Origine
Il nome Guglielmo deriva dal nome germanico Willihelm o Willahelm, composto da due elementi: “wil” o “wilja”, che significa “volontà” o “desiderio”, e “helm”, che significa “elmo” o “protezione”. Guglielmo ha poi assunto diverse forme medievali come Guilihelmus, Guillelmus, e Wilielmus.
Varianti
- Vilhelm (danese)
- Guillaume (francese)
- William (inglese)
- Vilhjálmur (islandese)
- Wiremu (māori)
- Guillermo (spagnolo)
Significato del nome
Il nome Guglielmo suggerisce una persona dotata di una forte determinazione e capacità di protezione, qualità che evocano immagini di forza e leadership. L’interpretazione complessiva del nome spesso viene tradotta come “elmo della volontà” o “colui al quale la volontà fa da difesa“.
Onomastico
L’onomastico di Guglielmo viene celebrato il 1° gennaio per san Guglielmo da Volpiano, abate, il 10 febbraio in onore di san Guglielmo di Malavalle, eremita e il 25 giugno in memoria di san Guglielmo di Montevergine, abate.
Diffusione in Italia
In Italia, il nome Guglielmo ha una diffusione moderata e la sua popolarità è in calo. Tra il 1999 e il 2022 sono nati poco meno di 3.000 bambini di nome Guglielmo; si è passati dai 195 bambini nel 2000, con lo 0,07% agli 88 del 2022 con lo 0,04%.
Curiosità
Il nome Guglielmo è stato portato da religiosi, condottieri e cavalieri medievali e da molti sovrani della storia.
Guglielmo di Occam, od Ockham è stato un religioso e filosofo inglese, che ne XIV ha teorizzato il principio filosofico chiamato rasoio di Occam, cioè la scelta della soluzione più semplice tra più soluzioni di un problema.
Guglielmo il Conquistatore, re d’Inghilterra dell’XI secolo, è noto per aver dato inizio alla conquista normanna contro i sassoni, e aver dato origine alla sua dinastia: anche re Carlo discende direttamente da Guglielmo I. Guglielmo I è stato il primo imperatore tedesco che, affiancato dal cancelliere Otto von Bismarck, ha dato origine all’impero tedesco; Guglielmo II è stato invece l’ultimo imperatore.
La storia italiana ricorda Guglielmo Oberdan, patriota irredentista e primo martire irredentista, e Guglielmo Marconi, inventore del radiotelegrafo e del sistema di telecomunicazione via onde radio. Vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1909, è considerato il “papà” dei sistemi di telecomunicazione, di radio e televisione. Il 6 ottobre del 2024 è stato festeggiato il centenario della nascita della radio italiana: nel 1924 è stata infatti trasmessa per la prima volta in Italia una trasmissione radiofonica, un concerto di musica classica.
In letteratura, Guillaume Apollinaire è lo pseudonimo di Guglielmo Alberto Wladimiro Alessandro Apollinare de Kostrowitzky, inquieto poeta, scrittore e drammaturgo sostenitore del futurismo e della pittura metafisica.
Guglielmo da Burnich è un personaggio dell’”Orlando furioso” di Ludovico Ariosto e frate Guglielmo da Baskerville il protagonista del romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco, interpretato da Sean Connery nel film del 1986 e da John Turturro nella serie televisiva del 2019. Immancabile il paragone tra l’intelligenza, la capacità deduttiva e la volontà di scoprire la verità di Guglielmo da Baskerville e l’investigatore Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.
Nel mondo dello spettacolo, Guglielmo Carotenuto detto Memmo, e Guglielmo Barnabò sono stati attori che hanno recitato in più di cento film accanto a nomi come Totò e Alberto Sordi; Guglielmo Caprio, è attore e regista, e doppiatore in numerosi film: sua la voce di C-3PO in “Guerre stellari; Guglielmo Poggi è un giovane attore che ha recitato in “Smetto quando voglio” e “Bentornato Presidente!”, oltre a essere un musicista, leader del gruppo gli Eretica, e Guglielmo Scilla è un attore e youtuber noto anche con lo pseudonimo di Willwoosh.
Eduardo De Filippo ha utilizzato il nome Guglielmo per le sue commedie “Le bugie con le gambe lunghe” e “Gli esami non finiscono mai”.
Nel campo artistico, Guglielmo Sansoni è stato un artista futurista dell’aeropittura e Guglielmo Ratcliff è il protagonista dell’omonima opera lirica di Pietro Mascagni.
Infine, Guglielmo Tell è un leggendario balestriere svizzero; la sua storia si snoda tra il XIII e il XIV secolo durante la lotta delle comunità alpine svizzere di Uri, Schwyz e Unterwalden contro gli Asburgo d’Austria per l’autonomia. Si narra che, condannato dal balivo austriaco Gesller a colpire una mela posta sulla testa del figlio Gualtiero, con la sua infallibile mira Guglielmo Tell abbia non solo vinto ma guidato il popolo elvetico contro la dominazione straniera, ed è divenuto l’eroe nazionale svizzero. La leggenda di Guglielmo Tell ha ispirato artisti come lo scrittore e poeta tedesco Friedrich Schiller nel dramma omonimo e poi Gioachino Rossini che da esso trasse l’opera lirica.