Nella lingua italiana ci sono alcune parole piuttosto difficili da pronunciare, come improcrastinabile, prestidigitazione e scusa. Sì, è una vecchia battuta ma ha una grande verità di fondo. Per molte persone, comprese (ogni tanto) anche noi, è difficile scusarsi. Si preferisce non farlo, glissando sulle proprie azioni sbagliate e sulle frasi “pesanti” pronunciate.
Indice
Scusarsi è complicato: ecco perchè
Vergognarsi della colpa
Chiedere scusa – anche se tutti sanno che è buona educazione – riesce difficile perché è un’ammissione di colpa, che confermerebbe una certa incapacità a fare i conti con i propri lati sgradevoli e irrisolti. Inoltre potrebbe rovinare la propria reputazione. Meglio evitare di confrontarsi con ciò che è stato fatto. Se qualcuno è stato ferito, gli passerà. Se un commento somigliava a una vera cattiveria, si finge di averlo dimenticato.
Sentirsi “super”
Chiedere scusa significa mostrare vulnerabilità e imperfezione, due caratteristiche che sono assolutamente umane. Chi non le ha è una I.A.! Perché non concedersi di averle? Per paura del giudizio degli altri, tutto qua. Che poi non è altro che il giudizio su sé stessi (molto, molto nascosto) che è spesso duro, inclemente, rigido. È ovvio che chi si sente superiore non lo è affatto. E chiedere scusa ne sarebbe la prova. Quindi, nel suo mondo dove non esiste l‘umiltà (che livellerebbe la sua posizione a quella degli altri), è una possibilità non contemplata. Peccato.
Non avere empatia
Non tutti sono in grado di capire che impatto avranno le proprie azioni o le proprie parole sugli altri. Le persone poco empatiche faticano a comprendere l’impatto delle loro azioni sugli altri, oppure non riescono a percepire gli stati d’animo e le emozioni degli altri. Non si rendono conto di essersi comportati male e quindi di doversi scusare. Magari hanno avuto esperienze personali negative che li hanno portati a una scarsa empatia. Chi non riesce a immedesimarsi negli altri tende anche a minimizzare la portata di quel che ha fatto proprio perché non capisce l’eventuale ferita che ha provocato.
Essere troppo orgogliosi
A volte l’orgoglio può mettersi di traverso e rovinare i rapporti con gli altri. Sentirsi offese per una sciocchezza e rompere con un’amica o, al contrario, aver ferito qualcuno ma pensare che scusarsi significa tradire il proprio orgoglio, è un atteggiamento che fa molto più male a chi lo assume che a chi lo subisce. L’orgoglio può impedire di ammettere i propri errori e di assumersene le responsabilità. E finisce per fare il vuoto intorno a chi lo vive.
Temere le reazioni ostili
C’è anche chi ha paura di scusarsi nella convinzione che andrà incontro a una reazione ostile della persona offesa e al conseguente rifiuto. Questo timore potrebbe bloccare l’impulso a farlo. È meno rischioso tacere che tornare sull’argomento “incriminato”, anche se così facendo si rischia addirittura di più, come perdere un’amicizia o farsi la reputazione di maleducate, arroganti e spocchiose.
La grande forza di chi sa scusarsi
Assumersi le responsabilità
Chiedere scusa, invece, è un atto di grande forza interiore. Chi sa scusarsi è una persona che sa accogliere le proprie fragilità ed i propri errori. Sbagliare è umano, anzi è alla base della crescita: solo sbagliando impariamo a cavacela nel mondo, a gestire le relazioni e i pericoli, i sentimenti e le sfide. Scusarsi è un atto di umiltà, di umanità e di rispetto. Dimostra consapevolezza di sé, attenzione verso il prossimo, ma soprattutto capacità di assumersi le proprie responsabilità, una dote non proprio comune: sono fin troppe le persone che fanno di tutto per addossare agli altri la responsabilità dei propri errori!
Un gesto che fa bene davvero
Scusarsi, con sincerità e gentilezza (e non per furbo opportunismo), aiuta a creare e rinforzare rapporti sociali e affettivi più profondi. Se poi, e se la situazione lo consente, all’atto di chiedere scusa si aggiunge anche un abbraccio, si raggiunge il top dell’efficacia di questa lodevole azione, perché il gesto di abbracciare mette in moto addirittura serotonina e ossitocina, ovvero i i neurotrasmettitori del benessere. In teoria nessuno dovrebbe mai mettersi in condizione di dover chiedere scusa: si dovrebbe essere così sensibili, rispettosi e comprensivi con gli altri da non compiere mai azioni che possano ferirli. Impresa decisamente impossibile! Quindi andrebbe posta maggiore attenzione in quello che si fa e si dice. Il perdono, invece, è diverso dalle scuse, perchè è “a carico” della persona offesa. Se accetta le scuse e la smette di tenere il muso, ci si può riconciliare serenamente. Ma spesso il perdono è implicito e immediato di fronte a delle scuse schiette e oneste.
Come si fa
Anche nelle scuse ci vuole “know how”: ecco qualche esempio per far filare tutto liscio e sentirsi in pace con se stesse e la persona “offesa” . Meglio lasciar perdere regalini e messaggi whatsapp: le scuse vanno fatte di persona e in semplicità.
Come NON chiedere scusa (mirano a scaricare la responsabilità)
Ti chiedo scusa però tu te la prendi troppo
Scusami se ti ho risposto male ma ero molto nervosa
Scusa ma dovresti saperlo che ho un caratteraccio
Mi dispiace che tu mi abbia frainteso
Ok, ti chiedo scusa, ora sei soddisfatta?
Come chiedere scusa nel modo giusto (responsabili e dirette)
Scusami, sono desolata
Ti chiedo scusa, non si ripeterà più
Scusa, ho proprio sbagliato
Ho capito di averti fatto male, voglio chiederti scusa
Scusami e… abbracciami!