Test: Quanto sei diplomatica?

Riuscire a mediare con gli altri tutelando i propri interessi è un'arte utilissima per dirimere i conflitti e vivere serenamente. E tu, sai essere diplomatica oppure sei impulsiva e diretta? Scopri con il test quanto sei abile nella diplomazia di tutti i giorni

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Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Laureata in Lettere, è stata la caporedattrice di una famosa rivista per ragazze e ha lavorato nella produzione musicale. Scrive per diverse testate e per DiLei si occupa di test sulla personalità, della rubrica #segretidelcuore e scrive articoli per la sezione DiLei GirlZ.

Pubblicato: 29 Ottobre 2024 19:50

La diplomazia è trending topic in questi tempi di guerre lontane ma vicinissime. Ci vorrebbe l’azione dei diplomatici uniti di mezzo mondo per dirimere i conflitti che minacciano l’esistenza stessa dell’umanità. Il diplomatico infatti è, per definizione, il funzionario incaricato di condurre negoziati tra individui, gruppi o nazioni per raggiungere un accordo, o per risolvere un conflitto, senza violenza.

La diplomazia come stile di vita

Ma se nella politica internazionale i funzionari diplomatici hanno un ruolo chiave nelle relazioni tra paesi, nella vita quotidiana la disciplina che esercitano diventa conveniente per i rapporti sociali, interpersonali, lavorativi. Come dice il vocabolario, il diplomatico è una persona che non si compromette e persegue il proprio fine con pazienza e abilità. È scaltra, intelligente, cauta ma anche attenta e abile.

Le doti utili per essere diplomatiche sono:

  • Stabilità emotiva;
  • Chiarezza sui propri interessi;
  • Attitudine a cooperare con gli altri;
  • Self control in situazioni di crisi;
  • Giusta considerazione di sé stesse e delle proprie capacità.

Chi riesce ad essere diplomatico, insomma, se la cava egregiamente perché non solo è in grado di gestire le sue relazioni con acume e lungimiranza, ma sa anche controllare l’emotività privilegiando la calma, la perspicacia, il ragionamento.

Ci sono persone che “nascono” diplomatiche, per educazione familiare o scelta personale. Ce ne sono altre che sembrano non riuscire ad evitare i conflitti o a fare a meno di rovinare le relazioni interpersonali. Ma che fatica vivere così! La diplomazia  non garantisce la pace sociale ma assicura la possibilità di evitare contrasti, malintesi, rancori, ostilità (e mal di stomaco nervoso).

Per diventare più diplomatiche possiamo lavorare su noi stesse e su queste skills.

✓ Saper comunicare: affermiamo le nostre opinioni in modo chiaro e diretto ma gentile, senza accusare o attaccare l’altro. Usiamo affermazioni in prima persona per esprimere le nostre idee. Ad esempio, invece di dire “Non capisci mai niente!”, è meglio “Forse mi sono spiegata male… (e ribadiamo il concetto con calma)”. Oppure, al posto di “Sei un incompetente, questa cosa non si fa così!”, meglio “Che ne dici di vedere delle alternative?”.

✓ Saper ascoltare: la persona diplomatica sa ascoltare, non solo sentire. Quindi sforziamoci di lasciar parlare l’altro senza interromperlo, per comprendere bene il suo pensiero. Solo così potremo elaborare in fretta un piano per rispondere adeguatamente e, se il caso, portarlo dalla nostra parte senza che nemmeno se accorga.

✓ Avere empatia: proviamo a capire come si sentono gli altri: questo ci aiuterà a interagire con loro in modo più costruttivo, bilanciando emozioni e reazioni.

✓ Muoversi adeguatamente: Il linguaggio del corpo è fondamentale. Nei rapporti con gli altri manteniamo un contatto visivo, sorridiamo (non troppo) e assumiamo una postura aperta per trasmettere fiducia e disponibilità. Parlare con qualcuno guardando altrove, o peggio fissando lo smartphone, oppure in posizione di difesa con gambe e braccia incrociate e corpo rivolto di tre quarti, non “cattura” l‘interlocutore ma lo indispone o lo imbarazza. E non fa il nostro gioco.

