Pillole di Salute

Stitichezza

di Federico Mereta

La stitichezza può essere un segnale importante e quando non è occasionale può indicare la presenza di una patologia e va indagata dal medico. Più comunemente, l’intestino pigro interessa molte persone, si tratta della cosiddetta forma funzionale che colpisce soprattutto gli anziani e le donne.

Quando l’intestino diventa pigro

Le feci si formano inizialmente nel primo tratto dell’intestino tenue, dove si forma una sorta di residuo di alimenti. Le feci vere e proprie diventano tali nell’intestino crasso, ultima parte dell’apparato digerente. Le scorie vengono spinte in avanti all’interno del colon grazie alla contrazione ritmata dei muscoli intestinali. Poi una volta giunte nel retto, vengono accumulate finché non arriva l’ordine di evacuare. A darlo è il cervello che è in grado di recepire lo stato di ripienezza attraverso speciali ricettori nervosi presenti nella parete del retto.

Se uno o più di questi passaggi non è normale o la dieta non presenta una sufficiente quantità di scorie, può comparire la stitichezza o la pigrizia intestinale. Per affrontare questa situazione, quando è occasionale, occorre rifarsi alle buone abitudini.

Consigli alimentari

Il consumo regolare di frutta, verdura e alimenti integrali è il cardine della dieta che consente di mantenere efficaci le contrazioni intestinali. Tra i frutti sono particolarmente indicati l’uva, le ciliegie, le mele, meglio consumarle con la buccia, e le prugne. Tra le verdure, carote, bietole, porri e cicoria. Tra le fibre ricordate di consumare quelle che sono insolubili in acqua che sono più efficaci contro la stitichezza. Le si trovano soprattutto nei cereali e nella crusca.

Importante è anche bere almeno un litro di acqua al giorno, meglio sarebbe un litro e mezzo. Inoltre, è bene fare attività fisica regolare e se potete evacuate sempre alla stessa ora, anche l’intestino ha le sue abitudini.