Oriana Fallaci

Oriana Fallaci è stata una giornalista e scrittrice italiana.

Oriana Fallaci
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Nome completo: Oriana Fallaci
Nascita: 29 giugno 1929
Luogo di nascita: Firenze, Italia
Morte: 15 settembre 2006
Luogo di morte: Firenze, Italia
Professioni: Giornalista, Scrittrice
Segno zodiacale: Cancro
Altezza: 1,56 m
Partner: Paolo Nespoli; Alexandros Panagulis; Alfredo Pieroni
Genitori: Edoardo Fallaci, Tosca Cantini
Fratelli/Sorelle: Neera (scomparsa nel 1984), Paola (scomparsa nel 2021) ed Elisabetta, figlia adottiva della famiglia Fallaci

BIOGRAFIA

Primogenita di quattro sorelle, nasce dall’unione tra Edoardo Fallaci, di mestiere artigiano, e Tosca Cantini, che si occupava della casa. Entrambi i genitori erano originari di Firenze, mentre la mamma di Edoardo proveniva da Cesena.

In casa crescevano quattro figlie: Oriana, Neera (1932-1984) e Paola (1938-2021) – tutte e tre diventate in seguito giornaliste e scrittrici – oltre a Elisabetta, accolta come figlia adottiva dalla famiglia Fallaci.

Edoardo, suo padre, si iscrive al PSI fin da ragazzino e partecipa attivamente alla lotta antifascista, trascinando anche la figlia, ancora giovanissima, nell'esperienza della Resistenza dove le affida il ruolo di staffetta. Oriana, ancora adolescente, entra così a far parte delle Brigate Giustizia e Libertà, gruppi partigiani legati al Partito d'Azione, e vive sulla propria pelle gli orrori della guerra: nel 1944, mentre Firenze è sotto il controllo dei nazisti, il padre viene arrestato e sottoposto a torture a villa Triste dai fascisti agli ordini di Mario Carità, per poi essere liberato.

Nel frattempo Oriana svolge il suo compito di staffetta, trasportando armi e munizioni da una sponda all'altra dell'Arno, attraversando il fiume nei punti dove l'acqua è bassa, dato che i tedeschi hanno fatto saltare tutti i ponti. Grazie al suo impegno durante il conflitto, riceve negli anni successivi un attestato di merito dall'Esercito Italiano.

Dopo aver ottenuto il diploma al Liceo classico Galileo, si iscrive alla facoltà di medicina dell'Università di Firenze. Passa brevemente a Lettere, ma poi abbandona gli studi universitari per dedicarsi completamente al giornalismo, spinta soprattutto dallo zio Bruno Fallaci, anch'egli giornalista. Incontra anche Curzio Malaparte, che considera un suo mentore.

