Ho 42 anni, un figlio quindicenne assennato e un marito premuroso. Ma da qualche mese sto vivendo una situazione assurda: mi piace il marito della vicina di casa. Lui è spiritoso, gentile e molto attraente. Parliamo di tutto, mi fa bei complimenti, mi scrive cose bellissime e ieri mi ha detto: “Se non fossi già sposato, sposerei te”. “Anch’io”, gli ho risposto d’istinto. A quel punto lui mi ha abbracciata e io ho sentito il cuore a mille. Sono piena di dubbi. Io amo mio marito, ma con l’altro mi sento viva. Nadia
Abbiamo un matrimonio sereno, un figlio che cresce bene, un marito adorabile, una vita soddisfacente tra lavoro, casa, amiche e routine quotidiana che tutto sommato ci rassicura. Ma la tranquillità, i sentimenti consolidati e le consuetudini della vita di coppia, a volte, portano con sé un nemico insidioso: la noia. Che diventa vulnerabilità quando appare “qualcuno” che sa di libertà e di emozioni, di novità e di desiderio. Così, quando vediamo l’altro, sentiamo quelle farfalle nello stomaco che avevamo dimenticato, aspettiamo ogni incontro col cuore in gola e leggiamo i suoi whatsapp come se fossero poesie di Pablo Neruda. Anche se abbiamo 42 anni, come Nadia, ci sembra di essere tornate adolescenti.
Se la tentazione di cedere all’avventura ci pare davvero irrinunciabile, dobbiamo però mettere in conto alcuni imporranti effetti collaterali. Ad esempio, il senso di colpa verso il nostro compagno e i nostri (eventuali) figli sarà così ingombrante da farci passare le notti insonni per il rimorso. Avremo poi la paura di essere scoperte: per avere un flirt extra-coniugale, servono self control e cautela ai massimi livelli. E memoria di ferro per ricordarsi tutte le scuse inventate per uscire o telefonare. È un’esperienza adrenalinica, ma molto stressante! Inoltre, corriamo il rischio di scambiare un’infatuazione per amore vero.
Abbiamo la sensazione che la nostra vecchia relazione davvero non funzioni più: così ci convinciamo che l’unica cosa da fare è chiuderla subito, perché ci sembra che quando siamo con questa nuova persona siamo più felici di quanto lo siamo mai state con il nostro partner. Attenzione: bisogna essere coscienti che, molto spesso, le storie extra-coniugali hanno vita breve (ma possono anche avere conseguenze giuridiche). Passati i batticuori dei primi mesi, queste relazioni si afflosciano come palloncini sgonfi. Tutta la passione degli inizi scompare, perché anche gli incontri clandestini diventano routine.
Al di là di queste avvertenze, possiamo anche viverci la liaison ben sapendo, però, che stiamo tradendo la fiducia di chi ci ama: e il tradimento non si cancella con un semplice “mi dispiace”, ma lascia un segno indelebile nel cuore, anche se il partner non lo scoprirà mai. Inoltre, cosa faremmo se la voglia di evasione la provasse il nostro compagno? Saremmo devastate e infuriate, spaventate e disperate. Vedremmo sfasciarsi tutto quello che abbiamo costruito, afflitte da un dolore difficile da nascondere ai figli e a chi ci vuole bene.
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Dunque, chiudiamo un attimo la porta del cuore e riflettiamo razionalmente, sforzandoci di rispondere sinceramente a queste domande.
- Cosa ci spinge fuori dalla coppia?
- Il desiderio che c’era tra noi è davvero irrecuperabile?
- Il nostro compagno è cambiato oppure siamo cambiate noi?
- Siamo certe di amarlo ancora?
- Siamo sicure che quello che ci univa si è sciolto?
- Siamo convinte che quell’avventura valga la pena di essere vissuta?
- Ci sentiamo in grado di far fronte al cataclisma familiare – non solo nostro, ma anche della famiglia dell’altro – che si verificherebbe nel caso si scoprisse il tradimento?
Possiamo decidere che non ci conviene rischiare di perdere tutto. Al contrario, possiamo scegliere di accettare il rischio e viverci quella story così intrigante.
Ma avere una sbandata per una persona non è la stessa cosa che amarla. L’innamoramento e l’amore sono due cose distinte. Dopo l’euforia iniziale della cotta, è l’amore che ci porta a desiderare un legame duraturo. L’amore è bisogno di condivisione, disponibilità al conforto e alla cura, capacità di sentirsi uniti e solidali, attitudine al rispetto reciproco. Questo è un tesoro che abbiamo costruito insieme al nostro partner di vita, giorno dopo giorno. E non andrebbe sprecato per un brivido tanto emozionante quanto illusorio ed effimero. “Non scambiare la felicità di molti anni col rischio di un’ora”, diceva lo storico Tito Livio, vissuto nel I secolo a.C., uno che di saggezza se ne intendeva. Possiamo invece ritrovare il fuoco che c’era con il nostro compagno e che arde ancora nelle braci coperte dalla monotonia e dal tran tran. La posta in gioco è troppo importante per non provarci.