Pavimento laminato, che cos’è, dove e come utilizzarlo

Replica in modo fedele l'effetto legno o l'effetto pietra, è economico e bello da vedere: scopriamo tutto sul pavimento laminato

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Pubblicato: 10 Gennaio 2025 14:39

Sono tante le tipologie di pavimento che possiamo scegliere per la nostra casa: solitamente ciascun materiale presenta delle caratteristiche e dei vantaggi ben precisi. La tipologia di cui vogliamo parlare è il pavimento in laminato, una soluzione che è nata negli anni ’90 e che si è consolidata nel corso del tempo: con le nuove tecnologie, le ricerche e l’espansione che effettivamente ha avuto il laminato, è diventato sempre più un punto di riferimento per la casa, tanto che in molti lo scelgono perché offre un design accattivante e una prestazione molto elevata. Il suo pregio più grande è quello di poter riprodurre fedelmente i principali effetti apprezzati, tra cui quello legno o quello pietra. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

Cos’è il pavimento in laminato

Sono passati più di trent’anni da quando è nato il laminato, ma la sua popolarità è cresciuta al punto tale che oggi troviamo moltissime soluzioni da installare nei nostri ambienti. Sicuramente uno dei più richiesti è il pavimento effetto parquet in laminato, bello da vedere ma soprattutto più conveniente rispetto alla controparte originale, senza considerare che presenta un’ulteriore vantaggio, ovvero richiede meno cure e attenzioni. Dal risparmio economico fino alla manutenzione, vale la pena sottolineare che ci troviamo comunque di fronte a un pavimento molto resistente e che permette di riprodurre fedelmente ulteriori effetti.

Si caratterizza per essere un pavimento composto da più strati, con un’anima centrale in fibra di legno ad alta densità (HDF) o MDF, che conferisce resistenza e stabilità al materiale. Questa soluzione è spesso scelta per gli ambienti domestici, quindi per le nostre case, ma di sovente lo troviamo negli ambienti pubblici, proprio perché unisce convenienza, resistenza e design.

Nato negli anni ’90 come esigenza – all’epoca si stava cercando un materiale alternativo, ma soprattutto molto a basso costo – il pavimento laminato è oggi il punto di riferimento per tutti coloro che desiderano il parquet in legno ma con una manutenzione ben diversa e anche un costo differente. Il merito va comunque alla tecnologia: rispetto al passato infatti troviamo un pavimento in grado di offrire un effetto realistico senza eguali, con venature e sfumature che richiamano il legno. Ed è persino possibile valutare un modello anticato, con finiture classiche, ideale soprattutto nelle case in cui si cerca di riprodurre l’old style.

Gli strati del pavimento in laminato

Il pavimento in laminato è composto da diversi strati, come anticipato, ciascuno con una funzione specifica: c’è quello di protezione o con pellicola trasparente, che naturalmente serve a proteggere il materiale sottostante da danni causati da graffi, usura e macchie.  Viene usata una resina melamminica, un materiale molto resistente che impedisce l’abrasione e preserva la durata nel tempo del pavimento.

Non dimentichiamo lo strato decorativo, la parte visibile del pavimento, che riproduce l’aspetto di vari materiali, come il legno, la pietra, il marmo o anche disegni stilizzati. Grazie all’ausilio della tecnologia, è oggi possibile ottenere moltissimi effetti, anche molto realistici, tanto che spesso abbiamo difficoltà a distinguere un pavimento in laminato da uno in vero legno.

Altri due strati essenziali del pavimento in laminato sono quello portante, ovvero centrale: è il suo “cuore”, che è composto da un materiale ad alta densità come fibra di legno ad alta densità (HDF) o MDF (fibra di legno a media densità). È lui a dare maggiore robustezza, quindi consente al laminato di offrire determinate caratteristiche, quali la resistenza al peso e agli impatti. Evita che si deformi o si espanda nel tempo a causa delle variazioni di temperatura o umidità. Non dimentichiamo poi lo strato di bilanciamento, che aiuta a migliorare la stabilità termica e acustica.

Dove e come usare al meglio il pavimento laminato?

A questo punto, dopo aver visto cos’è e quali sono i suoi strati e aver compreso anche le principali caratteristiche, ci chiediamo: dove installare il pavimento in laminato? In realtà ci troviamo di fronte a un pavimento estremamente versatile, che possiamo scegliere di installare sia nella camera da letto quanto nel salotto. In linea di massima di solito si evita di installare il laminato nei bagni, nelle saune o nelle verande. È un piccolo accorgimento che evita che il pavimento possa presentare dei rigonfiamenti a causa dell’umidità nel corso del tempo: una eventuale deformazione peggiorerebbe la sua estetica.

Come scegliere il pavimento in laminato?

Se stiamo valutando di cambiare il pavimento della nostra casa, possiamo naturalmente propendere per tanti tipi, effetti e materiali, tra cui il laminato: flottante e facile da posare, ci permette di ottenere quell’effetto legno che abbiamo sempre sognato ma a un costo molto più contenuto. Resistente ai colpi, ai graffi, al calpestio e alle macchie, se ben tenuto e posato nella stanza giusta non si scolorisce con il passare del tempo ed è anche compatibile con un sistema di riscaldamento a pavimento.

La prima cosa da sapere riguarda la sua estetica: in fase di scelta, abbiamo comunque a nostra disposizione tantissime soluzioni, quindi possiamo valutare quello effetto legno o effetto pietra. Le finiture sono davvero moltissime, così come i colori: se desideriamo, possiamo optare per un pavimento laminato dalla tonalità bianca, da accostare alle pareti chiare per ottenere un’atmosfera romantica. Molto in tendenza sono le tonalità grigie o le venature ambrate del legno, di influenza moderna o contemporanea in base ai nostri gusti.

Classi di resistenza

Naturalmente vanno presi in esame determinati aspetti, tra cui la resistenza al calpestio, che è classificata con la sigla AC (Abrasion Class), e va da 1 a 6, dove AC1 è la resistenza minore. Ricordiamo anche che il laminato non è adatto per un ambiente umido e teme il calore. Di certo l’ampia scelta a nostra disposizione ci permette di trovare un pavimento ottimo in termini di qualità e di resistenza: il nostro consiglio tuttavia è di soffermarsi su ogni scheda tecnica del prodotto poiché possono esserci differenze in base alla sua produzione. Durante l’acquisto, è possibile poi scegliere le dimensioni e lo spessore del pannello, gli effetti, la classe di resistenza e anche il livello di lucentezza, da decidere in base alle proprie preferenze.