CARRIERA

  • Debutta ancora studentessa al Mattino dell'Italia centrale, quotidiano fiorentino di orientamento cattolico, dove si occupa di diversi temi: dalla cronaca nera a quella giudiziaria, fino al costume. Quando si rifiuta di scrivere un pezzo contro Palmiro Togliatti, su richiesta del direttore del Mattino, il giornale chiude la collaborazione.
  • Si trasferisce quindi a Milano, dove comincia a lavorare per il settimanale Epoca di Mondadori, allora diretto proprio dallo zio Bruno Fallaci che, per evitare favoritismi, la tiene in redazione a rifinire e correggere i pezzi degli altri giornalisti, affidandole successivamente i servizi sulla nascente alta moda italiana. La giovane Fallaci partecipa alla prima storica sfilata del 1952 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze.
  • Quando lo zio lascia Epoca, anche lei abbandona il periodico per passare a L'Europeo, diretto in quel periodo da Michele Serra. Per il settimanale si trasferisce a Roma, epicentro della mondanità dell'epoca (sono gli anni della dolce vita). Serra riconosce il grande talento della giovane giornalista e dà slancio alla sua carriera.
  • Nel gennaio 1956 arriva per la prima volta a Los Angeles, visitando poi anche Washington e New York, per scoprire i meccanismi che governano il mondo scintillante di Hollywood. Da questa esperienza trae il materiale per il suo primo libro, I sette peccati di Hollywood, dove racconta i retroscena della vita mondana di Hollywood. La prefazione del volume è firmata da Orson Welles.
  • Al ritorno da Hollywood, incontra Alfredo Pieroni, corrispondente da Londra per La Settimana Incom illustrata. Tra i due nasce una relazione e nella primavera del 1958 Oriana Fallaci scopre di essere incinta.
  • Nel 1961 realizza un ampio reportage sulla condizione femminile nei Paesi orientali, che diventa il suo primo vero successo editoriale come scrittrice: Il sesso inutile.
  • L’anno dopo, nel 1962, esce Penelope alla guerra, il suo primo romanzo.
  • Nel 1963 pubblica Gli antipatici, una raccolta di ritratti pungenti di celebri figure del cinema e della cultura, nati dalle interviste realizzate per L’Europeo. Tutti questi titoli ottengono un grande successo in Italia e vengono tradotti nelle principali lingue occidentali.
  • Nel 1965 Oriana Fallaci parte per gli Stati Uniti per intervistare astronauti e tecnici della NASA impegnati nei programmi spaziali. Da quell’esperienza nasce Se il sole muore, che la scrittrice dedica al padre. Per documentarsi incontra il responsabile del progetto, lo scienziato tedesco Wernher von Braun, che durante la Seconda guerra mondiale ha progettato per la Germania nazista i missili V2 e che, in quegli anni, dirige la NASA seguendo lo sviluppo del programma Saturn.
  • Nel 1967 si reca in Vietnam come inviata di guerra per L’Europeo. Torna nel Paese asiatico dodici volte in sette anni, raccontando il conflitto e criticando sia i Viet Cong e i comunisti sia gli statunitensi e i sudvietnamiti. Documenta menzogne e atrocità, ma anche atti di coraggio e gesti di umanità, in una guerra che Fallaci definisce "una sanguinosa follia". Le esperienze vissute al fronte confluiscono nel saggio Niente e così sia, pubblicato nel 1969.
  • A metà del 1968 lascia temporaneamente il fronte vietnamita per tornare negli Stati Uniti, sconvolti dall’assassinio di Martin Luther King e Robert Kennedy e dalle rivolte studentesche. Esce Niente e così sia.
  • Il 2 ottobre 1968, alla vigilia dei Giochi olimpici, durante una manifestazione di universitari messicani contro l’occupazione militare del campus dell’UNAM, passata alla storia come il massacro di Tlatelolco, viene colpita in Piazza delle tre culture a Città del Messico da una raffica di mitra. Centinaia di giovani vengono uccisi (il numero esatto resta sconosciuto) e anche la giornalista è data per morta e portata all’obitorio: solo lì un sacerdote si accorge che respira ancora.
  • Come inviata segue poi anche i conflitti tra India e Pakistan, le tensioni in Sud America e le guerre in Medio Oriente.
  • Nel 1969 torna negli USA per assistere al lancio della missione Apollo 11: il racconto di quell’esperienza confluisce nel libro Quel giorno sulla Luna, pubblicato nel 1970. Intervista anche il comandante di Apollo 12Charles Conrad, alla vigilia del decollo. L’astronauta porta sulla Luna una foto di Oriana Fallaci bambina.
