La parola stessa “per-dono” sembra volerci indicare un regalo indirizzato a qualcuno. Già ma perché un dono, e soprattutto a chi è destinato? Martin Luther King diceva che “Il perdono non è un atto occasionale ma è un atteggiamento”. Voi come lo vivete?
Non si perdona per presunta superiorità (quella è superbia) né per liberarsi di una sofferenza o di un senso di colpa. Il perdono è un metodo di guarigione, per migliorare la qualità della nostra vita. Alcuni studi hanno dimostrato che seguendo questa strada il nostro cervello lavora in modo corretto, si attiva, aumentando la capacità di empatia ed ampliando le nostre prospettive, cambiando così i nostri punti di vista e insegnandoci a vedere gli altri come parte di noi stessi. Questi benefici vanno anche a favore del nostro sistemi immunitario, circolatorio e nervoso.
Perdonare è anche un’arte, che consiste nel saper lasciare andare ciò che è velenoso, nocivo, dando spazio alla libertà, all’amore, alla gratitudine e alla responsabilità. Che dite, vi bastano queste ragioni per perdonare?
Anche Buddha diceva: “Perdona gli altri, non perché si meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace”. Perdonare è quindi un regalo anche per noi stesse.