Gen Z stare, lo hai sperimentato anche tu ma non sai cos’è

È virale su TikTok il fenomeno del Gen Z stare, lo sguardo disinteressato che appartiene a molti ragazzi. Che cos’è? Perché lo facciamo?

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Alessia Agosta Del Forte

Lifestyle Editor

Racconta da dentro la Gen Z, cercando di far emergere la voce, i linguaggi e le sensibilità di una generazione che non ha paura di ridefinire le regole.

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La Gen Z riceve spesso critiche da parte delle persone più grandi. Che sia per lo stile di vita differente o per l’approccio al mondo del lavoro, boomer e ragazzi della generazione Z sono sempre in contrasto. L’ultimo richiamo è per il Gen Z stare: lo sguardo carico di significato spesso male interpretato dei più giovani. “Assente, vuoto, disinteressato”, così viene descritto. Ma siamo sicuri che sia una novità degli ultimi tempi? Partiamo dall’inizio: ecco di che cosa si tratta e perché l’apparente assenza di comunicazione con le altre generazioni è in realtà un modo, riadattato, di trasmettere difficoltà e bisogni gli uni con gli altri.

Gen Z stare, cos’è e perché lo hai sperimentato anche tu

Il Gen Z stare, o “sguardo della generazione Z”, è un’espressione facciale tipica dei ragazzi nati tra il 1998 e il 2012 caratterizzata da uno sguardo assente, vuoto e disinteressato.

Ciò che lo contraddistingue è che spesso viene utilizzato come immediata risposta alle domande delle persone più grandi, i boomer, come vengono definiti i nati tra il 1946 e il 1964, che ne criticano l’uso, definendolo sintomo di scarsa attenzione o educazione. A chi non è mai capitato di ricevere uno sguardo disinteressato? Forse non solo i più grandi hanno ricevuto il Gen Z stare, poiché la “lotta” tra adulti e ragazzi è vecchia come il mondo. Una nota applicazione, principalmente utilizzata dalla Gen Z sui social media, su cui è nato il trend, ha fatto sì che il fenomeno venisse ricollegato proprio ai più giovani.

Diventato virale su TikTok, il Gen Z stare è il protagonista di alcuni video meme che ritraggono ragazzi alle prese con semplici situazioni sociali che coinvolgono persone adulte, e può trattarsi di un’interazione al ristorante, al supermercato o al lavoro. Tutti quei momenti in cui si riflettono i convenevoli sociali, che, all’apparenza, la generazione Z non riesce a sostenere.

Il Gen Z stare viene utilizzato in molti contesti, motivo per cui sono state date varie spiegazioni al fenomeno.

Cosa significa e come si utilizza

Se avete sentito parlare del Gen Z stare, sarà sicuramente in contesti sociali quali il lavoro, al ristorante, nei negozi o, in alcuni casi, anche a scuola. Infatti, sono molti gli insegnanti che criticano gli alunni, deridendoli o lamentandosi per il loro sguardo assente. L’espressione facciale della generazione Z rientra perfettamente nella comunicazione non verbale, poiché i ragazzi lo usano per “rispondere” a quelle che considerano domande “stupide” degli adulti.

In molti meme su TikTok si vedono ragazzi, principalmente in contesti lavorativi, che si ritrovano a doversi interfacciare con adulti, ai propri occhi, poco attenti, che fanno richieste per il solo gusto di farle o che pretendono gentilezza e cortesia senza avere rispetto per il lavoratore. Il Gen Z stare contrasta tale modus operandi, facendo sentire chi lo riceve come giudicato e non ascoltato, come se fosse un fantasma, da qui “lo sguardo freddo e disinteressato”.

Perché è nato il Gen Z stare: lo scontro generazionale

Sono numerose le supposizioni fatte per tentare di dare una spiegazione al fenomeno del Gen Z stare. Molti hanno ipotizzato che il Gen Z stare sia qualcosa di già presente, ma che si è accentuato dopo la pandemia da COVID-19, in cui le interazioni sociali sono state ridotte al minimo e i ragazzi si sono ritrovati per molto tempo immersi nel silenzio e nella solitudine. La mancanza della presenza dei compagni di scuola o degli amici avrebbe influito molto sullo stato d’animo e la psiche dei ragazzi, rivoluzionando il loro modo di approcciarsi alla società e di inserirsi in contesti sociali.
Un’altra possibile spiegazione è sicuramente l’insofferenza che i ragazzi provano verso gli adulti: una lotta che ogni generazione si porta dietro contro quella precedente o successiva. I boomer vengono visti come arroganti, superbi, che pretendono senza dare. Al lavoro, ciò viene visto come mancanza di rispetto verso chi sta offrendo un servizio.

L’avvento di internet ha cambiato il modo in cui interagiscono le persone, motivo per il quale la psicologa Jean Marie Twenge, in un’intervista, ha ipotizzato che il Gen Z stare appartenga solo a questa generazione (e forse a quelle successive) proprio perché ha passato molto più tempo online e molto meno a interagire dal vivo.

Novità o ritorno di una tendenza?

Fermiamoci un attimo a riflettere: le generazioni sono da sempre portatrici di critiche verso quelle che le hanno precedute o verso quelle successive. Convinte di fare sempre meglio dell’altra, ciò non fa altro che inasprire i rapporti e perpetrare attriti futili. Pensando ai propri genitori o ai futuri adolescenti, è proprio vero che nessun ragazzo ha mai rivolto sguardi disinteressanti ai “più grandi”?

I diversi modi di comunicare, i diversi contesti in cui si cresce, differenziano le generazioni, rendendo a volte incomprensibili alcuni comportamenti, e ciò giustificherebbe da una parte l’arroganza che la Gen Z percepisce nei boomer, e dall’altra la superficialità di certe interazioni sociali con gli adulti.
Se facciamo un salto temporale di qualche anno, la Resting Bitch Face non vi dice niente? Un altro fenomeno social in cui si criticavano quelle persone con una involontaria “faccia da st***o”, che metteva a disagio e indispettiva l’interlocutore. Lo sguardo rivolto era più crudo, più infastidito rispetto al Gen Z stare, ma è stato l’ennesimo caso in cui i ragazzi sono stati ampiamente criticati.

Il fenomeno su TikTok

La comunicazione non verbale a volte ci salva: non sempre ci troviamo nella situazione adatta in cui poter dare voce liberamente i nostri pensieri. La generazione Z ha trovato comunque il modo di esprimersi senza parlare.

E solo dopo che il fenomeno del Gen Z stare è diventato virale su TikTok, molti ne hanno compreso il significato o si sono ritrovati a guardarne almeno un video. Come per quasi ogni fenomeno social, è difficile stabilire da chi sia partito. Ciò che è chiaro è che in numerosissimi hanno partecipato al trend regalando la loro versione della storia, le loro interazioni più divertenti o strane con i boomer. Non sono mancate le prese di posizione degli adulti, offesi per il significato che si cela dietro al Gen Z stare, che criticano ulteriormente quella che definiscono scarsa educazione e mancanza di adattamento ai contesti sociali e più formali.

Se prima chiunque si fosse ritrovato ad aver subito un Gen Z stare non sapeva identificarlo o spiegarlo, ora grazie alla viralità del meme si può subito individuare questo sguardo tanto criticato e aggiustare il tiro. Una cosa è certa, il fenomeno appare nuovo poiché diventato virale su una piattaforma principalmente utilizzata dalle ultime generazioni, ma i contrasti tra ragazzi e adulti esistono da sempre, quindi forse, anche questo sguardo disinteressato, questo Gen Z stare, non è poi tanto nuovo.