Io e lui stiamo insieme da un anno e mezzo e parliamo di nozze. All’inizio ero lusingata che fosse geloso, pensavo che fosse una prova del suo amore per me. Ora però comincia ad essere eccessivo, mi riprende su come mi vesto, vuole sapere con chi chatto, mi rimprovera se qualcuno mi guarda e si arrabbia se esco con le amiche. Spesso mi sento sopraffatta dalla sua gelosia e non so come reagire. Arianna 28
Sentirsi sopraffatti dal comportamento possessivo del partner è un segnale da non sottovalutare. Forse qualcosa non va. E prima di arrivare al “sì”, è meglio valutare bene la situazione. È vero che quando ci si ama, ci si appartiene: ma prima di appartenerci, dobbiamo rispettarci. Questo significa che è sano stabilire dei limiti alla nostra “zona personale”: una specie di recinzione oltre la quale non si va senza il nostro consenso. Quando l’uomo che amiamo contesta troppe volte le nostre scelte, le amicizie, gli atteggiamenti, i pensieri e le azioni, quei limiti vacillano pericolosamente. Per salvaguardarli è necessario fare chiarezza, parlarsi, confrontarsi. Insistendo sul concetto di fiducia, che è alla base di un rapporto d’amore.
Cosa fare se quest’uomo geloso lo amiamo comunque? Il geloso è un insicuro che dubita di continuo. Quindi, se ci teniamo davvero, condividiamo con lui le nostre attività e amicizie: questo può rassicurarlo, così capirà che non ha nulla da temere. Ma se, malgrado questa prova di disponibilità e trasparenza, lui continua a cambiare umore quando un amico ci saluta, si irrita se ci vede con un miniabito, si altera se leggiamo le notifiche di whatsapp, cerchiamo di non pensare che i segni della sua gelosia significhino amore. Impedirci di comportarci con spontaneità non è un segno di innamoramento, ma di controllo. Il geloso lo fa per toglierci autonomia e minare la nostra sicurezza. Meglio chiarire parlandone insieme, senza toni accesi ma con calma e self control.
Leggi anche: Quando la gelosia diviene patologica
E se capita che ai musi lunghi si associno scenate con tanto di urla, minacce, schiaffi? Prima di arrivare a questi livelli, ci sono dei segnali che devono metterci in guardia, come – appunto – il tentativo di controllo su di noi, la gelosia anche del nostro passato, la violenza verbale. Il nostro cuore si accorge prima di noi se qualcosa non va: proviamo paura, imbarazzo, umiliazione. Per quanto possiamo amare un uomo, non dobbiamo ignorare i segnali di pericolo che percepiamo istintivamente.
Se lui ci opprime con i sospetti, le minacce e gli spintoni, non sarà il nostro “devoto” amore a farlo cambiare. Se non riusciamo a uscirne da sole, parliamone con qualcuno di cui fidiamo. Insomma, facciamoci aiutare. È più umiliante sopportare un rapporto “malato” che chiedere aiuto. E se la situazione precipita, affidiamoci a un centro antiviolenza come D.i.Re – Donne in Rete contro la Violenza, Telefono Rosa, o gli altri Centri Antiviolenza regionali rintracciabili online.