Il cibo non è solo un mezzo di sostentamento e una inesauribile fonte di piacere! È storia, cultura, sentimento. È uno strumento che scandisce il tempo – colazione, pranzo, cena – e rinsalda i legami familiari e sociali.
Una svolta epocale
Il cibo è parte integrante dell’evoluzione umana: il celebre antropologo Claude Lévi-Strauss affermò che la storia dell’umanità subì un’impennata quando i primi uomini capirono che, attraverso il fuoco, potevano mangiare cibi cotti e non più crudi. Insomma, attraverso i primordiali chef della storia, si passò dal crudo (ovvero la natura) al cotto (cioè la cultura, i rapporti sociali, la storia). Un salto non da poco, che oltretutto deliziò il gusto, perché mangiare sempre carne cruda o erbe selvatiche così come erano state raccolte doveva essere piuttosto triste!
Il cibo ci fa felici
Ma a favorire la felicità ci pensa proprio il cibo: è provato che molti alimenti che consumiamo stimolano le endorfine, ovvero gli ormoni della serenità e del buonumore. Inoltre, alcune pietanze vengono definite comfort food per il loro potere evocativo di dolci ricordi della nostra infanzia o di momenti piacevoli che abbiamo vissuto, con un effetto rilassante e consolatorio.
Ricette rivelatrici
Insomma, il cibo è molto di più di quel che vediamo aprendo il nostro frigorifero. Gli ingredienti di una ricetta nascono non solo dalle tradizioni culinarie di ogni area geografica e di ogni famiglia, ma anche dalle preferenze personali. Si dice infatti “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, perché nei piatti che preferiamo, cuciniamo e consumiamo c’è un pizzico della nostra personalità.
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