Casa allagata: come rimuovere l’acqua e ripulirla da fango e detriti

Dopo un nubifragio o la rottura di un tubo, l'acqua ha allagato la vostra casa? Ecco come ripulirla da cima a fondo e riparare ai danni causati dal disastro

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Può succedere a tutti di trovarsi di fronte ad un vero e proprio dramma: la casa si è allagata, e diversi centimetri d’acqua coprono il pavimento, spesso accompagnati da fango o altri detriti. Talvolta si tratta di un nubifragio, che ha rotto gli argini di qualche fiume nelle vicinanze o semplicemente ha fatto scendere tanta pioggia in poche ore, causando disagi e svariati danni. Ma un allagamento può anche essere conseguenza di una rottura di qualche tubo, che provoca un’ingente perdita di acqua – e che, se non scoperta subito, può avere effetti disastrosi. Vediamo in che modo ripulire casa dopo un evento di questo tipo.

Casa allagata, le cause

Nubifragi, smottamenti, esondazioni: sono queste alcune delle terribili conseguenze del riscaldamento globale, che hanno letteralmente sconvolto il nostro clima. Capita sempre più spesso di alternare lunghi periodi di siccità a piogge intense, che creano non pochi danni. Intere aree vengono travolte dalla potenza dell’acqua, talvolta mettendo in ginocchio città e paesi. Di fronte alla devastante tragedia di perdere tutti i propri averi, si pone spesso una questione tanto banale quanto importante: come ripulire la casa dal fango e dall’acqua che l’hanno invasa, per riprendere in mano la propria vita?

Talvolta, invece, il problema riguarda solamente la propria abitazione: è il caso di una tubatura rotta, che ha provocato una perdita d’acqua piuttosto importante, o anche di uno scarico intasato – di solito, in una situazione del genere si riesce ad intervenire abbastanza in fretta, senza riportarne troppi danni. Qualsiasi sia la causa di allagamento, rimettere tutto a posto è un compito delicato e spesso molto difficile. Occorre dapprima liberare casa dall’acqua (ed eventualmente dal fango e dai detriti), per poi controllare eventuali danni e ripulire da cima a fondo. Ecco come fare.

Come rimuovere l’acqua

La prima cosa da fare, se la vostra casa si è allagata, consiste nello staccare la corrente per evitare pericolosi cortocircuiti: fatelo solamente se la situazione lo consente in sicurezza, ovvero se la centralina si trova in un’area dove non è presente l’acqua. In caso contrario, contattate un elettricista o affidatevi alle mani degli esperti presenti sul luogo (se si tratta di un’inondazione o un nubifragio). Se il problema è dovuto a una perdita, chiudete anche il rubinetto centrale dell’acqua per non peggiorare la situazione. E adesso dovrete rimboccarvi le maniche e rimuovere tutta l’acqua.

Armatevi di guanti, mascherina e stivali impermeabili per agire in tutta sicurezza. A seconda della gravità della situazione, potrebbe essere sufficiente utilizzare un bidone aspiraliquidi (svuotandolo frequentemente) oppure chiedere il prezioso supporto di una pompa idraulica, sicuramente molto più efficace in caso di allagamenti importanti. Se vi trovate al piano terra o ai piani superiori, è probabile che l’acqua defluisca in gran parte da sola. Non dimenticate di controllare cantine e taverne, che sono invece poste sotto il livello del suolo e devono quindi essere svuotate manualmente.

Come ripulire da fango e detriti

Una volta liberata la casa dall’acqua, occorre concentrarsi sui pavimenti: è possibile che, se si è trattata di un’alluvione, ci siano fango e detriti da rimuovere. Prendete dei secchi capienti e, con scopa e paletta, tirate via dapprima i frammenti più grandi. Pian piano, occupatevi dei detriti più piccoli e del fango: avrete bisogno di numerosi stracci e acqua pulita, da cambiare con frequenza per riuscire ad eliminare tutto lo sporco. Non dimenticate, se possibile, di lasciare le finestre completamente aperte. Ciò vi servirà non solo ad asciugare prima i pavimenti, ma anche a ridurre l’umidità che inevitabilmente si è formata durante l’allagamento.

A questo proposito, potete anche dotarvi di un deumidificatore – ma solo se è già possibile riattaccare la corrente elettrica in tutta sicurezza. Una volta che i pavimenti sono tornati più o meno puliti, date un’ultima passata di straccio usando acqua e candeggina: quest’ultima vi aiuterà non solo a rimuovere eventuali germi e batteri, ma anche a combattere la muffa (è possibile che si formi già 24-48 ore dopo l’allagamento, e vi daranno del filo da torcere se non inizierete a muovervi subito). E adesso preoccupatevi dell’arredamento e delle pareti.

Come asciugare mobili e pareti

Se l’allagamento è stato importante, verificate lo stato di salute delle pareti. È facile che si formi della muffa, quindi lasciate ben aperte le finestre e utilizzate un deumidificatore per far sì che i muri si asciughino prima. In caso di carta da parati o rivestimenti come il cartongesso, è possibile che questi ultimi si siano danneggiati irrimediabilmente. Rimuoveteli il prima possibile per far respirare le pareti sottostanti: potrete sostituirli in seguito con rivestimenti nuovi, una volta scongiurato il pericolo dovuto all’umidità. Dopo qualche giorno, dovreste contattare un esperto che faccia un sopralluogo e vi consigli eventualmente qualche buon prodotto anti-muffa.

Quindi, passate ai mobili di casa. In caso di piccolo allagamento, verificate che non ci siano danni e provvedete ad asciugare tutto con degli stracci puliti, eventualmente lavando gli arredi con un po’ di acqua tiepida e sapone di Marsiglia. Se invece si è trattato di un allagamento più ingente, dovrete armarvi di grande pazienza. Svuotate tutti i mobili e lasciateli arieggiare, quindi iniziate a pulirli con acqua calda e ammoniaca. Controllate che gli oggetti in essi contenuti siano ancora in buono stato, altrimenti gettateli. Lavate tutto quello che era all’interno dei mobili e lasciate asciugare bene. Solo una volta che è tutto asciutto, verificate che non ci siano macchie di muffa o strani odori e rimettete ogni oggetto al proprio posto.

Con i tessuti e gli imbottiti, la situazione è un po’ più complicata. Divani, poltrone, letti e simili complementi d’arredo potrebbero essere ormai intrisi d’acqua e quindi irrecuperabili – soprattutto se si parla di un’alluvione, che ha portato con sé fango e detriti. Dovrete probabilmente gettare tutto e ricomprare nuovi mobili. Nel caso in cui si sia trattato di un piccolo allagamento, provate a lasciare all’aria aperta gli imbottiti e a controllare che si asciughino bene, senza emanare cattivi odori o dare vita a macchie di muffa. Solo in questo caso potrete recuperarli.

Per tappeti, tende e altra biancheria, dovrete effettuare uno o più lavaggi in modo da igienizzare i tessuti a fondo e riportarli al loro stato originario. Se l’allagamento ha colpito anche il vostro armadio, svuotatelo completamente e pian piano lavate tutti i vestiti, usando un igienizzante per eliminare eventuali germi e batteri. Lasciate asciugare gli armadi e controllate che non vi sia umidità prima di rimettere tutto al suo posto.