Roberta Bruzzone su Turetta: «Con la premeditazione, se accertata, rischia l’ergastolo»

La psicologa e criminologa sull'assassino di Giulia: «Non ritengo percorribile la seminfermità mentale. Con la premeditazione, se accertata, rischia il carcere a vita»

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Irene Vella

Giornalista televisiva

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L’inchiesta sull’omicidio di Giulia Cecchettin potrebbe essere giunta oggi a un punto di svolta. Questa mattina alle 10 l’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato in Germania, sarà chiamato a dare la sua versione dei fatti nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Benedetta Vitolo. Tre le strade possibile che ha l’indagato, difeso da Giovanni Caruso: rispondere al magistrato, restare il silenzio oppure rendere dichiarazioni spontanee. Dopo averlo incontrato nel carcere di Verona, il legale ha fatto riferimento esplicito con i giornalisti solo alle prime due opzioni: “Non anticipo alcunché per rispetto dell’autorità giudiziaria, se si avvarrà o meno della facoltà di non rispondere”.

L’avvocato Caruso, docente di diritto penale all’Università di Padova, potrebbe orientarsi sulla scelta più prudente, prendere tempo e far decantare anche a livello mediatico l’attenzione su un caso che ha scosso l’opinione pubblica. Nel frattempo, ha assicurato che non avanzerà alcuna istanza al Tribunale del Riesame, nemmeno per ottenere gli arresti domiciliari che molto difficilmente sarebbero accolti.

Abbiamo così deciso di raggiungere telefonicamente la dottoressa Roberta Bruzzone per capire come potrebbe evolversi il caso a livello legale e per toglierci i dubbi più grandi in merito ai capi d’accusa contestati al Turetta e alla possibilità reale che quest’ultimo possa essere condannato all’ergastolo, viste le dichiarazioni rese ieri alla stampa dal magistrato Valerio De Gioia, che parlava di mancanza di presupposti per questa pena.

Filippo Turetta
Fonte: IPA
Filippo Turetta

Dottoressa riusciranno a dimostrare la premeditazione di Turetta?
Dal mio punto di vista ci sono ottime possibilità di contestare la premeditazione, perché ci sono tutte una serie di condotte che sicuramente Turetta durante l’interrogatorio cercherà di spiegare alternativamente, ma che difficilmente si scostano da un’ipotesi di premeditazione. Tra queste la principale l’aver portato un’arma con sé ed effettivamente aver progettato tutta una serie di passaggi di questa vicenda. Tra le altre cose anche aver fatto un sopralluogo relativamente al punto in cui aggredire Giulia, senza rischiare di essere individuato o fermato. Quindi secondo me ci sono ottime possibilità che venga accertata almeno la premeditazione, oltre al vincolo affettivo che è già contestato.

Secondo lei ci sono gli estremi per chiedere la semi infermità mentale?
Per quanto riguarda l’infermità mentale io credo che sia una strada totalmente priva di possibilità. Questo non è un ragazzo che ha una storia psichiatrica alle spalle di tipo conclamato, è stato descritto da tutti come un ragazzo che funzionava in mezzo agli altri, con delle problematiche, un po’ introverso, un po’ taciturno, con delle problematiche relative alla relazione verosimilmente con un profilo narcisistico di personalità, ma nulla che possa rilevare ai fini della valutazione dell’imputabilità. Sicuramente la difesa lo farà valutare a livello psichiatrico e ci sta che possano fare una consulenza psichiatrica di parte, ma non credo che ci siano gli estremi per chiedere ed ottenere una perizia psichiatrica, anche laddove fosse disposta una perizia psichiatrica perché magari i giudici vogliono togliersi ogni possibile dubbio. Il che potrebbe essere anche una scelta corretta sotto certi aspetti, io non credo assolutamente che ci siano gli estremi neppure per una infermità parziale.

Che possibilità reali ci sono che Turetta prenda l’ergastolo?
Al momento per quello che è contestato come capo di imputazione a Turetta (omicidio volontario, ndr.) l’ipotesi ergastolo non è percorribile, ma basterebbe almeno che venisse accertata la premeditazione per portare comunque la pena prevista dal capo di imputazione alla pena dell’ergastolo, quindi dipende la procura in quale direzione andrà. Io ritengo che esista la possibilità di contestare la premeditazione e, tipicamente, questo tipo di personalità quando agisce lo fa sulla scorta di un disegno criminale preordinato e preorganizzato. Quindi credo che ci siano buone possibilità che possa andare all’ergastolo, però deve cambiare il capo di imputazione che comunque al momento è provvisorio.