Innamorarsi è un’emozione unica, come pure provare attrazione per un bel ragazzo che ci conquista con il fascino e la simpatia, i baci e le promesse, le carezze e le risate. Di lui ci piace tutto, dagli outfit all’odore della sua pelle, dall’accenno di barba ai suoi silenzi. Vuole fare l’amore con noi che ricambiamo lo stesso desiderio. Siamo sicure di amarlo e ci fidiamo di lui. E allora è un “sì”, come dicono i giudici di un noto talent show di fronte ad un artista che ritengono bravo, autentico, affidabile, preparato.
Ma il bel ragazzo, che ci sembrava avesse tutte le qualità per meritare quel “sì” e rimanere con noi, sparisce il giorno dopo l’appassionato incontro amoroso. Passano un paio di giorni, tre, quattro, ma il tipo non si fa sentire, non ci risponde e, se lo incontriamo per caso, finge di non vederci. Le amiche ci suggeriscono di metterci una pietra sopra e cancellare il suo numero. Ma noi abbiamo un dubbio che ci logora: e se avessimo sbagliato noi? Come facciamo a recuperare un sentimento che lui “sicuramente” prova ma che, per “colpa nostra”, non dimostra più?
Le ipotesi da fare
L’unico sbaglio che spesso facciamo, quando ci capita una disavventura o subiamo una sconfitta, è quello di accollarci la colpa. Proprio come scrive la nostra amica, ci chiediamo dove e come abbiamo commesso l’errore che ha compromesso la nostra felicità. Siamo così giù di morale che non ci appare nemmeno di sfuggita l’idea che non abbiamo sbagliato proprio niente.
Intanto, rendiamoci conto che se c’è una tattica che non funziona è braccare, tempestare di messaggi, cercarli di continuo. A maggior ragione questi mezzi non attaccano con un tipo che è venuto a letto con noi e poi è sparito. Può essere che abbia avuto una crisi, che ci stia pensando su, ma anche che abbia già una fidanzata a cui non vuole rinunciare. Può essere che non gli piacciamo abbastanza. O anche che si è divertito un po’ con noi e poi ha mollato la presa, come fanno i gatti quando giocano con i topini finti.
La nostra fiducia è stata tradita
E dunque, guardiamo in faccia la verità. Fa parecchio male ammettere che abbiamo creduto a qualcuno che non meritava la nostra fiducia. Ma non potevamo saperlo prima! L’errore non è nostro, che in buonafede ci siamo fidate di lui. Come si può definire chi sparisce dopo aver fatto sesso con una ragazza che credeva in lui? Scorretto, bugiardo, doppiogiochista, approfittatore, codardo – e questo solo per restare nel campo degli aggettivi non censurabili.
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Se, malgrado tutto, non vogliamo arrenderci all’evidenza, diamogli pure qualche altro giorno di tempo; scriviamogli un ennesimo messaggio (un vocale non lo ascolterà) in cui gli chiediamo cosa pensa di quello che c’è stato tra noi. Così facendo, però, ci esponiamo al rischio di altra sofferenza: lui potrebbe non rispondere oppure scriverci cose spiacevoli. Hanno ragione le amiche: ora è il momento della pietra sopra. Occorre voltare pagina. E qualche settimana in beata “singletudine” ci purificherà il cuore dalla delusione.
Il perdono? Forse
E se lui si ripresentasse dopo due settimane chiedendo perdono in ginocchio e implorando di tornare insieme? Congediamolo con un sorriso. E se ancora siamo innamorate, non buttiamoci subito tra le sue braccia cancellando in un istante il ricordo di quanto ci ha fatto stare male. Aspettiamo. Il perdono ha i suoi tempi (lunghi). E una ragazza furba non dimentica proprio tutto in tre minuti…