Capitano quelle mattine d’inverno in cui non ci alzeremmo mai dal letto. Ci sentiamo fiacche, svogliate. E tanto tristi. Il cielo grigio acuisce la sensazione di sconforto, il freddo sul viso appena uscite di casa ci demoralizza ancora di più. Fatichiamo a concentrarci, ci irritiamo per il minimo contrattempo, abbiamo la sensazione che possa succedere qualcosa di brutto, siamo così giù che ci viene anche da piangere.
Indice
Come funziona la “tristezza d’inverno”
Tutto questo può essere la manifestazione di ciò che gli psicologi chiamano “winter blues”, ovvero la tristezza d’inverno, laddove la parola “blues” indica un diffuso stato di malinconia innescato in questo caso dalla stagione più buia. I suoi sintomi possono comprendere:
- Tristezza (al top della hit)
- Nervosismo e suscettibilità
- Impulso di piangere
- Stanchezza e svogliatezza
- Difficoltà di concentrazione
- Aumento del sonno e mancanza di energie
- Voglia di solitudine
- Sconforto e pessimismo
- Desiderio di carboidrati e zuccheri (pasta, biscotti, dolci)
Il” winter blues”, che per alcune persone può diventare molto impattante, è un Disturbo Affettivo Stagionale (si presenta, in altre forme, anche quella del summer blues, la malinconia dell’estate) che nella maggior parte dei casi ha una cura tutta naturale: la primavera. Infatti i suoi sintomi scompaiono quando la natura si risveglia e le giornate si allungano. Ma perché si verifica?
Le cause
La principale causa di questo stato d’animo così fastidioso è sostanzialmente la mancanza di luce. In inverno le giornate si accorciano, si tende a stare più al chiuso, il sole fa capolino di rado.
- La progressiva diminuzione della luce inibisce la produzione di serotonina, dopamina ed endorfine, ovvero i neurotrasmettitori che regolano il benessere, l’umore e l’appetito.
- Il buio influenza le zone del cervello sensibili all’alternanza di buio e luce, che sono responsabili della produzione di melatonina, l’ormone che aiuta a regolare il ritmo della veglia di giorno e del sonno di notte.
- Ci si mette poi anche la carenza di Vitamina D, nota anche come la vitamina del sole, che viene sintetizzata nell’organismo proprio grazie all’assorbimento dei raggi solari: la scarsità di essi provoca un deficit della suddetta vitamina, che oltre ad altri sintomi può causare ulteriore tristezza.
Quest’insieme di fattori, quindi, ci “atterra” e ci lascia in balìa dei pensieri neri. Ma non succede a tutti, e non dura per sempre. Basta annusare il primo sentore di primavera che il “winter blues” si ritira dichiarandosi sconfitto.
I rimedi
Rimedi per il nostro corpo
Nel frattempo, possiamo combattere questo stato d’animo in diversi modi.
- Sì al movimento: basta anche una passeggiata di mezz’ora all’aperto nelle ore centrali della giornata per ritrovare la grinta abituale, perché l’attività fisica aumenta la produzione di endorfine e serotonina (sempre lei).
- Sì a una alimentazione sana e equilibrata: cerchiamo di evitare i cibi spazzatura (fast food, tramezzini multistrato, panini grondanti salse) che sono saporiti ma hanno l’effetto di un macigno su apparato digestivo e circolazione.
- Sì a pasta e pane integrali, nella giusta quantità.
- Sì al pesce (se mangiamo cibi di origine animale) perché i suoi acidi grassi migliorano le attività cognitive.
- Sì ai legumi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli, fave, fagiolini, gustose fonti di proteine e vitamine), a olio extravergine di oliva e frutta secca a guscio (noci, mandorle, pinoli, golose fonti di antiossidanti).
Super tip: Due caffè al giorno ci tengono concentrate e attente; un pezzetto di cioccolata fondente ci fa felici perché contiene triptofano, precursore della serotonina (sì, ancora lei!).
Attenzione ai social
Se ci sentiamo demotivate e avvilite, ci interessa solo scrollare i reel, le story e i video social perché quest’attività è così “svuota-pensieri” da sembrare ideale per alleggerirci la mente. Ma alla lunga i pensieri li svuota sul serio. Oppure li distorce. E crea una sottile forma di dipendenza.
- D’inverno i social diventano una vetrina di persone sorridenti sotto la neve e pet pucciosi sotto coperte soffici, alberi di Natale scintillanti, outfit anti freddo super-cool e felicità ovunque, alimentando il divario tra come ci sentiamo (uno schifo) e come dovremmo sentirci (festose come Mariah Carey nel classico “All I want for Christmas is you”). Lasciamo che il popolo dell’inverno ostenti la sua gioia e guardiamo oltre.
I rimedi per la mente
Per combattere la tristezza invernale è fondamentale coccolare la nostra mente e recuperare la socialità.
- Leggiamo quei libri che giacciono intonsi sul comodino o nell’archivio del tablet.
- Ascoltiamo audiolibri interessanti.
- Scriviamo storie su Wattpad o app simili, o sul nostro pc.
- Guardiamo un film famoso o una serie iconica.
- Costruiamo qualcosa con le mani.
- Riordiniamo cassetti e ricordi, foto nello smartphone o nel cloud.
- Chiamiamo un’amica che non sentivamo da tempo (e no, un vocale non basta).
- La prova più difficile: organizziamo un’uscita con gli amici – magari per un vin brûlé – anche se ci sentiamo socievoli come il Grinch.
Ma se questa sgradevole sensazione si fa troppo opprimente, se ci sentiamo sopraffatte e capiamo che la tristezza ci sta togliendo il fiato, non esitiamo a rivolgerci a una psicoterapeuta, che potrà accompagnarci adeguatamente verso l’arrivo della salvifica primavera o potrà sostenerci nell’affrontare eventuali angosce e difficoltà che il “winter blues” ha evidenziato.
Pensare agli altri fa bene
Eppure, per sentirci meglio, il sistema più efficace è quello di smettere di focalizzarci su quanto siamo tristi, sfigate, sfinite e provare a dare una mano a chi lo è davvero.
- Siamo giovani, intelligenti, brillanti. Quindi non sprechiamo il nostro tempo dando corda a una congrega di ormoni testardi che ci verrebbero in letargo fino al 20 marzo.
- Là fuori ci sono tante esistenze precarie che hanno bisogno di aiuto, soprattutto d’inverno. Uniamoci a un’associazione di volontariato e dedichiamo una briciola del nostro tempo così “blues” a chi non ha neanche la forza di sentirsi triste.
- Offrire un pasto caldo a chi non ha nulla, far sorridere i bimbi negli ospedali, accudire animali abbandonati, impegnarsi nella difesa dell’ambiente… ci sono mille possibilità di sentirsi utili e gratificate. E anche felici di essere in quest’inverno che si fa all’improvviso così luminoso da apparire la stagione migliore dell’anno.
E tu, soffri di “winter blues”? Un po’ ne soffriamo tutte, ma ognuna ha il suo modo di affrontare e gestire questo stato d’animo. Se vuoi scoprire il tuo grado di “blues”, gioca con il test che ti svela se sei preda dalla tristezza invernale oppure se la padroneggi fino a non sentirla affatto.