Iva Zanicchi, amatissimo volto della tv e impegnata come opinionista all’Isola dei Famosi al fianco di Elettra Lamborghini e Tommaso Zorzi, ha deciso di perdere 7 chili con una dieta speciale.
Si tratta di un regime alimentare molto rigido che ha come obiettivo eliminare i chili accumulati negli anni, come ha svelato al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni. La Zanicchi, determinata a tornare in forma, ha raccontato che si tratta di un’alimentazione molto stretta, con pochissimi grassi e carboidrati:
Sono sempre a dieta – ha fatto sapere al magazine – ora voglio perdere questi 7 chili che mi danno fastidio: non sono pochi ma mi ci metto di buzzo buono. Mi do un mese circa di impegno, per non dimagrire di colpo che alla mia età non è un granché.
La Zanicchi ha deciso di perdere peso dopo un pranzo luculliano a Ligonchio, dove è stata recentemente per incontrare il suo parroco, don Erio: “Ho fatto un’abbuffata. Solo lì ho preso due chili. Quindi mi sono decisa”.
La cantante ha raccontato nei dettagli la sua dieta al settimanale: “Questa mattina ho bevuto solo un tè con sei fettine di zenzero sottili sottili. Dicono che sia un antibiotico naturale. A pranzo ho preso due forchettate di fagiolini bolliti con olio accompagnati da un’omelette senza sale, di due uova, di solito sono almeno quattro ma mi sono contenuta visto la dieta. Alle quattro del pomeriggio faccio uno spuntino con una mela verde sennò non arrivo a cena. Stasera c’è il salmone, non affumicato ma cotto ai ferri. Basta. Al massimo mangio anche il cuore di un finocchio ma niente di più”.
Un’alimentazione quella della Zanicchi, di certo rigida ma equilibrata, adatta alle sue esigenze. Nella sua dieta ci sono anche omelette con frutti di bosco per la colazione, carne, pesce e tante verdure e anche qualche piccolo sgarro, come una spaghettata con olio, aglio e peperoncino e tanti aromi (ma rigorosamente senza sale).
Una cosa che invece non manca mai dai suoi piatti è la frutta secca, ricca di grassi “buoni” da integrare nei suoi pasti: “Un segreto? Le noci tutti i giorni, tre o quattro anche nella pasta”.
