Lutto nel mondo dello sport e della pallavolo: si è spenta a 74 anni Simonetta Avalle, allenatrice e figura rispettatissima nel mondo del Volley nazionale. Nata il 21 aprile 1950, la Signora del volley ha portato avanti una carriera da allenatrice regalando grandi soddisfazioni a diverse società nazionali, tra cui quella laziale, sua regione natale.
Simonetta Avalle, la carriera fondata sull’amore per la pallavolo
Un saluto doloroso quello che il mondo della pallavolo italiana è costretto a dare: si è spenta, dopo un arresto cardiaco Simonetta Avalle, volto emblematico della pallavolo. Una donna che ha saputo dare tanto alle squadre con cui ha avuto modo di lavorare, sia come allenatrice, sia come essere umano.
Romana di nascita, dopo aver ottenuto la laurea in Lettere e Filosofia, Simonetta Avalle ha iniziato la carriera da allenatrice seguendo la passione per uno degli sport di squadra più amati e seguiti.
Una carriera durata 50 anni che le ha regalato grandi emozioni e le ha permesso di vivere grandi momenti con grandi talenti: grandissimi traguardi registrati proprio a Roma, città che l’ha vista crescere e dove l’allenatrice ha guidato la squadra laziale fino alla massima serie e poi alla vittoria della Coppa Cev nel 1993: una partita finale giocata in Turchia contro l’Eczacibasi.
Nel corso della sua carriera ha allenato anche Arzano, Firenze, Vicenza e Reggio Calabria. Appassionata in tutto e per tutto, Simonetta si è anche dedicata alle squadre più giovani: nel 2006 si è dedicata a progetti come il VolleyRò, il VolleyFriends, oltre ad essere stata per lungo tempo selezionatrice del Lazio per il Trofeo delle Regioni.
Insieme al fratello Gianni, anche lui appassionato di pallavolo e allenatore e poi dirigente nel volley italiano, ha anche portato avanti la società di Tor Sapienza, il quartiere dove era cresciuta.
Simonetta Avalle, il saluto della Fipav Lazio e Giuseppe Manfredi
Nell’apprendere la notizia della sua scomparsa, in moltissimi hanno voluto dare un ultimo saluto alla Signora del volley: commenti che hanno permesso ancora una volta ai più affezionati di dimostrare tutto l’affetto verso una persona ricca di gentilezza ed empatia, pronta a mettere in luce il talento e l’impegno di coloro che ha allenato.
La Fipav Lazio, in un comunicato, ha parlato di lei come di “una delle più grandi figure simbolo del volley femminile italiano, il cui contributo ha segnato la storia del nostro sport” aggiungendo: “Simonetta resterà sempre nel cuore di tutti noi, un esempio indelebile di passione, talento e amore per la pallavolo”.
Non è mancato poi il ricordo di Giuseppe Manfredi, presidente Fipav, che ha scritto: “Piangiamo la scomparsa di una grande allenatrice, ma soprattutto di una persona speciale. Simonetta ha incarnato alla perfezione i valori del nostro sport, educata, gentile, capace di dedicarsi con impegno e passione sia al volley di vertice, sia all’attività giovanile. Nel corso della sua lunga carriera ha lasciato un’impronta indelebile nella pallavolo italiana, per questo va a lei un enorme grazie. Da parte di tutto il mondo del volley invio sentite condoglianze al fratello Giovanni e a tutta la sua famiglia”.