Denunciare la violenza: risorse per trovare supporto e superare la paura

Denunciare la violenza può sembrare difficile, ma trovare il supporto giusto ti aiuterà a superare la paura. Scopri come le risorse legali, psicologiche e pratiche possono guidarti verso un futuro senza violenza

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Pubblicato: 22 Novembre 2024 11:06

La violenza contro le donne è un tema drammaticamente attuale, che tocca ogni fascia d’età e può manifestarsi in modi diversi, anche dove meno ce lo aspettiamo: tra le mura domestiche, in una relazione di coppia, o dietro lo schermo di uno smartphone. I dati parlano chiaro: secondo le ultime ricerche, una donna su tre nel mondo ha subito almeno una forma di violenza fisica o psicologica. Non solo: una ragazza su quattro tra i 15 e i 25 anni ha sperimentato forme di abuso emotivo o stalking?

La violenza di genere, in qualsiasi sua forma, può essere spaventosa, paralizzante, e farci sentire sole. Ma non è così. Esistono risorse, strumenti e persone pronte ad aiutarti, ovunque tu sia. Questo articolo vuole essere una guida, pratica e completa, pensata per chiunque senta il bisogno di proteggersi o semplicemente voglia capire come comportarsi in questi casi.

Come riconoscere la violenza

Spesso, quando parliamo di violenza di genere, pensiamo principalmente a quella fisica: schiaffi, spintoni, pugni. Ma la realtà è molto più complessa. La violenza può assumere tante forme, molte delle quali non lasciano segni visibili sul corpo ma feriscono profondamente l’anima e la mente. È importante imparare a riconoscerle per proteggersi.

Ecco le principali tipologie:

  • Abuso emotivo: questo tipo di violenza si manifesta attraverso parole e comportamenti che mirano a manipolarti e controllarti. Frasi come “Sei inutile senza di me”, “Nessun altro ti amerà mai” o continue critiche che ti fanno sentire sbagliata sono segnali di abuso emotivo. È una forma di violenza sottile ma devastante, perché mina la tua autostima e la tua capacità di reagire.
  • Violenza verbale: insulti, umiliazioni, urla e commenti denigratori sono tutte forme di violenza verbale. Chi li usa cerca di sminuirti, ferirti e controllarti attraverso le parole.
  • Violenza economica: questo tipo di abuso si verifica quando qualcuno limita il tuo accesso al denaro o cerca di controllare le tue risorse economiche. Ad esempio, un partner che ti impedisce di lavorare o pretende di sapere come spendi ogni euro.
  • Stalking: può avvenire di persona o online, ed è caratterizzato da un comportamento insistente e non richiesto, come telefonate continue, messaggi invadenti o seguire ogni tua mossa sui social. Lo stalking crea un senso di costante ansia e pericolo.
  • Cyberviolenza: la violenza digitale è sempre più diffusa e comprende azioni come il revenge porn (diffondere foto intime senza consenso), molestie sui social o furti di identità.

Se anche solo uno di questi comportamenti ti fa sentire insicura o in pericolo, non ignorarlo. La violenza non si giustifica mai.

Non sei sola: dove trovare aiuto

Chiedere aiuto può sembrare difficile, soprattutto se hai paura di non essere creduta o se ti senti isolata. Ma esistono risorse pensate appositamente per supportare chi vive situazioni di violenza. Eccole:

Il numero antiviolenza e stalking 1522

Il 1522 è il primo punto di riferimento per chi subisce violenza in Italia. È gratuito, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e garantisce il totale anonimato. Puoi chiamare o scrivere tramite la chat presente sul sito ufficiale.

Le operatrici del 1522 sono formate per ascoltarti senza giudicarti, fornirti informazioni pratiche e metterti in contatto con i centri antiviolenza nella tua zona. Anche se non sai bene cosa dire, loro ti guideranno con domande semplici e rassicuranti.

Centri antiviolenza

In tutta Italia, ci sono oltre 300 centri gestiti da associazioni come D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza. Questi centri offrono:

  • Consulenza legale per capire i tuoi diritti.
  • Supporto psicologico per affrontare il trauma.
  • Alloggi sicuri per proteggerti in caso di emergenza.

Molti centri dispongono anche di servizi online per chi non può spostarsi facilmente. Cerca il centro più vicino sul sito ufficiale o chiedi al 1522 di metterti in contatto.

Servizi di emergenza

Se ti trovi in una situazione di pericolo immediato, non esitare a chiamare il 112. Questo numero unico per le emergenze ti metterà in contatto con le forze dell’ordine o i servizi di pronto intervento.

Come proteggerti dalla violenza online

Internet è uno spazio in cui passiamo molto tempo: per connetterci con gli amici, esprimere noi stesse e, perché no, divertirci. Ma proprio come nella vita reale, anche online possono verificarsi episodi di violenza. Commenti offensivi, minacce, furti d’identità o la diffusione di contenuti intimi senza consenso (revenge porn) sono tutte forme di violenza digitale, e purtroppo molte ragazze ne sono vittime. Il primo passo per proteggersi è sapere come agire:

Blocca e segnala i comportamenti molesti

Se qualcuno ti invia messaggi molesti, offensivi o non richiesti, non sentirti in colpa nel prendere provvedimenti. Le piattaforme social come Instagram, Facebook, TikTok e WhatsApp offrono strumenti specifici per:

  • Bloccare l’utente: in questo modo, quella persona non potrà più vedere i tuoi contenuti né contattarti.
  • Segnalare i contenuti: puoi segnalare post, messaggi o profili che violano le regole della piattaforma. La segnalazione è anonima e permette agli amministratori di intervenire, sospendendo o rimuovendo gli account responsabili.

