagnato negli ultimi anni raccogliendone pensieri e confidenze dalla diagnosi della malattia – il novembre 2017 segna il punto di non ritorno con una caduta domestica che provoca fratture a femore e bacino, dopo l’incidente sul palco del 2015, portando al definitivo addio alle scene – e padre Orazio Barbarino. Entrambi vicini negli ultimi mesi, don Barbarino rivela che Battiato lottava con una patologia degenerativa che gli impediva quasi del tutto di parlare.
Inizialmente le sue ceneri sono state conservate nella villa di Milo, per poi essere tumulate nel cimitero di Riposto, nella cappella di famiglia.
DISCOGRAFIA
- 1972 – Fetus
- 1973 – Pollution
- 1973 – Sulle corde di Aries
- 1974 – Clic
- 1975 – M.elle le "Gladiator"
- 1977 – Battiato
- 1978 – Juke Box
- 1978 – L'Egitto prima delle sabbie
- 1979 – L'era del cinghiale bianco
- 1980 – Patriots
- 1981 – La voce del padrone
- 1982 – L'arca di Noè
- 1983 – Orizzonti perduti
- 1985 – Mondi lontanissimi
- 1988 – Fisiognomica
- 1991 – Come un cammello in una grondaia
- 1993 – Caffè de la Paix
- 1995 – L'ombrello e la macchina da cucire
- 1996 – L'imboscata
- 1998 – Gommalacca
- 1999 – Fleurs (cover + inediti)
- 2000 – Campi magnetici
- 2001 – Ferro battuto
- 2002 – Fleurs 3 (cover + inedito)
- 2004 – Dieci stratagemmi
- 2007 – Il vuoto
- 2008 – Fleurs 2 (cover + inedito)
- 2009 – Inneres Auge (nuove versioni + cover + inediti)
- 2012 – Apriti sesamo
- 2014 – Joe Patti's experimental group
- 2019 – Torneremo ancora (con la Royal Philharmonic Orchestra, nuove versioni + inedito)
FAQ e Curiosità su Franco Battiato
Perché Franco Battiato non ha avuto moglie e figli?
Franco Battiato non ha mai voluto moglie né figli per rispettare il suo profondo senso di libertà. In un'intervista aveva poi smentito le voci di una presunta castità, che pareva avergli impedito di avere una famiglia.
Chi ha ereditato il patrimonio di Franco Battiato?
L'unica erede di Franco Battiato, indicata da lui stesso nel testamento, è l'adorata nipote Grazia Cristina Battiato.
Dove si trova la tomba di Franco Battiato?
Franco Battiato riposa nella tomba di famiglia al cimitero di Riposto, in provincia di Catania.