I dati ISTAT parlano chiaro: oggi quasi un cittadino italiano su quattro ha più di sessantacinque anni e l’età media è salita a 46 anni. L’invecchiamento della popolazione è divenuto strutturale con un declino inarrestabile delle nascite. Solo nel 2020 sono stati registrati infatti due primati poco invidiabili nella storia demografica del Paese: il minimo delle nascite e il massimo dei decessi, rispettivamente pari a 7 neonati e 13 decessi ogni mille abitanti.
Le RSA e la loro evoluzione
Il mondo degli anziani rappresenta dunque una fetta di popolazione significativa che vede nelle RSA del dopo-Pandemia il luogo più sicuro in cui vivere. Già il rapporto OASI del 2018 di Cergas Bocconi, infatti, chiariva che all’epoca il 72% dei ricoveri ospedalieri di over 85 si risolveva con dimissioni al domicilio, senza alcun tipo di presa in carico adeguata, alimentando il sistema delle cosiddette “revolving doors”. Questo termine, che significa porte girevoli, rappresenta lo scenario del paziente che per la sua fragilità e le sue comorbidità rientra poco dopo in ospedale, con possibili ripercussioni per sé stesso e per il sistema sanitario.
Le RSA del post Covid oggi invece possono contare su standard di personale e di servizio che il più delle volte superano le richieste regionali per autorizzazione ed accreditamento, un chiaro potenziamento dei servizi sanitari, anche coerentemente con le richieste di famigliari e care givers e il raggiungimento al loro interno del 95% della copertura vaccinale con ciclo completo.
La visione del Gruppo Gheron per la cura degli anziani
Gruppo Gheron è una azienda italiana che vede nella gestione di Residenze Sanitarie Assistenziali il proprio core business. L’azienda è nata nei primi anni 90 a Voghera (PV) dalla famiglia Bariani, inizialmente come studio associato di professionisti, che operavano in ambito sanitario, socio sanitario ed assistenziale e che offrivano il loro know-how a strutture terze pubbliche e private. Il progressivo incremento delle consulenze richieste ha fatto poi emergere per il Gruppo la necessità di provvedere direttamente alla costruzione di ambienti e servizi proprietari, completi ed integrati, rivolti alla popolazione più fragile, quella degli anziani non autosufficienti, spesso polipatologici.
Grazie ad un’esperienza maturata in oltre 30 anni, Gruppo Gheron rappresenta oggi uno dei principali operatori italiani del settore, gestendo oltre 30 strutture complesse e più di 3500 posti letto in tutto il nord e centro Italia, ed affiancando a questa attività la gestione di poliambulatori specialistici, servizi di assistenza domiciliare integrata e di medicina del lavoro.
Le Residenze di Gruppo Gheron, coerentemente con le richieste di pazienti sempre più “complessi” e le esigenze del sistema welfare, definiscono oggi nuovi modelli che privilegiano i concetti di medicina preventiva ed incrementale. Erogano servizi sanitari direttamente al loro interno, in questo modo i setting ospedalieri di riferimento rimangono ambienti destinati pressoché unicamente al paziente acuto ed iperacuto.
Tale gestione degli ospiti consente di superare le comuni rappresentazioni dell’anziano nelle fonti ufficiali, nei media e ancor più nel dibattito pubblico, che spesso lo confinano ad una dimensione assistenziale e stigmatizzante e vedono le RSA come luogo del fine vita. In realtà dietro l’etichetta “anziano” coesistono fasi evolutive e di bisogno molto distinte: conoscenza, competenza e professionalità sono essenziali per una adeguata programmazione e progettazione dei servizi, oltre che per individuare vuoti di offerta su cui innestare nuove soluzioni.
In Lombardia Gruppo Gheron opera come unico gestore e questo consente alle varie realtà aziendali di operare fra loro in continuità, con un’offerta “sartoriale”, costruita sui bisogni del singolo e capace di ricomporre i vari interventi sanitari e para-sanitari offerti in un vero e proprio percorso di salute.
La storia della signora Giovanna
Da questo punto di vista è emblematica la storia di Giovanna, signora fragile e polipatologica di 82 anni accolta presso la RSA “Zucchi Falcina” di Soresina (CR). Veniva presa in carico in uno stato di allettamento, portatrice di ossigeno e catetere vescicale, con complicanze di tipo cardiovascolare e vaste lesioni da decubito. Nel corso dell’ultimo anno si era provveduto ad un importante intervento di potenziamento del servizio sanitario erogato all’interno della struttura, affiancando all’attività dei medici di RSA accessi stabili in consulenza interna specialistica di figure quali Geriatra, Cardiologo e Nutrizionista. Questo ha consentito di gestire i quadri clinici più complessi in sede, riducendo peraltro le difficoltà e i costi legati ai trasferimenti verso ospedali e ambulatori specialistici.
Una volta raggiunta la risoluzione delle più importanti problematiche sanitarie, libera dai vincoli dell’ossigeno e dal cateterismo, Giovanna è stata mobilizzata progressivamente. Dapprima in carrozzina, poi verticalizzata, ha espresso infine la volontà di tornare a camminare. Desideroso di accompagnarne la straordinaria forza d’animo di questa donna, il personale ha preso contatto con i colleghi professionisti del Centro Socio Sanitario “Villa Carpaneda”, struttura multiservizio di Gruppo Gheron a Rodigo (MN) dove Giovanna è stata accolta nel reparto di Riabilitazione Generale Geriatrica. Oggi grazie al prezioso intervento portato a compimento deambula in autonomia con il suo rollator. La sua storia e quella dei professionisti che hanno seguito il suo percorso di cura sono state raccontate in un video che potete trovare sul canale YT di Gruppo Gheron.
Visita Gruppo Gheron