Come pulire e lavare i termosifoni

Pulire i termosifoni è un'operazione importante che va fatta in estate o poco prima dell'inverno: ecco come farlo al meglio

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

A volte ce li dimentichiamo, ma esistono anche loro e senza la loro funzione le nostre case sarebbero un posto decisamente meno accogliente. E pensare che il calore che passa per i termosifoni, o caloriferi che dir si voglia, si diffonde in tutta la stanza assieme a tutte le particelle di polvere che, nei mesi, si accumulano al suo interno.

La polvere è forse una delle nemiche più acerrime della pulizia e del nostro benessere respiratorio. Come fare, dunque, per pulire i caloriferi in maniera assolutamente impeccabile, così da permettere che facciano il loro lavoro nel pieno dell’inverno, quando li utilizziamo di più? Pulire i termosifoni è un lavoro lungo e tedioso, ma la quantità di polvere che vi si annida e che possiamo stanare avrà un che di soddisfacente una volta che saremo riusciti a pulirli per bene.

Quando pulire i termosifoni

Possiamo effettuare la pulizia durante l’estate o poco prima dell’inizio dell’inverno, così da garantirci un funzionamento più efficace del calorifero e, soprattutto, ambienti in cui si respira un’aria più salubre. Ma come fare, dunque, per pulire un termosifone come si deve, dentro e fuori?

Se l’esterno sembra facile, l’interno potrebbe davvero darci l’impressione di essere un rompicapo. Prima di gettarci a capofitto in strumentazioni per la pulizia, come vaporetto o microfibra, è importante mettere in chiaro che se un termosifone sembra molto sporco, potrebbe essere una buona idea quella di rivolgersi a un professionista. In questo modo eviteremo di sporcare il muro e riusciremo a pulire il termosifone di una casa che magari è stata chiusa per tanto tempo. Rivolgiamoci ai professionisti anche quando siamo allergici alla polvere (aspettiamoci di trovarne davvero tanta!) o ci sono evidenti danni strutturali, come ad esempio la ruggine.

Di che materiale è fatto il tuo termosifone?

Prima di capire come fare per pulire dentro e fuori il tuo termosifone, è importante che tu sappia di che materiale è composto. Per esempio, un termosifone in ghisa richiede di solito assai più manutenzione, e talvolta può essere ostico da pulire. Quelli in alluminio o altri metalli risultano più moderni e facili da pulire, anche nelle intercapedini, così da velocizzare tutto il processo di pulizia.

Pulizia del termosifone: da dove si comincia?

Non ha senso pulire l’esterno del termosifone se prima non si è pulito l’interno. Si rischia di sporcarlo di nuovo con acqua impolverata e detergenti specifici. Per prima cosa, dobbiamo eliminare il grosso della polvere, operazione che può essere svolta con i giusti attrezzi di un aspirapolvere. Il beccuccio entra nei forellini e aspira polvere e ragnatele, aiutandoti a soffiare il peggio. Se non disponi di un aspirapolvere attrezzato, puoi usare l’asciugacapelli per rimuovere i batuffoli di lanugine sporca all’interno. Deposita un panno umido dall’altra parte del foro, così eviterai di spargere sporcizia ovunque per la stanza. I piccoli residui di polvere si possono pulire con utensili appositi, come spolverini o spazzoline dalla forma allungata e flessibile.

In questo modo, non dovrai più temere il grosso del lavoro. Ora che abbiamo tolto la polvere, riempiamo una bacinella di acqua, con un po’ di sapone di Marsiglia liquido, e usiamo una bella spugna per pulire accuratamente i caloriferi. Mettiamo qualcosa sulla parte inferiore del calorifero – uno straccio o dei giornali – per evitare di sporcare il pavimento in maniera inconsapevole. Una volta “insaponati”, gli interni del calorifero devono essere risciacquati e asciugati alla meglio, utilizzando un panno morbido. Come si può immaginare, la pulizia del termosifone è un lavoro molto lungo e complesso. Cerchiamo di svolgerlo su più giornate, organizzando il lavoro in maniera che non ci assilli, magari durante la primavera o l’autunno.

I prodotti da usare

Il segreto per avere termosifoni sempre perfetti è quindi quello di pulirli con regolarità. Per la pulizia quotidiana o comunque frequente, è bene servirsi di un detergente abbastanza delicato, come può essere il sapone di Marsiglia. In alternativa, si potremmo ricorrere all’utilizzo di un panno morbido con il quale sfregare energicamente la superficie del termosifone.

Per una pulizia più profonda è invece necessario cambiare strategia. In questo caso, serve armarsi di pazienza e creare una soluzione composta da 1 litro d’acqua, mezzo bicchiere di alcool e mezzo bicchiere di aceto (qui spieghiamo gli altri usi di questo prodotto). Aggiungiamo qualche goccia di detersivo per i piatti. A questo punto, non ci resta che distribuire il detergente su tutta la superficie del termosifone con l’aiuto di un dosatore spray. Prima di procedere, ricordiamoci di proteggere il pavimento sottostante e di passare con decisione sugli angoli e sui punti difficili.

Come pulire i muri

La sporcizia che si deposita sui muri non è che un effetto collaterale causato dall’accensione dei caloriferi, che convogliano l’aria calda – più leggera di quella fredda – verso l’alto. Potrebbero così formarsi degli antiestetici “baffetti” scuri sulle pareti, che però è possibile rimuovere con poche e semplici mosse.

Anche in questo caso, ci viene in aiuto il sapone di Marsiglia. È sufficiente scioglierne qualche scaglia in una bacinella d’acqua e sfregare la parte della parete interessata. La zona va poi risciacquata con acqua pulita e lasciata asciugare. Meglio agire in estate, non solo per prepararsi alla stagione dell’accensione dei riscaldamenti ma anche perché la parete si asciughi completamente.

Il termosifone non si scalda più

Abbiamo lavato i termosifoni di tutta casa perché avevamo l’impressione che non scaldassero abbastanza. La verità è che a volte il problema non è lo sporco, ma la possibile formazione al loro interno di bolle d’aria che impediscono la distribuzione dell’acqua calda e, di conseguenza, non scaldano la superficie in maniera omogenea. In questo caso sarà necessario aprire la valvola di sfiato (tenendo sotto una bacinella) per lasciar uscire l’aria. Quando da essi uscirà solo acqua, richiudiamo la valvola.

È di certo un’operazione da effettuare con la giusta cura, poiché le valvole vanno allentate con delicatezza e senza aprirle troppo. È infatti sufficiente che si apra il rubinetto fino a sentire la fuoriuscita dell’aria, per poi richiuderla alla prima uscita dell’acqua. Questo procedimento, oltretutto, dovrebbe essere effettuato all’inizio della stagione e prima dell’accensione dell’impianto.