I conigli sono dei teneri animaletti che tutti noi siamo soliti catalogare come dolci e coccolosi. Il loro aspetto è grazioso mentre il loro carattere è da scoprire. Uno degli argomenti più interessanti riguarda l’alimentazione di questo animale: sono davvero tanti gli accorgimenti da prendere per far sì che il piccolo goda di ottima salute.
La salute del coniglio va infatti tutelata sotto più punti di vista, in quanto non bisogna solamente pensare alla qualità degli ingredienti introdotti con l’alimentazione, ma anche alle conseguenze dirette che gli stessi potrebbero avere sullo stomaco e sui denti.
In questo articolo parleremo quindi dei conigli, della loro dieta e di tutte le precauzioni da prendere per nutrirlo al meglio. Scopriamo insieme che cosa mangiano i conigli.
Indice
L’apparato digerente del coniglio: cosa sapere
Prima di tutto bisogna sapere che il coniglio è un erbivoro, ragione per la quale si nutre esclusivamente di piante, erba e vegetali. In questo modo riesce ad ottenere le sostanze nutritive di cui ha bisogno per sopravvivere.
Lo stomaco è sicuramente un organo molto delicato per il coniglio in quanto è proprio qui che accadono la maggior parte dei processi digestivi. Lo stomaco del coniglio è molto diverso da quello dell’uomo: per funzionare deve essere sempre pieno. Questo avviene con molta semplicità poiché il coniglio mangia per gran parte del tempo, introducendo sempre nuove riserve nell’organismo.
Dopo lo stomaco il cibo raggiunge l’intestino tenue dove, grazie ai villi intestinali, verrà assimilato fino a raggiungere la parte finale dell’apparato digerente. Dopo un lungo percorso, la restante parte del cibo verrà immagazzinato tramite energia mentre quello che non serve all’organismo eliminato sotto forma di feci.
In alcuni casi può accadere una cosa molto particolare: il cibo non digerito con la prima digestione verrà nuovamente sottoposto all’intero processo in modo da assimilare le sostanze nutritive ancora presenti nello stesso.
L’importanza della dentatura del coniglio
Un altro fattore fondamentale è la dentatura. I denti del coniglio crescono per tutta la durata della sua vita: questo perché spesso si consumano poiché trascorrono gran parte del loro tempo a masticare.
Il coniglio ha dei denti detti incisivi, i quali corrispondo ai denti siti nella parte anteriore della bocca. Il loro compito è quello di afferrare e incidere il vegetale. I denti interni, ovvero premolari e molari, masticano il cibo, lo triturano e lo rendono poltiglia.
Il movimento di masticazione del coniglio è per lo più orizzontale: così facendo i denti strisciano l’uno sull’altro e possono consumarsi con estrema semplicità. Il movimento diventa invece verticale quando si introduce nell’organismo un alimento più duro, come ad esempio i cereali.
Spesso la dentatura è un punto debole per la salute del coniglio. I denti di questo animale sono estremamente delicati e possono manifestarsi tante problematiche in grado di intaccarne le funzionalità. Basti pensare ai danni che si vanno a creare sullo smalto o alle lesioni che compaiono sia sulla superficie che sulla base del dente.
Che cosa mangia un coniglio in natura
Quando si parla dell’alimentazione del coniglio o di qualsiasi altro animale è importante distinguere il regime alimentare che questo potrebbe avere in natura rispetto a quello che, invece, va a caratterizzare lo stile dietetico artificiale.
In ogni caso un coniglio tende a mangiare alimenti vegetali e verdure, quindi ingredienti che contengono molte fibre ma che risultano essere poveri di grassi e proteine. Ad ogni modo il coniglio riesce a garantire il giusto apporto di nutrienti nel loro corpo in un lasso di tempo molto breve.
Pare inoltre che un coniglio ami particolarmente i gusti amari e che non disdegni nemmeno quelli più dolci. Tendenzialmente la preferenza verso un cibo o l’altro si manifesta nel primo periodo della loro vita, quando la madre insegnerà loro come procacciarsi il cibo.
Se in cattività un coniglio può mangiare diversi alimenti, tra cui vegetali e mangimi, in natura predilige erba, verdura, radici e il fieno. Non tutti sanno che un altro ingrediente di cui il coniglio non può fare a meno risponde al nome di cecotrofo o ciecotroforo.
Più che ingrediente parliamo di una sostanza che viene prodotta dall’intestino del coniglio e che nasce dal prodotto della seconda digestione e dalla proliferazione dei batteri intestinali. Si tratta di una produzione molto utile in quanto va a costituire una riserva di energia che può aiutare l’animale in caso di necessità o bisogno.
Di cosa il coniglio non può fare proprio a meno
Per godere di una buona salute i conigli devono introdurre tutte le sostanze nutritive utili per il loro sostentamento. Tra quelle più importanti rientrano i carboidrati, le proteine e le fibre.
