Le basi per lavorare a punto croce

Il punto croce è una tecnica di ricamo molto apprezzata con la quale puoi preparare anche il corredo per il bebè: ecco come iniziare

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Redazione

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Punto croce, come iniziare? Il punto croce è una delle tecniche di ricamo tra le più antiche e conosciute con cui realizzare o abbellire indumenti e arredi per la casa. Se sei una cucitrice in erba, niente paura, questo piccolo vademecum ti aiuterà passo dopo passo ad avvicinarti alla tecnica tramite suggerimenti ad hoc. Al termine della lettura potrai cimentarti tu stessa nella realizzazione a mano di bavaglini punto croce, centrini per la casa, tovaglie, fazzoletti e molto altro ancora. Certamente, agli inizi sarà bene armarsi non solo di ago e filo, ma anche di pazienza e caparbietà, le operazioni che all’inizio sembrano essere difficili, con il tempo si trasformeranno in azioni automatiche sempre più sciolte e veloci.

Come scegliere la stoffa

Il punto croce fa rima con Aida. Anche se si riferisce ad un tipo di tecnica di ricamo e non ad un particolare tessuto, generalmente è realizzato su un tipo di materiale, chiamato tela Aida: si tratta di un tessuto intrecciato che agevola l’allineamento dei punti. La tela offre numerose varianti in quanto a dimensioni, ognuna ha un numero diverso di punti e di peculiarità che riguardano la facilità di lavorazione e l’adeguatezza o meno per un tipo di disegno prescelto.

Le opzioni generalmente sono 44, 55 o 72. Se vuoi realizzare il punto croce e vuoi sapere come iniziare, sappi che se sei agli inizi, è bene farsi le ossa sulla tela Aida, e solo in un secondo momento passare ad altri tessuti quali lino o altri materiali a tessitura regolare. Si tratta di una regola generale: alcune persone che hanno iniziato con un tessuto diverso da quello abituale, come ad esempio sul lino, infatti, si trovano meglio.

Il consiglio è quello di usare ad ogni modo un tessuto regolare, ossia un tipo di stoffa che presenta lo stesso numero di fili per pollice in entrambe le direzioni (sia orizzontale che verticale). In tal caso, i fili possono non presentare la stessa corposità, ma il loro numero rimane lo stesso. Il tessuto Aida è perfetto per chi è agli esordi, la trama è composta da tanti quadrati ben visibili, facilitando la cucitura sia in termini di velocità che di manualità. Il consiglio è quello di usare una tela Aida in lino o cotone, la cui misura varia in base al numero e alla grandezza dei punti.

La tela potrà essere bianca, tradizionale, o colorata, a seconda del gusto e dell’uso. La tela Aida con 44 o 55 punti è la scelta ideale per le cucitrici in erba: il numero dei punti di riferisce ad uno spazio di 10 cm, e queste due misure si prestano più che mai a mani inesperte perché hanno punti ben visibili. Se si passa invece alla misura 72 (72 quadretti in 10 cm di tessuto) aumenta il livello di difficoltà, è consigliato a chi ha già un pochino di esperienza: bisogna avere una vista da lince -tant’è vero che spesso si usa anche una lente d’ingrandimento – e i ricami sono tanto piccoli quanto precisi.

Prepara l’occorrente: come scegliere ago, disegno e tela

Lavorare il punto croce, come iniziare? Anzi tutto scegli l’ago. Esistono diverse misure, il numero più alto indica un ago più piccolo; per il punto croce si usano in genere la 22, 24, 26 o 28. Uno dei pregi del punto croce è la libertà di lavorazione non solo per la varietà di realizzazioni, ma anche per il tipo di tessuto e soprattutto per i colori. Se si usa un filo da ricamo, si ha una rosa di opzioni tra cui sbizzarrirsi al quanto variegata. Ogni matassa da ricamo conta sei fili, ma verranno usati solo 1-3 a volta. Il filo può avere nuance allegre e nitide, come opache: è bene sapere che i colori metallici e vivaci sono generalmente più difficili da lavorare ed hanno anche un costo maggiore.

Quando inizierai la lavorazione vera e propria, se ti accorgi che il filo da ricamo non è facile puoi optare per un filo cerato, scivolerà maggiormente tra le trame e ti agevolerà il lavoro tra un nodo e l’altro. Il colore lo devi scegliere, altre che in base al gusto, al tipo di disegno da realizzare. Lasciati ispirare da riviste o dal web, ma non farti rapire da disegni troppo impegnativi. Ricorda che sei agli inizi, quindi meglio cimentarsi in figure semplici, senza troppi ghirigori, e usa dai 3 ai 7 colori massimo.

