Wabi-sabi, come arredare casa con il design dell’imperfezione

Scoprite l’estetica giapponese che insegna calma, autenticità e connessione con la natura

Foto di Chiara Guarino

Chiara Guarino

Service e product designer

Designer del prodotto con un occhio allenato a cogliere dettagli, finiture e armonie tra estetica e funzionalità. Crede che la bellezza stia nelle relazioni ben calibrate tra le cose.

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In un mondo frenetico e spesso orientato alla ricerca ossessiva della perfezione estetica e digitale, il concetto giapponese di Wabi-sabi emerge come una filosofia profonda e affascinante.
Questa estetica ci invita a guardare oltre l’idea classica di impeccabilità per scoprire la bellezza autentica che risiede nell’imperfezione, nella transitorietà e nell’autenticità delle cose.

Lampada organica e panca in legno davanti a parete materica Wabi-sabi
Pexels
Lampada dalle linee organiche e toni neutri in un ambiente materico

Radicato nel pensiero Zen, il Wabi-sabi ci ricorda che la bellezza non risiede nella perfezione immutabile, ma nella sua dissolvenza: nell’oggetto che si consuma, nel legno che si screpola e nella fragilità come parte integrante della vita stessa.

La filosofia all’origine della quiete

Il Wabi-sabi è una visione del mondo giapponese basata sull’accettazione dell’imperfezione, dell’impermanenza e dell’incompletezza delle cose, traendo origine dalla dottrina buddista dell’anitya (impermanenza).

Il termine è composto da due parole i cui significati, nel tempo, si sono evoluti assumendo connotazioni positive:

  1. Wabi: in origine si riferiva alla solitudine della vita in natura, lontana dalla società. Oggi descrive l’essenza della semplicità rustica o dell’“elegante bellezza dell’umile semplicità”.
    Questa solitudine non è isolamento negativo, ma un piacevole senso di essere soli in armonia con la natura, immersi nella quiete.
    La cerimonia del tè incarna questo atteggiamento, manifestandosi nell’elegante semplicità degli utensili, in contrasto con l’idea che la bellezza sia opulenza.
  2. Sabi: significa apprezzare il vecchio e lo sbiadito, come un fiore oltre la sua fioritura.
    Descrive la bellezza o la serenità che accompagna l’avanzare dell’età, dove la vita di un oggetto e la sua naturale caducità si riflettono nella patina e nell’usura, portando con sé la dignità degli anni trascorsi.
Vaso e ciotole minimaliste su mensola in legno in stile Wabi-sabi
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Vaso in legno e ceramica su mensola grezza, palette neutra e naturale

Il Wabi-sabi, dunque, abbraccia l’anima dell’estetica giapponese, trovando incanto nelle cose incomplete o effimere.
Questo approccio si traduce nell’interior design, creando spazi essenziali ed eleganti, veri e propri rifugi di calma e autenticità.

Spazi per respirare

Una casa arredata in stile Wabi-sabi punta sulla semplicità.
Non è decorativa, ma fa spazio alle cose essenziali. È minimalista, poiché non concepisce il vuoto come assenza, ma come spazio per respirare e riflettere.

Nicchia minimalista con vaso e pareti materiche in stile Wabi-sabi
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Una nicchia minimal con pochi elementi, celebrazione del vuoto

Questo stile invita a contemplare la bellezza delle cose semplici e degli elementi naturali.
I pilastri dello stile Wabi-sabi nell’arredamento sono:

  1. Materiali naturali e tattili: legno, pietra, ceramica, bambù e tessuti grezzi.
    Questi elementi sono spesso lasciati al naturale o trattati per esaltarne la bellezza intrinseca e la texture tattile.
    Gli ambienti Wabi-sabi sono definiti da superfici irregolari, crepe, vecchi legni e manufatti unici.
    L’esplorazione tattile è fondamentale: ad esempio, le pareti ruvide rifinite in argilla stimolano il tatto.
    Materiali robusti sono esposti all’uso e al tempo, spesso recuperati o riparati in modo visibile.
  2. Palette cromatica neutra e naturale: tonalità di terra, grigi, verdi e bianchi “sporcati”.
    Questi colori creano una sensazione di calma e connessione con l’ambiente circostante.
  3. Spazio negativo e asimmetria: le forme sono essenziali, privilegiando la funzionalità.
    Il concetto di spazio negativo è fondamentale.
    La disposizione degli elementi lascia ampio respiro agli ambienti, creando una sensazione di apertura e libertà che invita a contemplare le tracce del tempo.
  4. Illuminazione: le luci sono calde e creano atmosfera.
    Punti luce sparsi e speciali evidenziano le zone relax.
Camino minimal e vaso con rami fioriti in un soggiorno Wabi-sabi
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Camino materico e vaso con rami fioriti per un arredamento essenziale

Questo approccio incoraggia anche una scelta più sostenibile e consapevole, privilegiando materiali riciclati, vintage o upcycled, che portano con sé una storia. Si tratta di una forma di espressione che celebra la natura mutevole delle cose.