Impianto contraccettivo sottocutaneo, cos’è e come funziona

Poco diffuso in Italia, questo metodo è utilizzato soprattutto da chi ha programmato con chiarezza se e quando avere figli

Per vivere liberamente la propria sessualità, senza il rischio di gravidanze indesiderate, un valido metodo contraccettivo di lunga durata è rappresentato dall’impianto sottocutaneo. Molto diffuso nel nord Europa e in America e pressoché sconosciuto in Italia, è un bastoncino flessibile di materiale plastico, lungo 4 centimetri e largo 2 millimetri, che viene inserito dal ginecologo nella zona interna della parte superiore del braccio tramite un’iniezione. Questo contraccettivo ormonale non contiene estrogeni e non richiede alcun intervento quotidiano da parte di chi lo utilizza: rilascerà gradualmente la dose di ormone corretta per impedire l’ovulazione e aumentare la consistenza del muco cervicale. Da noi ha la durata di tre anni, ma in altri Paesi arriva fino a cinque. Il suo costo oscilla tra i 160 e i 190 euro, più o meno l’equivalente di un anno di pillola.

Chi lo utilizza, di solito, ha già programmato se e quando avere figli. Particolarmente adatto per le mamme che sono sicure di non voler mettere al mondo altri bambini, per le giovanissime perché non rischia di essere dimenticato – come accade spesso per la pillola – e per coloro che che non possono assumere estrogeni, come ad esempio le fumatrici, le donne in sovrappeso e quelle con problemi cardiovascolari. Va sottolineato, comunque, che si tratta di un contraccettivo reversibile: se nel tempo si cambia idea, si può decidere di non tenerlo per tutta la durata prevista.

Nel nostro Paese si ricorre poco a questo contraccettivo per diversi motivi. In primis, secondo un’indagine della SIGO (Società italiana di ginecologia e ostetricia), il 68% delle donne non conosce alternative anticoncezionali diverse dalla pillola.  Molte, poi, sono scettiche nel valutare i contraccettivi di lunga durata perché, con la pillola, l’anello e il cerotto, ritengono di gestire in autonomia – e senza fare scelte “drastiche” – il desiderio di avere o non avere una gravidanza.