I primi racchiudono tutti gli zuccheri ma anche gli amidi, elementi utili affinché il coniglio possa svolgere le sue funzioni biologiche quotidianamente. Nella maggior parte dei casi devono essere digeriti due volte per essere assimilati dall’organismo oppure rischiano di essere smaltiti con l’evacuazione.
Molto importanti anche le proteine, le quali sono presenti in quantità molto modesta nei vegetali. Il coniglio non deve eccedere con l’introduzione delle proteine poiché queste potrebbero danneggiare i reni.
Le fibre non mancano nell’alimentazione del coniglio in quanto i vegetali ne sono ricchi e l’animale ne introduce quindi in abbondanza. Alcune risultano più facili da digerire mentre altre causano delle importanti difficoltà nell’assimilazione.
Per quanto riguarda il ruolo delle vitamine, parliamo di sostanze fondamentali per la salute del coniglio. La Vitamina A è abbondante nei vegetali freschi come le carote e i pomodori mentre la Vitamina B viene prodotta nell’intestino dell’animale. Le Vitamine C, D ed E vengono assorbite attraverso l’introduzione di calcio, l’esposizione al sole e lo stile di vita del coniglio.
Che cosa deve mangiare un coniglio per stare bene
Gli alimenti che non possono mancare nella dieta di un coniglio sono sicuramente i vegetali. L’erba è tra i preferiti in quanto si trova ovunque in abbondanza ed è molto facile da digerire e da masticare.
Se si decide di tenere un coniglio in casa bisogna quindi prendere degli accorgimenti affinché la sua alimentazione possa essere adatta all’organismo di questi piccoli animaletti. Per quanto riguarda l’alimentazione casalinga, quindi, si consiglia la somministrazione di alimenti come foglie, fieno, germogli e cereali. Questo perché l’apparato digerente di questo animale ha bisogno di un alto numero di fibre per poter funzionare al meglio, mentre è consigliabile ridurre la quantità di carboidrati.
Le fibre riescono a regolare l’attività metabolica e digerente del coniglio, andando a ripristinare anche la flora batterica e rinforzando dunque il sistema immunitario. Pare inoltre che garantire il giusto apporto di fibre nell’alimentazione del coniglio possa proteggere da alcune condizioni quali l’obesità e le infezioni, problematiche che purtroppo si manifestano molto spesso a carico di questi dolci animaletti.
Estremamente benefico anche il fieno, le foglie, il radicchio e l’insalata. Ovviamente è bene sciacquare questi prodotti prima di somministrarli al coniglio e soprattutto non utilizzare acqua troppo fredda per lavarli.
Quanto cibo dare al coniglio: le dosi
Il coniglio è un animale che, come molti altri, rischia di cadere in condizioni come obesità e sovrappeso. Come per ogni animale, avere il grasso in eccesso è pericoloso per la salute ed è quindi doveroso fare di tutto affinché questa condizione non si manifesti.
Il coniglio non è un animale che fa molto movimento, motivo per cui bisogna ponderare le dosi di cibo, soprattutto laddove l’animaletto viva fra le mura domestiche. Un animale di questo tipo è portato a mangiare tutto il giorno ed è per questo che è bene somministrare piccole dosi di cibo in un arco di tempo piuttosto breve.
Gli esperti consigliano di lasciare del fieno nella gabbia dell’animaletto in modo che questo possa averne a disposizione quando ne avverte la necessità. Per quanto riguarda invece la composizione di fieno, cereali e vegetali, che in questo caso prende il nome di pellet, è meglio concederlo solo una volta ogni tanto, quasi come un fosse un premio.
Le verdure possono essere somministrate in una quantità che spazia dai 150 ai 200 grammi di peso per ogni chilo dell’animale. Se poi un coniglio tende a fare più moto rispetto ad un altro esemplare, è chiaro che chiederà più cibo, in quanto il suo dispendio energetico sarà certamente più elevato.
Gli alimenti vietati
Dopo aver visto gli alimenti da dare al nostro coniglietto e le dosi da rispettare per garantirgli il giusto apporto nutrizionale, è giusto soffermarci anche su quegli alimenti che invece potrebbero arrecare più danni che benefici. Esistono infatti degli alimenti che non solo non sono graditi dall’animali ma risultano estremamente rischiosi.
Questi, se ingeriti, potrebbero causare gravi danni ad alcuni organi del coniglio. Parliamo per esempio del pane secco, della melassa e dei semi di girasole. Anche ricorrere al cibo confezionato è pericoloso in quanto spesso all’interno di questi alimenti vengono utilizzati dei conservanti che a lungo andare possono danneggiare lo stomaco e i reni.
L’ideale sarebbe quello di raccogliere verdura e germogli freschi ogni giorno, evitando il contatto con diserbanti e con quei prodotti che potrebbero danneggiare l’apparato digerente del coniglio. È però importante sapere che nel corso della vita un coniglio potrebbe aver bisogno di cambiare la sua dieta ed è per questo che bisogna affidarsi alle cure del veterinario e seguire i suoi consigli.