Enrico Brizzi, scrittore: biografia e curiosità

Chi è Enrico Brizzi? Conosciamo meglio uno dei più noti letterati italiani degli ultimi tempi, amato in modo incondizionato da grandi e piccini

Enrico Brizzi è un celebre scrittore italiano di origini bolognesi. Nasce durante il corso del 1974 in una famiglia composta da un papà docente universitario e da una mamma insegnante di liceo. Brizzi durante il periodo adolescenziale si iscrive al Liceo Galvani di Bologna e, superato lo step della maturità, prosegue gli studi presso la facoltà di Scienze della Comunicazione della stessa città. Si laureerà nel 2014, con una valutazione finale pari a 110. Prima di raggiungere questo tanto ambito traguardo però, la carriera di Enrico Brizzi sarà costellata da altri numerosi premi. Egli infatti ben dieci anni prima, nel corso dell’anno 1994, vinse il prestigioso premio mensile King. Sempre in quel periodo pubblicò il suo primo romanzo, noto al grande pubblico con il titolo di Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Lo scrittore, allora poco più che ventenne, iniziò subito a far parlare di sé e il suo libro, in seguito trasformato anche in un film, venne tradotto in ben ventiquattro diverse lingue. Il successo ottenuto, fù per Brizzi totalmente inaspettato ed ebbe un forte impatto sulla sua giovane personalità. Jack Frusciante è uscito dal gruppo segnò senza alcun dubbio uno tra gli esordi bibliografici che riuscirono a riscuotere il maggiore successo in tutta la storia della letteratura italiana.

Il libro in questione è un’autobiografia che racconta la vita del giovane protagonista, impegnato a condurre un’esistenza equamente divisa tra famiglia ed il proprio gruppo di amici. Il successo di Brizzi fù poi confermato anche in seguito all’uscita del suo secondo romanzo: Bastogne. Il racconto narra le vicende di Ermanno Claypool e della sua banda di amici malviventi, costantemente in subbuglio per far sentire la propria voce contro la società eccessivamente ipocrita del tempo. La terza pubblicazione letteraria dell’autore arrivò grazie all’opera Tre ragazzi immaginari, che lui stesso ammise essere ispirata alla famosa novella di Charles Dickens intitolata Regalo di Natale. Durante i caldi mesi estivi dell’anno 2006, Brizzi ha portato a termine, in compagnia di un paio di amici, un lungo viaggio che tra le varie tappe comprendeva anche la celebre città di Canterbury e Roma, la bella capitale italiana. Egli riportò la sua emozionante esperienza di viaggio in cinque brevi racconti che vennero narrati all’interno delle pagine del noto settimanale L’Espresso. Enrico Brizzi, nel corso di alcune interviste, racconta che tra i tanti letterati italiani, colui che più ha influenzato la sua attività di scrittura è stato Pier Vittorio Tondelli.

Brizzi ad inizio 2008 ha intrapreso un ulteriore lungo viaggio, rivolto stavolta alla scoperta dei pellegrini medievali. La gita è durata due mesi circa e si è articolata tra la città di Gerusalemme e la capitale italiana. Sempre nel 2008 l’autore pubblica una celebre raccolta che consta di ben sette diverse novelle, tutte scritte in onore alla propria città natale, Bologna. L’anno successivo completa la scrittura di La nostra guerra, ulteriore apprezzatissimo romanzo autobiografico nel quale Brizzi narrerà, in chiave leggermente rivisitata, la storia della sua pre-adolescenza. Nel corso dei mesi primaverili del 2010, lo scrittore visita i territori dell’Alto Adige e della bella regione siciliana della quale rimarrà sempre particolarmente affascinato. Anche stavolta ne approfitterà per rendere pubblico il reportage della sua esperienza e il racconto del viaggio intrapreso verrà trascritto all’interno delle pagine del celebre giornale mensile Rolling Stone. Verso la fine del 2010 pubblica il romanzo da lui intitolato La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio. Il libro in questione si occupa di raccontare ed approfondire le avventure politiche e televisive che avevano segnato gli ultimi venticinque anni.

Durante il 2011 si occupa di far pubblicare uno dei suoi più apprezzati romanzi: Gli psicoatleti. Per scriverlo, Brizzi racconta di aver preso spunto dal lungo viaggio che aveva appena portato a compimento l’anno passato. Nell’estate dell’anno 2014 Enrico Brizzi sbarca anche nel mondo della cinematografia, ampliando ulteriormente le sue competenze e le sue aree di interesse. In quei mesi quindi, grazie anche alla collaborazione intrapresa con la celebre regista Serena Tommasini, gira un documentario conosciuto ai più con il nome di: Alta via dei Parchi. Sempre durante il corso del 2014, approfittando del Salone Internazionale del Libro, pubblica la serie di racconti In piedi sui pedali. In quello stesso fortunato anno, Brizzi scrive anche il suo primo libro illustrato per bambini. Stiamo parlando di Milo e il segreto del Karakorum, che riscuote un enorme successo e avvicina allo scrittore anche una nuova fascia di lettori, quelli più giovani che prima di allora difficilmente avevano acquistato suoi libri.