Bloccare e segnalare non è solo un diritto, ma un modo per mettere un freno a chi utilizza internet come mezzo per ferire o intimidire gli altri.

Raccogli le prove: screenshot e salvataggi

Se ricevi minacce o messaggi che potrebbero configurarsi come reato, è fondamentale raccogliere prove. Fai screenshot delle conversazioni, salva e-mail o messaggi vocali e tienili al sicuro. Questi materiali possono essere utili per denunciare l’accaduto alle autorità o per dimostrare la violenza subita.

Anche se non sei sicura di voler denunciare subito, conservare le prove ti permetterà di avere tutte le informazioni necessarie qualora decidessi di farlo in futuro.

Gestisci la tua privacy

Un profilo pubblico può essere un modo divertente per condividere la tua vita con gli amici, ma aumenta anche i rischi di essere presa di mira da sconosciuti. Ecco alcune azioni per proteggere la tua privacy online:

  • Imposta il profilo come privato: su piattaforme come Instagram e TikTok, puoi scegliere di rendere il tuo account visibile solo a chi accetti come follower.
  • Limita le informazioni personali: evita di condividere dettagli sensibili come il tuo indirizzo, il numero di telefono o i luoghi che frequenti regolarmente.
  • Fai attenzione ai tag: controlla chi può taggarti nei post o nei commenti per evitare di essere esposta senza il tuo consenso.

Usa strumenti di sicurezza avanzati

Molte piattaforme offrono strumenti utili per migliorare la sicurezza online, ad esempio:

  • Filtri per i messaggi: su Instagram, ad esempio, puoi attivare filtri che bloccano automaticamente i messaggi contenenti parole offensive o spam.
  • Doppia autenticazione: attiva questa funzione per proteggere il tuo account da tentativi di hacking. Richiede un codice aggiuntivo oltre alla password per accedere.
  • App di controllo: ci sono applicazioni che ti permettono di monitorare chi accede ai tuoi dati o di segnalare eventuali violazioni.

Se hai paura di denunciare

Denunciare un abuso o una violenza, che sia fisica, psicologica o online, è un passo fondamentale, ma spesso spaventa.

Una delle paure più diffuse è quella di non essere creduta. “Saranno tutti dalla parte del colpevole”, “Se dico qualcosa mi giudicheranno” sono pensieri che molte ragazze e donne hanno quando si trovano a fronteggiare una violenza. Questa paura è comprensibile, soprattutto se hai già vissuto esperienze di minimizzazione o discredito da parte di chi ti circonda. Tuttavia, è importante sapere che le autorità e le associazioni specializzate sono formate per ascoltare senza giudicare e garantire un trattamento rispettoso e sicuro.

Le forze dell’ordine, il personale dei centri antiviolenza e gli avvocati sono obbligati a trattare ogni denuncia con serietà, riservatezza e rispetto. Anche se ti sembra difficile, ricorda che le denunce di violenza sono sempre più comuni, e le istituzioni stanno prendendo sempre più sul serio la protezione delle vittime, soprattutto le giovani. L’atteggiamento verso queste tematiche sta cambiando (anche se, purtroppo, ancora lentamente) e le leggi sono sempre più a tutela delle persone vulnerabili.

Un’altra paura comune riguarda le ritorsioni da parte dell’aggressore. Se il partner o l’abusante è qualcuno che conosci, come un fidanzato o un membro della famiglia, potresti temere che la denuncia possa provocare reazioni violente o peggiorare la tua situazione. Questa paura può essere paralizzante, ma la legge è chiara: nessuno può minacciarti o farti del male per il fatto che hai denunciato un crimine. Inoltre, ci sono diverse misure legali per proteggere chi denuncia, come il provvedimento di protezione che può vietare all’aggressore di avvicinarsi alla vittima, la protezione tramite forze dell’ordine o il rilevamento della violenza psicologica che consente di allontanare l’abusante dalla vita della vittima senza che quest’ultima debba subire ulteriori danni. Se hai paura delle ritorsioni, ricordati che ci sono sistemi di protezione pensati proprio per queste situazioni.

Ricorda sempre che la responsabilità della violenza è sempre e solo di chi la commette. Nessun comportamento, nessuna parola, giustifica l’abuso. La violenza è un crimine, sempre.

Non sei sola

Affrontare la paura di denunciare è una sfida difficile, ma farlo può anche aprire una strada verso la libertà, il benessere e una vita senza violenza. L’importante, quando si parla di violenza contro le donne, è ricordare che non si è mai sole.

Esistono moltissime risorse dedicate alle vittime, associazioni che combattono contro la violenza di genere, e professionisti pronti a darti una mano. La paura di denunciare è legittima, ma ciò non significa che non ci siano soluzioni e che non sia possibile trovare una via d’uscita. La tua voce ha il potere di spezzare il silenzio e di dare voce a tante altre persone che, come te, potrebbero sentirsi intrappolate. Ogni passo che fai verso la denuncia, anche il più piccolo, è un atto di coraggio che ti avvicina a una vita più sicura.