  • Il 22 agosto 1973 Oriana Fallaci incontra Alexandros Panagulis, leader dell'opposizione greca al regime dei colonnelli, che ha subito persecuzioni, torture e lunghi anni di carcere. Si conoscono il giorno in cui lui esce di prigione: diventa la sua compagna fino alla morte di lui, avvenuta in un misterioso incidente stradale il 1º maggio 1976. Secondo quanto scrive, rimane incinta del patriota greco, ma dopo una lite con Panagulis ha un aborto spontaneo (il secondo o il terzo della sua vita).Da questa esperienza di maternità negata nasce Lettera a un bambino mai nato, il primo libro che non deriva da un'inchiesta giornalistica. Secondo il nipote Edoardo Perazzi, però, il libro è scritto nel 1967 e quindi il bambino perduto non sarebbe di Panagulis, o almeno la vicenda narrata non si riferirebbe al periodo della loro relazione, ma probabilmente a quella con uno statunitense nel 1965. Nel 1975 lei e Panagulis collaborano alle indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini, amico della coppia.
  • La vicenda di Panagulis viene raccontata dalla scrittrice nel romanzo Un uomo, pubblicato nel 1979, oltre che in una lunga intervista raccolta in Intervista con la storia. Ha sempre considerato l'incidente di Panagulis un vero e proprio assassinio politico, ordinato da esponenti che avevano fatto carriera con la giunta militare. La morte del compagno segna profondamente e per sempre la vita della scrittrice.
  • All'attività di reporter seguono le interviste con grandi personalità della politica, le analisi degli eventi principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti. Tra i personaggi che intervista: re Husayn di GiordaniaVõ Nguyên GiápPietro NenniGiulio AndreottiGiorgio Amendola, l'arcivescovo Makarios, il già citato Alekos PanagulisNguyễn Cao KỳYasser ArafatMohammad Reza PahlaviHailé SelassiéHenry KissingerWalter CronkiteFederico FelliniIndira GandhiGolda MeirNguyễn Văn ThiệuZulfiqar Ali BhuttoDeng XiaopingWilly BrandtSean ConneryMuʿammar GheddafiEnrico BerlinguerTenzin GyatsoPier Paolo Pasolini e l'ayatollah Khomeini. Alcune di queste interviste sono raccolte nel libro Intervista con la storia, uscito nel 1974.
  • Nel 1976 sostiene le liste del Partito Radicale, anche per le loro battaglie femministe. Nel 1981 intervista Lech Wałęsa. Nel 1977, consegnandole la laurea honoris causa in letteratura, il rettore del Columbia College di ChicagoMirron "Mike" Alexandroff, la definisce uno degli autori più letti e amati del mondo. Scrive e collabora per numerosi giornali e periodici, tra cui: The New RepublicThe New York TimesLifeLe Nouvel ObservateurThe Washington PostLookStern e Corriere della Sera.
  • Nel 1990 esce il romanzo Insciallah, in cui Oriana Fallaci unisce la dimensione internazionale con la narrazione. Il libro è ambientato tra le truppe italiane inviate nel 1983 a Beirut nell'ambito della Forza Multinazionale in Libano. Ottiene dall'allora ministro della difesa Spadolini l'accredito presso il contingente italiano.
  • Durante l'esperienza in Libano conosce il sergente dell'Esercito e futuro astronauta Paolo Nespoli. Questo incontro si rivela determinante per la decisione di Nespoli di proseguire gli studi e coltivare il sogno di volare nello spazio. I due hanno poi una relazione che dura cinque anni.
  • Dopo l'uscita di Insciallah la scrittrice si isola trasferendosi a New York, in un villino a due piani sulla 61ª strada, nell'Upper East Side di Manhattan. Qui comincia a scrivere un romanzo al quale lavora per tutti gli anni novanta, interrompendo la stesura in seguito agli eventi dell'11 settembre 2001.
  • In questo periodo, all'inizio degli anni novanta, scopre di avere un cancro ai polmoni che più tardi chiamerà L'Alieno.Fallaci è un'accanita fumatrice, ma attribuisce la responsabilità principale del tumore all'aver respirato, in Kuwait, dove si trova per seguire la guerra del Golfo nel 1991, i fumi dei pozzi di petrolio fatti incendiare da Saddam Hussein.
  • Pur continuando a esprimere opinioni anticlericali e dichiarandosi in La forza della ragione "atea-cristiana", dichiara pubblicamente la sua ammirazione verso papa Benedetto XVI, che la riceve a Castel Gandolfo in udienza privata il 27 agosto 2005. Di lui ammira, oltre alla visione critica sull'Islam, la volontà di non voler convertire gli atei come lei.

