Tra i diversi tappeti che possiamo scegliere per la nostra casa, negli ultimi tempi si è affermato un materiale sostenibile e assolutamente versatile, perfetto per ambienti come il bagno o la cucina: stiamo parlando dei tappeti in bambù, originali e belli da vedere, perfetti per ricreare un design scandinavo e dalle influenze moderne e pulite. Ma come si mantiene un tappeto in bambù per farlo durare nel tempo? Come possiamo pulirlo? Vi sveliamo tutti i trucchi.
Indice
Cos’è il tappeto in bambù
Il tappeto non si limita a essere un mero complemento d’arredo ma è indispensabile in determinate zone della casa: pensiamo all’ingresso, al bagno, alla cucina, o magari un comodo scendiletto. Arricchisce ogni stanza e ci permette di poter fare affidamento su un arredo con molteplici funzioni. Tra i diversi materiali disponibili in commercio, il bambù sta vivendo un periodo d’oro: essendo un materiale sostenibile, viene spesso proposto come alternativa e come punto di riferimento per rendere la nostra casa molto più green.
Questo materiale, già in voga negli anni ’90, è irrinunciabile: di fatto è versatile e multiuso e presenta diversi vantaggi, tanto da essere usato persino nell’industria della moda. Buona la qualità e lunga la durata, il tappeto in bambù si adatta perfettamente a diversi stili e influenze (come quella Japandi) e può diventare persino quel dettaglio in più con cui arredare il nostro bagno (ma non solo).o
Come pulire un tappeto in bambù?
Abbiamo visto che presenta diverse caratteristiche vantaggiose, ma se desideriamo comprare un tappeto in bambù dobbiamo naturalmente mantenerlo al meglio, così da farlo durare più a lungo possibile per sfruttare appieno la sua sostenibilità. Come per vimini e rattan, materiali estremamente diffusi nelle nostre case, anche il bambù è una fibra tessile di origine naturale: la prima regola da sapere per una corretta pulizia è che non possiamo in alcun modo bagnare questi materiali eccessivamente. Dobbiamo anche avere cura di non posizionare un tappeto in bambù all’aperto durante i mesi più freddi, quando le piogge sono maggiormente frequenti, perché il rischio è di rovinarlo a causa della muffa.
Come togliere le macchie dal tappeto in bambù
Iniziamo da un grande classico, un problema che si presenta spesso: le macchie! Come possiamo comportarci? Magari un goccio di caffè, una bibita gassata, o ancora del dentifricio in bagno. Se notiamo una macchia sul nostro tappeto in bambù, non aspettiamo: prima di tutto, dobbiamo eliminare la polvere presente. Possiamo usare un panno umido o in alternativa l’aspirapolvere. Ci raccomandiamo: il panno non deve essere eccessivamente bagnato altrimenti il tappeto potrebbe rovinarsi.
Abbiamo diverse soluzioni da prendere come punto di riferimento per pulire le macchie dal tappeto in bambù: la prima è composta di acqua e sale. Ci occorre un litro di acqua calda a cui aggiungere un paio di cucchiai di sale grosso. Possiamo poi semplicemente strofinare la soluzione sul tappeto e metterlo ad asciugare all’aria aperta. Abbiamo anche un’altra alternativa che ci torna sicuramente utile ed è quella di usare l’acqua calda con un po’ di detergente neutro: non dobbiamo fare altro che strofinare un po’ di sapone sul tappeto usando un panno.
Purtroppo capita anche che le macchie talvolta siano eccessivamente ostinate: in tal caso abbiamo la necessità di sfruttare un rimedio più potente. Prepariamo una soluzione con acqua calda, detergente e ammoniaca: quindi, la stessa miscela di prima ma con l’aggiunta di una sostanza più aggressiva. Invece di usare il panno, sfruttiamo la potenza dello spazzolino: strofiniamo per bene la macchia e al termine lasciamo il tappeto in bambù sempre all’aria aperta, in modo tale che possa asciugarsi. Un altro consiglio che vale per tutte e tre le soluzioni è di non mettere mai il tappeto a contatto con il sole. Altra cosa da ricordare: mai lasciare in ammollo il tappeto in bambù.
Come proteggere il tappeto in bambù per farlo durare più a lungo
Per mantenere in ottime condizioni il tappeto in bambù nel tempo, è necessario proteggerlo, quindi dobbiamo seguire delle piccole precauzioni che ci tornano utili per evitare di doverne ricomprare un altro in seguito. Poiché questo materiale è sensibile ai raggi diretti del sole, il tappeto può scolorire: è bene dunque posizionarlo in un’area con esposizione indiretta e alternare periodicamente la posizione del tappeto così da garantire un’usura uniforme.
Per quanto riguarda pulizia e manutenzione, dobbiamo prevedere degli interventi regolari: al di là della rimozione delle macchie sul tappeto, dobbiamo comunque spolverarlo regolarmente usando una scopa a setole morbide o un panno asciutto così da rimuovere polvere e detriti che si accumulano nel tempo. Se desideriamo passare l’aspirapolvere sul nostro tappeto in bambù, dobbiamo verificare che la spazzola sia senza setole dure.
Ogni quanto pulire un tappeto in bambù?
La frequenza di pulizia di un tappeto in bambù dipende dall’uso e dalla posizione in cui si trova. In ambienti dove di solito non camminiamo frequentemente, come la camera da letto o più in generale in una stanza poco frequentata, possiamo pulirlo una volta a settimana e procedere con una pulizia più approfondita ogni tre o sei mesi a seconda dello stato di usura.
Il discorso tuttavia è ben diverso quando il tappeto viene collocato in tutte quelle zone che vengono definite “ad alto passaggio”, in cui rientrano i corridoi, l’ingresso o il soggiorno, o ancora la cucina e il bagno. In tal caso è molto meglio rimuovere lo sporco almeno due volte a settimane per evitare l’accumulo. Per quanto riguarda la pulizia approfondita, va bene una volta al mese. La frequenza di pulizia può cambiare anche in base al periodo, soprattutto quando il clima è particolarmente umido, e naturalmente se abbiamo in casa i nostri amati amici animali, come cani e gatti.
Questo complemento d’arredo è intramontabile ma naturalmente la durata dipende proprio dalle cure e dalle attenzioni che gli dedichiamo: non solo il lavaggio, ma anche tutte le accortezze che abbiamo citato prima sulla posizione. In questo modo potremo fare affidamento su un tappeto bello da vedere, che può essere abbinato a diversi stili e usato in diverse stanze, anche per anni, senza avere la necessità di cambiarlo.