Gli ospedali più “smart” al mondo, l’Italia c’è con 18 strutture

I centri americani dominano la classifica mondiale per innovazione, ma nell’elenco ci sono anche l’Humanitas e il San Raffaele di Milano. La classifica

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Eleonora Lorusso

Giornalista, esperta di salute e benessere

Milanese di nascita, ligure di adozione, ha vissuto negli USA. Scrive di salute, benessere e scienza. Nel tempo libero ama correre, nuotare, leggere e viaggiare

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Anche l’Italia è nella classifica degli ospedali migliori e più “intelligenti” del 2026. Si tratta del World’s Best Smart Hospitals ranking, l’elenco dei 350 ospedali più innovativi in tutto il mondo. La classifica viene pubblicata ogni anno dalla rivista Newsweek, in collaborazione con l’istituto Statista. L’Italia è presente con 18 strutture, tra le quali Humanitas e San Raffaele di Milano. Il Gemelli di Roma è invece terzo al mondo in ginecologia, mentre il Bambino Gesù è 6° nella pediatria.

Gli ospedali più smart al mondo

In vetta alla classifica si trovano quasi esclusivamente ospedali americani, che occupano addirittura nove posti su dieci. I criteri secondo i quali sono stati scelti sono di vario tipo: il principale è basato sulle risposte a un sondaggio internazionale effettuati tra manager sanitari e professionisti della salute, ai quali sono state poste domande che riguardano l’adozione di strumenti digitali e di intelligenza artificiale da parte dei nosocomi. U

n altro elemento per l’individuazione degli ospedali più “intelligenti” è lo Statista Smart Hospitals Maturity Survey, un questionario dettagliato su dieci aree ritenute essenziali per l’innovazione in campo sanitario: ne fanno parte, per esempio, il ricorso alla robotica per interventi chirurgici, l’intelligenza artificiale, i sistemi elettronici di supporto clinico alla telemedicina, ma anche la possibilità di impiego di apparecchiature che utilizzino la realtà aumentata e virtuale.

Infine, il punteggio prevede anche il calcolo degli accreditamenti JCI (Joint Commission International), che costituiscono uno dei metri di misura riconosciuti a livello internazionale in tema di qualità e sicurezza. Il punteggio finale è così composto: 77,5% reputazione, 20% survey di maturità, 2,5% accreditamenti JCI.

La top 10 degli ospedali mondiali

Primo in classifica, dunque, si trova un ospedale statunitense ed esattamente la Mayo Clinic di Rochester. A seguire ci sono la Cleveland Clinic e il Massachusetts General Hospital di Boston. Per trovare la prima struttura europea occorre scendere fino all’8°posizione. Qui la Top 10 completa:

  1. Mayo Clinic – Rochester (USA);
  2. Cleveland Clinic – Ohio (USA);
  3. Massachusetts General Hospital – Boston (USA);
  4. The Johns Hopkins Hospital – Baltimore (USA);
  5. The Mount Sinai Hospital – New York (USA);
  6. MD Anderson Cancer Center – Houston (USA);
  7. Memorial Sloan Kettering Cancer Center – New York (USA);
  8. Charité – Universitätsmedizin Berlin (Germania);
  9. Sheba Medical Center – Ramat Gan (Israele);
  10. Houston Methodist Hospital – Houston (USA).

Gli ospedali italiani

Nonostante non ci siano ospedali italiani tra i primi dieci in classifica, all’interno dell’elenco mondiale se ne trovano ben 18. Tra questi ci sono l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, il San Raffaele, sempre nel capoluogo lombardo, ma anche il San Camillo Forlanini di Roma, lo IEO – Istituto Europeo di Oncologia, il Policlinico Gemelli e il Bambino Gesù di Roma. Ecco l’elenco completo e le posizioni degli ospedali italiani nel ranking mondiale:

61° – Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI);
72° – Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato, Milano;
74° – Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma;
76° – IEO – Istituto Europeo di Oncologia, Milano;
86° – Policlinico Universitario A. Gemelli, Roma;
92° – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma;
134° – Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, San Giovanni Rotondo (FG);
169° – Istituto Giannina Gaslini, Genova;
188° – Centro Cardiologico Monzino, Milano;
200° – Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Roma;
211° – Meyer – Azienda Ospedaliero Universitaria, Firenze;
220° – Pineta Grande Hospital, Castel Volturno (CE);
223° – Istituto Nazionale dei Tumori, Milano;
229° – Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano;
234° – Ospedale Papa Giovanni XXIII, Bergamo;
247° – Presidio Molinette – A.O.U. Città della Salute e della Scienza, Torino;
252° – A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord – Presidio San Salvatore Centro, Pesaro;
302° – Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Bologna.

Dove sono le eccellenze italiane

Come si evince dall’elenco, sono presenti sia strutture pubbliche che private convenzionate, tra l’altro con distribuzione anche piuttosto omogenea sul territorio nazionale. Ma a colpire è anche il fatto che alcuni ospedali italiani emergono in specifiche aree di competenza.

Ad esempio, per quanto riguarda ostetricia e ginecologia, il Gemelli di Roma si piazza al terzo posto al mondo, alle spalle del Johns Hopkins Hospital e del Cleveland Clinic. Al 22° posto si trova anche il Niguarda e al 6° l’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Per quanto riguarda cardiologia, invece, il primo ospedale è il Monzino al 14° posto, seguito dal San Raffaele Gruppo San Donato al 23° e dal Policlinico universitario Gemelli di Roma al 34°.

Bene gli ospedali italiani in gastroenterologia e cardiochirurgia

Esistono poi alcune specializzazioni nelle quali l’Italia si piazza persino nella top 10 mondiale, come per gastroenterologia: se al primo posto si trova la Mayo Clinic statunitense, infatti, la prima struttura italiana e decima a livello globale è il Gemelli, mentre la seconda è l’Humanitas di Rozzano al 37° posto, seguita dal 51esimo posto di Padova.

Per cardiochirurgia il miglior piazzamento italiano è dato dal Centro cardiologico Monzino di Milano (24° al mondo). Ma c’è spazio anche per il San Raffaele-Gruppo San Donato (33°) e per il Sant’Orsola Malpighi di Bologna (47°). Per endocrinologia, il Gemelli è alla posizione numero 34, il San Raffaele alla 36 e dall’Azienda ospedaliero universitaria Pisana alla 49. Bene anche il Besta di Milano per neurologia (14°), il Gemelli (31°) e ancora il San Raffaele (45°).

Le strutture italiane tra le migliori in pediatria e ortopedia

Infine va ricordato che per la pediatria, il miglior ospedale italiano risulta il Bambino Gesù di Roma al sesto posto, seguito dal Gaslini al 32esimo e da ospedali Riuniti Marche Nord – presidio San Salvatore Centro di Pesaro al 36°. In ortopedia, l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna appena fuori dalla top 10 (11°), mentre l’ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano è al 44esimo e il Gemelli all’87°. A concludere il panorama si trova oncologia, con lo IEO di Milano all’11° posto, seguito dall’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano al 27° e il Gemelli al 29°.