LA MORTE

Muore a Firenze il 15 settembre 2006, a 77 anni, dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute dovuto al cancro ai polmoni che da anni l'aveva colpita. Poche settimane prima ha lasciato la dimora di Manhattan, essendo suo preciso desiderio trascorrere l'ultimo periodo di vita nella città in cui è nata.

Per permetterle di ritornare in Italia in modo riservato, Silvio Berlusconi le mette a disposizione un aereo privato. Non è però possibile, data l'inadeguatezza del luogo a ospitare una persona in precarie condizioni di salute, far alloggiare Fallaci nella torre del Mannelli. La scrittrice viene quindi ricoverata nella clinica Santa Chiara, dove poi muore.

È sepolta nel cimitero degli Allori, di rito evangelico ma che ospita anche tombe di atei, musulmani ed ebrei, a Firenze nel quartiere del Galluzzo, nella tomba di famiglia accanto a un cippo commemorativo di Alekos Panagulis, suo compagno di vita. Con la bara vengono sepolti una copia del Corriere della Sera, tre rose gialle e un Fiorino d'oro (premio che la città di Firenze, con grandi polemiche, non aveva voluto conferirle), donatole da Franco Zeffirelli.

Per sua espressa volontà, larga parte del suo grande patrimonio librario viene donato, insieme con altri cimeli come lo zaino usato dalla scrittrice in Vietnam, alla Pontificia Università Lateranense di Roma, il cui rettore è allora monsignor Rino Fisichella, amico personale della scrittrice che le sta vicino in punto di morte. Nell'annunciare la donazione, Fisichella definisce questo come l'ultimo regalo a Papa Benedetto XVI.

Il romanzo che aveva smesso di scrivere dopo gli attentati dell'11 settembre viene pubblicato il 30 luglio 2008. Il libro, intitolato Un cappello pieno di ciliege, è una saga familiare che attraversa la storia italiana dal 1773 al 1889.

VITA PRIVATA

La vita privata di Oriana Fallaci è segnata da amori intensi ma spesso tormentati, in particolare quello con il rivoluzionario greco Alekos Panagulis, un legame passionale ma tragico che si conclude con la sua morte sospetta per incidete stradale che lei non esita a definire un assassinio politico, e una relazione giovanile con il giornalista Alfredo Pieroni, da cui ha un aborto spontaneo. Non ha figli, ma vive intensamente la sua esistenza da giornalista e attivista, sempre divisa tra il lavoro, i grandi amori e il suo impegno civile, fino alla morte per cancro nel 2006.

OPERE

  • I sette peccati di Hollywood, 1958.
  • Il sesso inutile. Viaggio intorno alla donna, 1961.
  • Penelope alla guerra, 1962
  • Gli antipatici, 1963.
  • Se il sole muore, 1965.
  • Niente e così sia, 1969
  • Quel giorno sulla Luna, 1970
  • Intervista con la storia, 1974
  • Lettera a un bambino mai nato, 1975
  • Un uomo, 1979
  • Insciallah, 1990
  • La rabbia e l'orgoglio, 2001
  • La forza della ragione, 2004
  • Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci, 2004
  • Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse, 2004

OPERE POSTUME

  • Oriana Fallaci. Intervista con la Storia. Immagini e parole di una vita, 2007
  • Un cappello pieno di ciliege, 2008
  • Intervista con il Potere, 2009
  • Saigon e così sia, 2010
  • Intervista con il mito, 2010
  • Il mio cuore è più stanco della mia voce, 2013
  • Viaggio in America, 2014
  • Oriana Fallaci. In parole e immagini, a cura di Edoardo Perazzi, Milano, Rizzoli, 2014
  • Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam, 2015
  • Pasolini. Un uomo scomodo, 2015
  • Solo io posso scrivere la mia storia. Autoritratto di una donna scomoda, 2016
  • L'Italia della Dolce Vita, 2017
  • 1968. Dal Vietnam al Messico. Diario di un anno cruciale, 2017
  • La vita è una guerra ripetuta ogni giorno, 2018
  • La luna di Oriana, 2018
  • Se nascerai donna, 2019
  • Sveglia Occidente. Dispacci dal fronte delle guerre dimenticate, 2021
  • Gli adorabili. Miss Fallaci alla conquista dell'America, 2023
  • Processo alla minigonna. Da Coco Chanel a Mary Quant l'impero della moda tra genio e follia, 2025
  • La mia Toscana.

FAQ e Curiosità su Oriana Fallaci

Che orientamento politico aveva Oriana Fallaci?

L'orientamento politico di Oriana Fallaci non è riconducibile a una sola etichetta ma si è evoluto nel tempo. Dapprima fervente antifascista, critica contro il comunismo e il capitalismo, si era definita liberale per poi sposare gli ideali della cristianità a difesa della cultura occidentale su posizioni sempre più conservatrici.

Chi è stato il grande amore di Oriana Fallaci?

Il suo grande amore è stato, probabilmente, Alfredo Pieroni.

Come ha perso il bambino Oriana Fallaci?

Oriana Fallaci ha perso il suo bambino a seguito di un aborto spontaneo.