Il titolo How to Have Sex potrebbe suggerire una commedia sessuale adolescenziale. In realtà, invece, questo film non è altro che un dramma dolorosamente sensibile e onesto sul sesso e sul consenso, sull’amicizia, sull’alcool e sulla storia segreta di un fine settimana caotico. Non aspettatevi un tutorial quindi, ma un storia compassionevole e penetrante che va a mappare il territorio pericoloso e oscuro della sessualità e delle amicizie adolescenziali.
Qui di seguito vi raccontiamo cosa sapere su questo film e analizziamo come sta cambiando il modo in cui si parla di sesso e consenso in televisione.
Indice
Di cosa parla How to Have Sex
Scritto e diretto da Molly Manning Walker, è l’ultimo di una recente serie di eccellenti e esordi di una nuova generazione di donne alla regia. Uno dei film più belli degli ultimi mesi, How to Have Sex esamina la cultura giovanile del consenso e la pressione sociale a fare sesso attraverso la storia di tre adolescenti durante il loro viaggio di fine esami a Creta, in Grecia.
Le tre amiche sedicenni Tara (Mia McKenna-Bruce), Em (Enva Lewis) e Skye (Lara Peake) che si scatenano in un resort di poco costo nella città costiera di Malia in attesa dei risultati dei loro esami. Il programma per la vacanza è chiaro: bere, ballare e fare sesso.
Tara, che deve ancora avere la sua prima esperienza sessuale, si sente sotto pressione per “recuperare il ritardo” rispetto alle sue amiche. Ma quando le ragazze incontrano i loro vicini di resort, la loro settimana di festa si intensifica e la pressione per Tara di fare sesso aumenta, soprattutto perché è costantemente da Skye, il tipo di amica semi-tossica che maschera la propria insicurezza in continue prese in giro e giochi per l’anzianità.
Senza fare troppi spoiler, possiamo rivelarvi che le prime esperienze sessuali di Tara non sono rispettose, desiderate o consensuali. Il film la segue durante la settimana di vacanza, mentre Tara elabora ciò che è successo tra una festa e l’altra.
Cosa abbiamo imparato dal film sul consenso sessuale
How to Have Sex non è di certo il primo film per adolescenti a esaminare le esperienze di violenza sessuale e il significato di consenso. Ma a fare la differenza è la brutale onestà e franchezza con cui queste dinamiche vengono affrontate nel film.
How to Have Sex è infatti è un ritratto ben preciso di quanti fattori, come la pressione dei coetanei e la fomo, possono creare un ambiente – e, in un ambito più ampio, una cultura – dove l’aggressione diventa comune, dove la violenza maschile viene normalizzata e – a tratti – anche accettata.
La regista ha raccontato che il suo obiettivo era cambiare il modo in cui parliamo di consenso e aggressione sessuale, perché non si tratta solo dello scenario tra aggressore e vittima. Molly Manning Walker era interessata a “come abbiamo imparato a fare sesso come società”, alle pressioni che noi, soprattutto noi donne, esercitiamo l’una sull’altra, anche magari inconsapevolmente, agli effetti della mascolinità tossica e a quanto queste esperienze siano normalizzate.
Il film esplora come l’aggressione non avviene mai in un contesto a se stante: ci sono tantissimi fattori e diverse circostanze sociali quotidiane che consentono comportamenti predatori e che hanno un qualche tipo di influenza nella situazione. È un approccio, questo, raramente mostrato nei media contemporanei, ma che è oggi sempre più discusso.
Perché dovreste guardare How to Have Sex
Al di là del fatto che è uno dei film più commentati (e amati) del momento, How to Have Sex contiene lezioni molto importanti per tutti coloro che sono alle prese con la scoperta della propria sessualità.
In un’epoca in cui tutto ciò che riguarda il sesso è a portata di ricerca su Google, questo film ci ricorda che gli adolescenti, soprattutto le giovani ragazze, potrebbero essere più all’oscuro che mai – e quanto ciò possa essere pericoloso.
Attraverso le esperienze di Tara, How to Have Sex tratta di eventi che purtroppo accadono continuamente, che feriscono le giovani vite ma non necessariamente le danneggiano irreparabilmente. Tuttavia, ha anche una grande risonanza emotiva che si fa sentire a lungo dopo la fine della pellicola. Riguarda quegli eventi fugaci che ti spezzano e ti formano allo stesso tempo, e offre molta saggezza su quel momento delicato e difficile della vita che ogni adolescente prova prima o poi. È un film di crescita e formazione, che vi consigliamo spassionatamente di guardare.