Dopo aver scelto ago, colori e disegno, potrai passare all’acquisto di un telaio da ricamo. Si tratta di un supporto rotondo di legno o plastica con del metallo che serve a mantenere fermo il disegno durante la lavorazione. In realtà, è possibile anche farne a meno, ma all’inizio è meglio sfruttare l’aiuto del telaio perché capace di agevolare e quindi velocizzare i passaggi di apprendimento, tra l’altro si parla di un acquisto non molto impegnativo. Se ti stai chiedendo quale misura di telaio è la più idonea, devi sapere che quelli più piccoli sono più comodi da tenere in mano, anche se richiedono di essere maneggiati più spesso; invece, quelli più grandi, sono meno comodi date le dimensioni ma non hanno bisogno di esser spostati durante la lavorazione.

Come creare il punto croce per bavaglini

Tra i tanti accessori, è possibile creare punti croce per bavaglini. Basta procurarsi un ago con una punta arrotondata, del filo da ricamo, forbicine e spilli. Un classico, è il bavaglino con il nome del bebè, una scelta facile ma personale e d’effetto, da usare anche come regalo in occasione di una nascita. Ogni quadrato di tessuto corrisponde ad una croce a forma di x (da qui il nome punto croce), e possono essere contati per stabilire la dimensione finale della scritta. Conta quindi i quadretti (ognuno corrisponderà ad un punto del ricamo) che compongono le lettere da ricamare, aggiungendo 2-3 quadretti tra una lettera e l’altra.

Per creare le misure giuste, puoi aiutarti con un pezzo di carta, scrivendo per ogni lettera il nome preciso dei punti e delle distanze. Il filo da ricamo dove esser tagliato a circa 90 cm. Come accennato prima, il fio da ricamo ha sei fili, ma a te basterà solo uno per iniziare. Separa pian piano i fili dal centro e usane uno per volta per ogni sezione del disegno (controlla il tuo disegno di quanti fili ha bisogno). Se finisci il filo, niente paura. Uno dei vantaggi del punto croce è proprio quello che non si può stabilire qual è il punto di inizio e di fine lavoro nella parte frontale.

Semplicemente, fai un nodino, taglia il filo e continua il lavoro. Ora inizia inserendo il filo nell’ago e fai il classico cappio alla fine, così da non perderlo, bagnandolo per farlo scivolare più facilmente. Lascia due estremità (una deve essere molto corta) da appendere al lato opposto della cruna dell’ago. Ora piega a metà il bavaglino e marca il centro della tela con uno spillo. Partendo da lì, conta la metà dei punti in entrambe le direzioni, verso destra e verso sinistra. Inizia il primo punto con il cotone da ricamo, poi puoi rimuovere gli spilli e seguire lo schema scelto.

Lavorare il punto croce: come iniziare

Ma il punto croce, come si fa? Sia che stai realizzando un corredo per il bebè o un altro accessorio, il punto croce si realizza contando sul disegno prescelto il numero di spazi sulla griglia a partire dal primo punto (in genere un punto al centro) e si inserisce l’ago dalla parte posteriore della tela. Tira il filo fino a che non senti che non scivola più, lasciando il cappio nella parte finale, procedi incrociando il filo su o giù (diagonalmente, verso il basso o l’alto) e tira l’ago dall’altro lato per fermare il punto.

Cuci utilizzando sempre la x, non importa se inizi verso destra (/) o verso sinistra (). Realizza pian piano il tuo disegno, tramite le x, muovendoti dal centro verso la periferia. Se durante la lavorazione finisci il filo, fai un nodino nella parte posteriore e procurati un nuovo pezzo. Quando hai terminato il lavoro ed aggiunto un eventuale ricamo esterno, puoi annodare il filo sotto il ricamo e tagliare i fili che fuoriescono.

Per creare le varie lettere o per qualsiasi disegno, può essere necessario lasciare degli spazi vuoti. Lo si può fare anche senza liberare il filo, ma solo se si tratta di brevi spazi, a seconda del colore: lo spostamento presuppone il passaggio tra due punti esistenti, ma a volte i colori più decisi traspaiono se passati su colori chiari. È importante provare a pianificare il disegno per far sì che ci siano meno spazi possibili. Ad ogni modo, se bisogna spostarsi, fare un nodo rappresenta la scelta più facile e veloce. Una volta terminato, lava il ricamo: le mani avranno lasciato un segno sulla tua creazione durante l’intera lavorazione, soprattutto se si tratta di un regalo, lava con delicatezza con acqua e sapone e lascia asciugare. Et voilà, il gioco è fatto!