Pillole di Salute

I nonni e il nuoto in inverno

di Federico Mereta

In termini generali, a prescindere dall’attività fisica scelta, muoversi regolarmente fa bene ed aiuta a mantenersi in salute anche quando si è anziani. L’età non deve essere un limite, ma è sempre bene definire gli sforzi fisici e la frequenza assieme al proprio medico.

I benefici del nuoto nella terza età

Il nuoto, nello specifico, fa bene anche nella terza età. Prima di tutto si tratta di un movimento che si effettua in modo armonico, esercitando i diversi fasci muscolari degli arti, e si fa in un ambiente che riduce al minimo gli effetti della gravità e quindi lo sforzo potenziale.

Per questo, se viene praticato come attività aerobica e senza sforzi particolari, il nuoto può essere di grande aiuto a mantenere il benessere anche di una persona anziana. Il nuoto inoltre aiuta a potenziare i muscoli e migliora la respirazione.

Bisogna comunque ricordare che le articolazioni risentono del passare del tempo. Dunque, la zona a maggior rischio, per chi nuota, riguarda la spalla. Infatti, i traumi più frequenti interessano la cuffia dei rotatori. Quindi, tornando alla prevenzione, meglio evitare bracciate troppo energiche in brevi tratti. Nella terza età è consigliabile evitare i movimenti bruschi per dedicarsi al cosiddetto nuoto “galleggiato”.

Quanto rimanere in acqua

Dipende dalle condizioni fisiche di ciascuno di noi. Ma c’è un parametro generale da non sottovalutare: la sensazione di freddo. Quando il corpo comincia a soffrire meglio uscire. È sempre utile poi usare la cuffia, anche in mare. Infatti, quasi il 25% del calore che il corpo perde passa attraverso la testa.