Origine
Il nome Medea deriva dal nome greco Μήδεια (Mḗdeia), dal verbo “μέδομαι” (“médomai”), che significa “riflettere su qualcosa”, “tenere qualcosa in considerazione” e anche “essere scaltro”, oppure dal nome “μήδεα/μῆδος” (“mḗdea/mêdos”), che si traduce come “consiglio”, “astuzia”, e dunque “donna dagli astuti stratagemmi”. Il nome è poi stato latinizzato in Medea.
Varianti
- Medea (catalano)
- მედეა (Medea) (georgiano)
- Medea (spagnolo)
Significato del nome
Il nome Medea può essere interpretato come “riflessiva” o “astuta“, caratteristiche emblematiche della figura mitologica di Medea, maga potente e complessa nota per il suo ruolo cruciale nella spedizione di Giasone e degli Argonauti.
Onomastico
Il nome Medea è considerato adespota, il che significa che non ci sono sante riconosciute con questo nome nel calendario cristiano. Le persone che portano questo nome possono scegliere di festeggiare il loro onomastico il 1º novembre, in occasione di Ognissanti.
Diffusione in Italia
In Italia, il nome Medea gode di scarsa diffusione. Tra il 1999 e il 2022 sono nate 240 bambine di nome Medea, compresi gli anni 2001, 2002 e 2005 in cui sono nate meno di 5 bambine con questo nome; il punto massimo è stato di 19 bambine nel 2022 e lo 0,01%.
Curiosità
Medea, maga della mitologia greca e figlia del re della Colchide Eete, a volte indicata come nipote della maga Circe, si innamora dell’eroe Giasone durante la sua ricerca del Vello d’oro, un manto dotato del potere di guarire tutte le ferite, e per aiutarlo ricorrerà a ogni tipo di espediente, non propriamente etico come d’altronde spesso accade nella mitologia.
Nella letteratura antica e moderna la complessità di Medea è stata esplorata nella “Teogonia” di Esiodo, da Euripide, da Ovidio e da Seneca, e poi da Pierre Corneille sino a Christa Wolfe nel 1996 con il romanzo “Medea. Voci” che offre una nuova prospettiva sulla sua storia, mettendo in luce aspetti inediti del suo carattere.
Medea ha ispirato numerosi artisti che hanno immortalato la sua drammatica storia in opere potenti e suggestivi, tra cui il pittore francese Eugène Delacroix: la sua rappresentazione di Medea, con il suo sguardo intenso e la sua aura misteriosa, continua a catturare l’immaginazione degli appassionati d’arte.
Anche le opere musicali, con le loro melodie intense e drammatiche, hanno catturato l’essenza del personaggio mitologico: tra gli altri, i compositori Luigi Cherubini e Francesco Mercadante, autori di due “Medea”.
Nel cinema, Medea è stata portata sul grande schermo da registi come Pier Paolo Pasolini, che nel 1969 ha diretto un film con Maria Callas nel ruolo della protagonista, e Lars von Trier.
Nella storia, Medea Colleoni è stata una giovane nobildonna del XV secolo, figlia illegittima del condottiero Bartolomeo Colleoni. Il poeta Gabriele D’Annunzio la cita ne “La canzone di Mario Bianco” contenuta nella raccolta “Merope. Canti della guerra d’oltremare”. Da citare anche Medea Norsa che è stata una filologa classica, grecista e papirologa.
“Un matrimonio” è una serie televisiva diretta da Pupi Avati, in cui Medea Dagnini è interpretata da Mariella Valentini, nota per aver recitato nelle soap opera “Vivere” e “Un posto al sole”.
Nel panorama musicale, tra le soprano si citano la giorgiana Medea Amiranashivli e Medea Mei Figner che si è esibita nei teatri di tutto il mondo, a fianco a nomi quali Enrico Caruso. Nel suo repertorio si annoverano opere come “La favorita” di Gaetano Donizetti e la “Carmen” di Georges Bizet, oltre a numerose interpretazioni delle opere di Pëtr Čajkovskij insieme al marito Nicolaj Figner; Medea Abrahamyan è stata una violoncellista armena.
Infine, nel mondo dello sport, Medea Jugeli è stata una ginnasta sovietica e Medea Verde è una pallanuotista vincitrice di numerosi premi come un oro ai campionati europei del 2008 e una coppa Len, importante competizione della pallanuoto europea femminile.