Orazio: significato, origine e personalità di questo nome

Scopri il significato e l'origine del nome Orazio: l'onomastico, la diffusione, le varianti italiane e straniere di questo bellissimo nome

Orazio

Origine

Il nome Orazio deriva dal nome latino Horatius. Alcuni studiosi suggeriscono che il nome sia  collegato al latino “hora”, che significa “ora”, “tempo” o “stagione” o al greco “ὁράω” (“oráō”), “vedere”.

Varianti 

  • Гарацый (Garatsiy) (bielorusso)
  • Horats (danese)
  • Horace (francese)
  • Horatio (inglese)
  • Hóratíus (islandese)
  • Horacio (spagnolo) 

Significato del nome

L’associazione del nome Orazio con il latino “hora” suggerisce un legame con il tempo, le stagioni o i momenti significativi della vita. Questa interpretazione evoca immagini di cicli naturali e di un profondo legame con il ritmo dell’esistenza. L’ipotesi greca, che collega Orazio al verbo vedere apre a un significato più simbolico e poetico: “chiaroveggente” o “colui che vede” potrebbe indicare una persona dotata di intuizione e saggezza, capace di vedere oltre l’apparenza delle cose. 

Onomastico

L’onomastico di Orazio si celebra tradizionalmente il 1° novembre, in occasione di Ognissanti, poiché non esiste un santo specifico con questo nome nel calendario liturgico. 

Diffusione in Italia

In Italia, il nome Orazio ha una diffusione moderata. Tra il 1999 e il 2022 sono nati 1.300 bambini di nome Orazio, e si è passati dai 106 nel 1999 sino al minimo di 28 nel 2022.

Curiosità

Nella storia, Publio Orazio Coclite, protagonista della leggenda romana, incarna la figura dell’eroe coraggioso e impavido: si narra che abbia difeso il ponte Sublicius per impedire l’avanzata sul Tevere degli etruschi diretti a Roma. Pierre Corneille ha scritto la tragedia “Orazio”. Orazio Antinori è stato uno tra i più famosi esploratori del continente africano.

In letteratura, il più celebre è il poeta romano Quinto Orazio Flacco, noto come Orazio. Le sue opere, tra cui le “Odi” e le “Satire”, hanno influenzato profondamente la poesia occidentale, con temi come l’amicizia, l’amore e la filosofia del “carpe diem”. Orazio è citato nell’Inferno della “Divina Commedia” di Dante Alighieri.

Nell’“Amleto”, una tra le opere più famose di William Shakespeare, Orazio è l’amico fidato di Amleto. Nelle diverse trasposizioni cinematografiche dell’”Amleto”, Stephen John Dillane ha interpretato Orazio nel film di Franco Zeffirelli e Nicholas Frost nell“Hamlet” di Kenneth Branagh.

Nel mondo del cinema, Orazio Orlando è stato un attore eclettico che ha recitato in film di vario genere, dalle commedie ai ruoli drammatici; Orazio Stracuzzi ha lavorato in pellicole d’avventura, drammi e commedie all’italiana, da “Il tassinaro” di Alberto Sordi a “Baarìa” di Giuseppe Tornatore.

Orazio e Gaspare sono i due ladri pasticcioni della pellicola animata Disney “La carica dei cento e uno” e del live-action “La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera”, con Glenn Close nel ruolo di Crudelia De Mon e Mark Williams in quello di Orazio, l’attore che interpreta Arthur Weasley nella saga di “Harry Potter”.

Nel mondo dell’arte, si citano Orazio Alfani, pittore del 1500 fondatore dell’Accademia di Belle Arti; Orazio Gentileschi, pittore tra 1500 e 160, padre della pittrice Artemisia le cui opere, caratterizzate da un uso drammatico della luce e dell’ombra, sono esposte in musei di tutto il mondo; Orazio Fidani, pittore del 1600.

Nel panorama musicale italiano, Orazio Strano è stato il “padre” dei cantastorie siciliani; Brando, nome d’arte di Orazio Grillo, è un cantautore e produttore discografico di artisti come i Modà ed Emma.

Infine, una chicca: Orazio Cavezza è un personaggio dei fumetti e dei cartoons Disney, un cavallo eterno fidanzato della mucca Clarabella.