La Casa Nietzsche è una casa-museo in quel dell’Alta Engadina, precisamente a Sils Maria in Svizzera. Dal 1881 al 1888, qui il grande filosofo ha vissuto le sue estati: oggi l’edificio ospita un museo e una biblioteca in suo onore. Approfondiamo la storia dell’edificio, così profondamente legata al filosofo, cosa è possibile vedere (si può persino soggiornare qui nei periodi di locazione turistica). Andiamo alla scoperta di un luogo che ci rimanda una visione intima del filosofo, in quella natura aspra e sublime, oggi posto di riferimento per tutti gli studiosi del suo pensiero.
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Le estati di Friedrich Nietzsche a Sils Maria, nell’antica villa che gli costava un franco al giorno
Casa Nietzsche o Nietzsche-Haus si trova precisamente in un villaggio a dir poco pittoresco: questo museo, che è dedicato alla vita e alle opere di Friedrich Nietzsche, è situato nello scenario alpino. Un’antica villa dal valore culturale e artistico immenso, dove Nietzsche ha trascorso le sue estati, quando, nel 1879, a causa della sua salute ha dovuto lasciare la cattedra di filologia classica per andare nei centri termali europei, con lo scopo di trovare un clima maggiormente favorevole. Ma è solamente nel 1881 che ha affittato l’antica villa a Sils Maria, per il costo di un franco al giorno.
Qui Nietzsche ha scoperto un luogo di immensa bellezza, tanto da averlo definito “perla perlissima”. Al primo piano, nella sua stanza, Nietzsche ha scritto ad amici e familiari, e soprattutto alcune delle sue opere più famose, come La gaia scienza, Genealogia della morale, La volontà di potenza, Al di là del bene e del male, Ecce Homo, Il caso Wagner, Nietzsche contra Wagner, Il crepuscolo degli uomini. E Così parlò Zarathustra, ispirato proprio da una passeggiata vicino al Lago di Silvaplana.
La storia di Casa Nietzsche o Nietzsche-Haus
La storia di Casa Nietzsche o Nietzsche-Haus è profondamente legata al filosofo. L’edificio è stato costruito nel diciannovesimo secolo, proprio nel centro di Sils Maria. Apparteneva alla famiglia Durisch: a lungo, anche dopo i soggiorni del filosofo, è rimasta proprietà privata. Molto è cambiato quando l’Hotel Edelweiss aveva scelto di usarla come “casa del personale”, ma nel 1958 è stata messa in vendita. La volontà iniziale, tuttavia, non era quella di farne un museo, bensì un esercizio commerciale. Cosa che, tra l’altro, avrebbe comportato delle pesanti modifiche all’architettura.

Per fortuna, però, alla fine, si è scelto di percorrere un’altra strada, dato l’alto valore culturale e storico dell’edificio. Diverse personalità sono intervenute per renderla accessibile al pubblico, con l’istituzione della fondazione Stiftung Nietzsche-Haus in Sils-Maria. Sono stati proprio loro a comprare la casa, senza interventi strutturali profondi: giusto una restaurazione con modifiche minime per renderla un museo. Nel giorno del sessantesimo anniversario della morte di Friedrich Nietzsche, il 25 agosto 1960, l’edificio è stato aperto al pubblico.
Casa Nietzsche, lo stile, il museo e la biblioteca con 4.500 libri
“Caro vecchio amico, sono di nuovo in Alta Engadina, per la terza volta, e di nuovo ho la netta sensazione che questo luogo come nessun altro al mondo sia la mia vera patria e il mio focolaio d’ispirazione”, queste le parole di Friedrich Nietzsche sul suo legame con la villa, scritte a Carl von Gersdorff, a fine giugno del 1883. Per lui, l’Engadina è diventata un rifugio nel corso degli anni, un legame che si è consolidato, e che gli ha permesso di temprare l’anima e il corpo. “Il luogo in cui vorrei morire un giorno; ma nel frattempo mi dà i migliori incentivi per continuare a vivere“.
Nietzsche era in affitto nella Villa che oggi è museo e apparteneva alla famiglia Durisch: immersa nel verde, sono altresì esposti busti in marmo, cimeli o ancora scatti. E le opere nella grande biblioteca, che conta 4.500 titoli. Proprio la biblioteca è uno dei motivi per cui qui vengono turisti e studiosi da ogni parte del mondo: molti dei libri sono appartenuti a Oscar Levy, ovvero il primo traduttore inglese del filosofo. Sono presenti opere in diverse lingue, come in tedesco, inglese, italiano, olandese, svedese, russo, giapponese. O ancora in scrittura braille. Una biblioteca che conta un valore culturale inestimabile e che è fonte di ispirazione e di ricerche, in particolare sulla vita di Nietzsche.
Il filosofo, nel libro La Gaia Scienza, che ha scritto proprio in questa casa, ha dedicato una poesia a Sils Maria: “Qui me ne stavo e attendevo, nulla attendevo, al di là del bene e del male, or della luce godendo, or dell’ombra, tutto semplice gioco, e mare e meriggio, tutto tempo senza meta. E d’improvviso, amica! Ecco che l’Uno divenne Due – e Zarathustra mi passò vicino”.
Cosa vedere a Casa Nietzsche
Visitare casa Nietzsche un’esperienza: non solo perché in effetti c’è la possibilità di dare un’occhiata ai manoscritti e agli effetti personali del filosofo tedesco, esposti al museo, ma è un modo per avvicinarsi al pensiero di Nietzsche, dal momento in cui proprio la valle dell’Engadina ha avuto un’influenza su di lui, sul suo pensiero e soprattutto sui “grandi temi”, tra cui l’esistenza e la moralità.
Si rimane subito affascinati dagli esterni: un giardino che è un’oasi, un rifugio, un luogo senza tempo dove contemplare l’esistenza e l’universo stesso. Gli interni non sono da meno oggi, grazie alla presenza di pannelli informativi che guidano i turisti alla visita, con informazioni e dettagli sull’evoluzione filosofica di Nietzsche. Oltre al museo, c’è persino la possibilità di prenotare a Casa Nietzsche: un luogo di soggiorno per chi desidera studiare e condurre ricerche. La fondazione, infatti, è rivolta agli scrittori, ai filosofi o ancora ai giornalisti: c’è la possibilità di prenotare fino a 16 mesi prima. Si può abitare durante la stagione turistica, ovvero da metà giugno a metà ottobre o da metà dicembre a metà aprile.
Vengono messi a disposizione tre stanze doppie e un appartamento nel seminterrato per l’affitto: quest’ultimo presenta una camera doppia e una con tre letti, oltre al bagno e alla cucina. Nella valle svizzera, è presente un ricordo alla memoria di Nietzsche con il Sentiero dei Filosofi a Muottas Muragl, vetta panoramica di immensa bellezza. In cui riconnettersi con il suo pensiero, alla ricerca delle risposte dei grandi temi.