Malattia di Lyme e zecche
La malattia di Lyme e detta anche borreliosi di Lyme perché è causata da una spirocheta che viene trasmessa all’uomo dalla zecca. Non sempre però ci si ricorda di essere stati punti da una zecca e di aver avuto un arrossamento e magari a distanza di tempo si può avere una forma di artrite, che è uno dei classici sintomi di questa borreliosi, per cui bisogna tornare indietro con la memoria e ragionare anche in questa chiave.
Malattia di Lyme, come si manifesta
La malattia di Lyme non è solo a carico delle articolazioni e può avere manifestazioni cliniche molto varie. In genere, esordisce con un eritema cronico-migrante, ossia degli arrossamenti che si spostano, con una lesione cutanea che tende ad espandersi. Altrettanto migranti sono le artralgie, cioè i dolori articolari. Allo stesso modo, possono esserci anche quadri che ricordano un’influenza, ovviamente legato a un’infezione localizzata.
Dopo giorni o settimane l’infezione può diffondersi attraverso il sangue e provocare quadri molto diversi tra loro, con interessamento del cuore. Ci può essere una miocardite, delle turbe della conduzione sempre a carico del cuore con comparsa di aritmie, interessamento dei nervi. A un certo punto la cosa si risolve.
Ci possono però essere anche fasi di latenza molto lunghe dopo le quali la malattia si può ripresentare. In questi casi, abbiamo un’artrite cronica o intermittente, problemi a livello della pelle e del sistema nervoso. Questo quadro è davvero raro, perché con la giusta diagnosi si possono avere risposte terapeutiche ottimali.
Le zecche sono parassiti degli animali cui succhiano il sangue che serve loro per nutrimento. Anche l’uomo può esserne vittima. Alcune specie di zecche possono trasmette con la saliva delle malattie, la borreliosi di Lyme è una di queste.