Casa Fenoglio-Lafleur, un gioiello liberty

Situata a due passi dal cuore di Torino, la splendida Casa Fenoglio-Lafleur è una delle più suggestive testimonianze del liberty torinese: scopriamola insieme

Foto di Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Pubblicato: 27 Gennaio 2024 12:47

Costruita all’inizio del secolo scorso da uno dei più importanti ingegneri dell’epoca, Casa Fenoglio-Lafleur doveva essere uno studio dove l’uomo avrebbe potuto esprimere tutto il proprio potenziale artistico. Tuttavia, non ebbe mai quello scopo: nonostante la difformità tra le intenzioni e il reale utilizzo, la palazzina rimane uno degli esempi più affascinanti del liberty torinese – e in realtà è considerata tra le massime espressioni di questa corrente in tutta Italia. Scopriamo insieme qualcosa in più su questo gioiello.

Dove si trova Casa Fenoglio-Lafleur

La splendida Casa Fenoglio-Lafleur è un orgoglio tutto torinese: si trova appena fuori dal centro storico, nel quartiere di Cit Turin – e più precisamente all’incrocio tra Corso Francia e Via Principi d’Acaja, non lontano da Piazza Statuto. Si tratta di un rione ben conosciuto per via delle sue architetture peculiari, tanto da ospitare già altri palazzi liberty come Casa Maciotta e il Palazzo della Vittoria. Siamo dunque quasi nel cuore di Torino, dove – all’epoca della progettazione dell’edificio – si respirava appieno l’influenza dell’art nouveau appena giunta in città. Cosa sappiamo sulla storia di Casa Fenoglio-Lafleur?

Casa Fenoglio-Lafleur
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Casa Fenoglio-Lafleur

Casa Fenoglio-Lafleur, la storia

Persino la storia di Casa Fenoglio-Lafleur è particolarmente affascinante: innanzitutto, occorre inquadrare il giusto periodo storico in cui nacque, per capire la sua importanza. Siamo infatti nei primissimi anni del ‘900, quando a Torino si respira una nuova aria. In quell’epoca, infatti, era in pieno corso l’influenza dettata dall’art nouveau, arrivata in città in occasione dell’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna che si tenne all’interno dei padiglioni del Parco del Valentino, la rigogliosa area pubblica che si trova lungo il fiume Po.

In quest’atmosfera, l’ingegner Pietro Fenoglio decise di realizzare una palazzina che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto rappresentare il manifesto del liberty non solo torinese, bensì italiano. La dimora venne dunque progettata e poi realizzata in breve tempo a cavallo tra il 1902 e il 1903: l’ingegnere l’avrebbe voluta come sua casa-studio, un’esigenza che in quel periodo si faceva sempre più sentire tra gli artisti dell’epoca, e che aveva portato alla nascita di tanti edifici ad uso misto. Tuttavia, Fenoglio e la sua famiglia la abitarono per pochissimo tempo, vendendola poi all’imprenditore francese Lafleur – da cui il nome Casa Fenoglio-Lafleur.

L’uomo d’affari vi abitò a lungo con la sua famiglia, e alla sua morte gli eredi cedettero la proprietà ad una famosa organizzazione filantropica torinese chiamata La Benefica, dedicata all’accoglienza, all’istruzione e all’avviamento al lavoro dei suoi “giovani derelitti”. Dunque, per alcuni anni l’abitazione ospitò alcuni di questi ragazzi, spesso orfani e abbandonati da tutti, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Incredibilmente, Casa Fenoglio-Lafleur riuscì a scampare ai bombardamenti che, nelle vicinanze, crearono invece grandi danni alle abitazioni. Tuttavia, per parecchio tempo l’edificio rimase disabitato e visse un periodo di decadenza, fin quando non venne acquistato da privati.

Casa Fenoglio-Lafleur
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Casa Fenoglio-Lafleur

I dettagli di Casa Fenoglio-Lafleur

Casa Fenoglio-Lafleur è davvero speciale, per diversi motivi: innanzitutto perché l’ingegner Fenoglio scelse di rispettare fedelmente i dettami dello stile liberty belga e francese, cosa che ne fece un gioiello a tutt’oggi ancora estremamente prezioso, e poi perché volle che l’edificio diventasse un’esaltazione dell’art nouveau, che in quegli anni si fece strada proprio a Torino. Inoltre, la dimora venne concepita secondo il gusto francese dell’epoca, ovvero come casa-studio, cosa che permise a Fenoglio di esprimere tutta la propria creatività e il proprio talento nel mettere in piedi non solo un’abitazione, bensì un vero modello estetico.

Il risultato è eccezionale, sia nella sua complessità che nell’attenzione al dettaglio. Grazie alla sua posizione privilegiata, ad angolo lungo due delle principali vie cittadine, l’ingresso si apre con un accesso carrabile che conduce al giardino interno. La struttura in sé non presenta un’impostazione eccessivamente originale, e anzi si conforma molto alle classiche abitazioni alto borghesi, tuttavia si mostra come un perfetto esempio di uso combinato di materiali, dal vetro al ferro battuto, passando per la pietra. L’edificio si sviluppa su tre piani fuori terra più un piano mansardato, e le sue due facciate sono ricche di elementi decorativi, tutti coerenti con i più tradizionali stilemi liberty.

La torre angolare funge da raccordo delle due ali laterali, ed è impreziosita da un pronunciato bovindo che occupa due piani, con splendide vetrate policrome realizzate con eleganti e sinuosi disegni ad onda in ferro battuto. Lo stesso movimento ondivago è presente nell’edicola in vetro che sovrasta il terrazzino dell’ultimo piano, e che dona un’aria internazionale all’edificio, richiamando le raffinate pensiline realizzate da Hector Guimard per la metropolitana di Parigi. Non si contano i fregi floreali, che caratterizzano ogni lato dell’edificio, e sulle due facciate sono presenti balconcini con lavorazioni in ferro battuto che dimostrano, ancora una volta, la grandissima attenzione per i dettagli che l’ingegner Fenoglio mise nella sua opera.

Casa Fenoglio-Lafleur
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Casa Fenoglio-Lafleur

La splendida Casa Fenoglio-Lafleur è un dosato mix di art nouveau francese e belga, decisamente in linea con il periodo storico in cui venne realizzata, con attenta coerenza stilistica che riesce persino a darle un respiro internazionale (come abbiamo visto con l’ispirazione parigina). L’ingegnere si dedicò personalmente alla progettazione di ogni singolo elemento architettonico e decorativo, passando dai telai degli infissi ai rilievi in litocemento, dal portone interno alle chiambrane delle porte interne, decidendo persino il bizzarro disegno che portano impressi i caloriferi in ghisa.

Si può visitare Casa Fenoglio-Lafleur?

Casa Fenoglio-Lafleur è dunque un gioiello liberty che merita assolutamente un’occhiata. Purtroppo, non è aperta al pubblico: dopo il suo periodo di degrado, venne infatti venduta a privati e sottoposta ad un attento restauro conservativo riguardante l’intera struttura, che ha permesso di riportarla al suo originario splendore sin nei minimi dettagli. Quindi, la proprietà è stata frazionata e rivenduta singolarmente: oggi i suoi alloggi sono occupati da alcuni studi professionali e da residenze private. Non si può dunque entrare per ammirare il lavoro incredibile dell’ingegner Fenoglio, ma si può comunque fare una passeggiata nel quartiere per poter vedere da vicino i fregi floreali, le ampie vetrate colorate e tutti gli altri elementi originali che spiccano sulle facciate.