Termosifone rovinato, come rinnovarlo senza smontarlo e che vernice usare

Se il termosifone è rovinato, possiamo rimetterlo a nuovo senza smontarlo, ma ci sono diverse cose da sapere: dalla vernice alla preparazione

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Quando arriva il momento di rimettere in sesto la casa, spesso ci accorgiamo che il termosifone ha perso il suo smalto, magari perché la vernice si è scolorita. Oppure notiamo piccoli segni di ruggine, graffi, imperfezioni che non possiamo più ignorare. Non è necessario smontarlo o chiamare qualcuno: possiamo occuparcene anche noi. Ci sono delle vernici apposite e metodi pratici per un buon risultato, anche senza smontarlo. Vediamo insieme come fare, passo dopo passo, e quali accorgimenti adottare.

Perché si rovinano i termosifoni?

Tendono a rovinarsi con il tempo per diversi motivi, come l’esposizione continua al calore, perché le alte temperature, giorno dopo giorno, finiscono per intaccare la vernice originale (è così che si opacizzano o si screpolano quasi). A questo si aggiunge l’umidità, che in alcune stanze come il bagno è particolarmente elevata. Così si forma la condensa e, nei casi più trascurati, arriva anche la ruggine.

Il deterioramento spesso è derivato dall’uso di detergenti sbagliati: se puliamo con prodotti troppo forti o con le spugne abrasive, possiamo danneggiare la superficie del termosifone. E poi c’è il fattore tempo, che alla fine riguarda ogni complemento o dispositivo delle nostre case: con gli anni, è normale che la vernice perda la sua brillantezza o che si formino piccoli graffi e macchie.

Può sembrare strano, ma non va sottovalutata l’installazione stessa. Se il termosifone è stato montato troppo vicino al muro o in una posizione poco ventilata, il calore non si disperde in modo uniforme e la vernice ne risente. Insomma, le cause sono molteplici, ma la buona notizia è che con qualche attenzione possiamo davvero rinnovarli e proteggerli a lungo.

Si possono verniciare i termosifoni?

Verniciare un termosifone, sì, si può. E, se vogliamo dirla tutta, spesso si deve. Perché quel colore spento, le macchie d’acqua, le piccole zone arrugginite… alla lunga si notano. Ma non serve smontarlo, né pianificare lavori complicati. Possiamo farlo da sole, direttamente a parete. Di cosa abbiamo bisogno? Della vernice giusta – che quindi resiste al calore – e dedicarci alla preparazione. C’è anche un aspetto interessante di rinnovare un termosifone rovinato: la nuova mano di colore lo rende come nuovo, ma magari possiamo anche osare con una tinta che parli di noi e dello stile dell’ambiente.

Che vernice usare per rinnovare il termosifone

Non tutte le vernici vanno bene per i termosifoni, questo è certo. Se ci stiamo preparando a rimettere a nuovo un vecchio radiatore, dobbiamo sapere che la normale pittura da pareti non basta. Anzi, col tempo tende a ingiallire, crepare o fare quelle fastidiose bolle. Il motivo? Il calore continuo e gli sbalzi di temperatura.

La scelta giusta è uno smalto specifico: in commercio ne troviamo di ottimi a base acqua: non hanno odori forti, si asciugano in fretta e vanno benissimo anche se in casa ci sono bambini. Ma c’è un’altra possibilità, perché possiamo optare per una vernice spray, soluzione pratica e veloce. Vediamo come farlo, passo dopo passo, con un po’ di manualità e di sicurezza, perché dobbiamo proteggerci con una mascherina durante l’applicazione.

Come verniciare il termosifone senza smontarlo

Prima di tutto, pensiamo al periodo: l’ideale sarebbe farlo in estate, quando il riscaldamento è spento e possiamo lavorare con le finestre aperte. Ma se dobbiamo farlo in pieno inverno, assicuriamoci almeno che sia completamente freddo: chiudiamo la valvola e aspettiamo.

Dedichiamoci alla preparazione come prima cosa: è importante proteggere bene l’area intorno. Stendiamo dei fogli di giornale o del cartone sotto il termosifone e lungo il muro, fissandoli con del nastro di carta: così eviteremo schizzi di colore su pavimenti e pareti. Non è un passaggio banale, anzi, è il modo migliore per non doversi dedicare all’operazione per troppe ore.

Dopo dobbiamo preparare la superficie, con una pulizia accurata, con acqua e un detergente delicato, per togliere polvere, residui grassi e tutto ciò che si è depositato nel tempo. Se notiamo vecchie vernici che si stanno staccando, dobbiamo eliminarle: anche questa è una parte un po’ noiosa, ma necessaria.

Se c’è della ruggine, niente panico. Si può trattare con una spazzola metallica, poi una passata di fondo antiruggine e lasciamo asciugare con calma. A questo punto possiamo iniziare a verniciare, partendo dai lati, passando poi al retro e infine al fronte. Niente strati spessi: meglio poco prodotto, ben distribuito. Due mani bastano, ma tra una e l’altra lasciamo asciugare tutto per bene.

Come pitturare dietro il termosifone senza smontarlo

La parte più nascosta è anche quella più complicata da raggiungere. Se non vogliamo smontare tutto, la soluzione migliore è usare un pennello con il manico curvo, che riesce a passare tra le fessure. È uno strumento comodo, economico e molto più efficace di quanto si pensi per stendere il colore nei punti meno visibili. In tal caso serve molta pazienza, una certa dose di calma e muoverci nel modo giusto, così da ottenere un risultato uniforme su tutta la superficie.

Come togliere la ruggine dal termosifone

Sul termosifone ci sono delle macchie marroni o piccoli aloni scuri? Allora è probabile che si tratti di ruggine: abbiamo già anticipato la frequenza di questa casistica, in particolare per i radiatori più vecchi o negli ambienti molto umidi (bagno e cucina per eccellenza). La prima cosa da fare è non ignorarla: la ruggine, anche se parte da un piccolo punto, tende ad allargarsi e a rovinare la superficie.

Per eliminarla, dobbiamo armarci di un po’ di pazienza e degli strumenti giusti. Si parte con una spazzola metallica, da passare con decisione sulle zone interessate, fino a rimuovere la parte danneggiata. Se non abbiamo a nostra disposizione una spazzola, va bene anche della carta abrasiva, purché a grana media.

Dopo aver tolto la ruggine, bisogna eliminare tutta la polvere: un pennello morbido, un panno asciutto o, se l’abbiamo, un getto d’aria compressa vanno benissimo. A quel punto terminiamo con un fondo antiruggine, da lasciare asciugare. È questo passaggio che impedirà alla ruggine di tornare e solo dopo si potrà verniciare.