Affrontare i conflitti

È proprio in queste circostanze che la persona diplomatica sfodera il suo talento. Se nasce un contrasto con qualcuno, specialmente sul lavoro, risolviamo la questione con calma e controllo della situazione.

  • Manteniamo un tono pacato e rispettoso. Scordiamoci di aggredire, perché dobbiamo pacificare, non aumentare l’attrito. Una volta identificato il problema, esprimiamo le nostre preoccupazioni e cerchiamo una soluzione che soddisfi entrambi le parti.
  • L’ampiezza di vedute ci aiuta molto in questa operazione, perché ci permette di comprendere atteggiamenti e stili di vita diversi dai nostri senza giudicarli, ma individuando la reazione più vantaggiosa per noi.

Promuovere se stesse

Proprio come il diplomatico si occupa di promuovere gli interessi del proprio Paese in uno scenario internazionale e di gestire le relazioni con gli altri Stati, noi dovremmo riuscire a favorire i nostri interessi promuovendo la nostra immagine e il nostro prestigio.

  • Questo non significa manipolare gli altri o compiere azioni scorrette ma mirare a proteggere noi stesse, creando una rete di relazioni positive e affidabili, in modo che la nostra reputazione sia sempre più elevata e considerata.

Imparare a mediare

La diplomazia è un’abilità che si affina con la pratica. E la mediazione, ovvero la ricerca dell’accordo migliore tra le parti, è uno dei suoi strumenti più importanti. Ma saper mediare è un talento che aiuta molto anche nel quotidiano, perché:

  • migliora le relazioni interpersonali
  • risolve conflitti
  • aiuta a trovare soluzioni vantaggiose

Chi sa mediare è anche una persona dotata di creatività: dev’essere capace, infatti, di avere nuove idee, di considerare i problemi da diverse angolazioni e di trovare soluzioni innovative.

…e a negoziare

Quando ci si accinge a negoziare – ovvero a trattare in modo pacifico e intelligente per i propri interessi senza ledere quelli degli altri – non bisogna avere un atteggiamento che riduce tutto a “se tu perdi, io vinco” e “se tu vinci, io perdo”. Il successo arriva quando tutte le parti coinvolte possono sentire di uscire almeno in parte vincitrici.

  • Questo vale per ogni momento della vita in cui ci troviamo a negoziare qualcosa di vantaggioso (un’auto usata in buono stato) o di desiderabile (uno stipendio adeguato) per noi, senza per questo assumere atteggiamenti aggressivi o furbetti.
  • La negoziazione è l’arte del venire a patti senza inimicarsi nessuno, con il minimo dei compromessi e il massimo dei vantaggi: utilissima in ogni campo della vita!

Vuoi tentare la carriera diplomatica? Occorre una di queste lauree magistrali: scienze politiche, giurisprudenza, economia. Inoltre è necessaria la conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua UE (francese, spagnolo, tedesco), meglio ancora di una terza lingua non europea. L’unico modo per accadere alla professione è superare il Concorso di Accesso per la Carriera Diplomatica, pubblicato annualmente dal MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Misura la tua attitudine diplomatica

Ma non tutti possono (o vogliono) vivere e comportarsi con diplomazia. C’è chi è più irritabile, più sensibile, più incline a prendere le distanze dagli altri o a rifiutare compromessi. Chi di fronte ai conflitti attacca, chi fugge, chi si deprime. Eppure basterebbe un pizzico di diplomazia (e di comprensione) per risolvere tante questioni non solo personali ma anche professionali, territoriali, politiche. Umane, insomma.

E tu, sai essere diplomatica e lungimirante o tendi ad essere più schietta e impulsiva? Per scoprirlo gioca con il test.