Al Pacino compie 80 anni: film e battute che l’hanno reso un mito
Al Pacino compie 80 anni il 25 aprile 2020. Una carriera cominciata nei primi anni ‘70, ruoli e film memorabili che lo hanno consacrato un mito del cinema. Perché Al Pacino è “Il” cinema, quello poliziesco, gangster, cattivo degli anni ’70 e ’80. Film come Il Padrino, Serpico, Scarface lo hanno reso immortale e fatto dimenticare anche qualche caduta di stile degli anni ‘90 e 2000. Piccolo ma incredibilmente sexy, una recitazione secca e nervosa come il suo fisico, Alfredo James Pacino nasce ad Harlem da genitori entrambi italiani (originari della Sicilia) nel 1940. Ha vissuto un’infanzia difficile e povera, abbandonato dal padre, cresciuto dai nonni, a 9 anni fumava, a 13 beveva e usava droghe leggere (le pesanti, mai, scottato dalla morte per overdose di alcuni cari amici), “Sonny” come era chiamato tra gli amici ha avuto come maestra di vita la strada. Non gli piaceva studiare, ha fatto mille lavori diversi, una sola cosa lo tranquillizzava: il palco. Dopo aver recitato per anni nei seminterrati dei sotterranei teatrali di New York, la sua fortuna è stata l’incontro con Lee Strasberg e l’ingresso all’ Actors Studio. Grazie al film del 1971 Panico a Needle Park, dove interpretava Bobby Axel, un dipendente di eroina, lo nota il regista Francis Ford Coppola, che lo scrittura per il ruolo di Michael Corleone nel film cult Il padrino (1972). Il resto è storia: quella di un attore che è diventato tra i numeri uno della sua generazione, punto di riferimento della successiva e ancora oggi tra i più amati da tutti. "Vorrei essere ricordato come il primo uomo che ha vissuto fino a 250 anni", dice scherzando negli ultimi tempi. Noi ce lo (e glielo) auguriamo, perché di talenti come il suo ne nasce uno ogni 100. Auguri Alfredo!