In termini generali la tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla che si trova nel collo. Le due ali dell’organo formano i cosiddetti lobi, mentre la zona centrale si chiama istmo. Normalmente è piccola e aumenti del volume della ghiandola possono essere legati a particolari patologie o al classico gozzo.
Ipotiroidismo e ipertiroidismo
Quello che conta è ricordare che la tiroide è di grande importanza per il benessere dell’organismo. Produce una serie di ormoni che operano direttamente su diversi organi e influisce su fattori fondamentali per il corpo. In chi ha la tiroide che lavora poco, ossia soffre di ipotiroidismo, il cuore tende a battere più lentamente, si sente molto di più la fatica, si soffre di più il freddo e i valori di colesterolo nel sangue tendono a salire.
Accade l’esatto contrario se la ghiandola o una sua parte lavora troppo, ovvero in caso di ipertiroidismo, con reazioni esattamente opposte a quelle descritte prima: il cuore batte velocemente, il metabolismo tende ad accelerare e si può scendere di peso.
Come si forma il gozzo
La produzione di ormoni e la regolazione della tiroide dipendono dall’attività dell’ipofisi, un’altra ghiandola che si trova nel cranio. La tiroide produce i propri ormoni in cui si inglobano alcune molecole di iodio. Per questo motivo un’insufficiente apporto di iodio all’organismo col tempo può portare al deficit di produzione di ormoni tiroidei e quindi a manifestazioni di compenso del tessuto ghiandolare.
La tiroide tende a ipertrofizzarsi nel tentativo di rispondere alle richieste dell’organismo. Arriviamo dunque al gozzo. Quando esiste una carenza cronica di iodio, la tiroide reagisce cercando di sviluppare le proprie strutture al fine di produrre le quantità di ormoni necessarie. La ghiandola aumenta di volume e può arrivare al punto di creare una vera e propria tumefazione nel collo che a volte può essere non visibile, perché il gozzo tende a svilupparsi verso l’interno comprimendo la trachea e l’esofago. In questi casi si possono avere piccoli disturbi nel respirare e nel deglutire.
L’anomalo sviluppo della ghiandola può essere legato a un unico nodulo o a più noduli diversi che si creano al suo interno. L’importante è tenere sotto controllo l’evoluzione della situazione con il proprio medico.