Pillole di Salute

La sindrome da rientro

di Federico Mereta

In termini generici la sindrome da rientro può essere considerata da un insieme di problemi che in qualche modo ci rende la vita più difficile, incontrando difficoltà nel riprendere i consueti ritmi al rientro da un periodo di vacanza.

Tra i vari disturbi ci possono essere la difficoltà a riposare normalmente, la tensione emotiva, la sensazione di affaticamento. Normalmente la situazione si risolve entro pochi giorni, ma possiamo fare qualcosa per aiutare il corpo ad adattarsi ai nuovi ritmi, che poi sono quelli vecchi, e quindi evitare lo stress.

Due consigli generali

Partiamo dal riposo. Se in vacanza si è alterato di molto l’orario del sonno e quindi del risveglio, non si può pretendere che l’ipotalamo si adatti immediatamente alle abitudini imposte dal lavoro. Per cui conviene sempre recuperare progressivamente orari e ritmi, curandosi di essere in condizione di prendere sonno. Quindi è bene evitare cene pesanti, il fumo e fare largo consumo di bevande ricche di caffeina. Non imponetevi però di dormine se il corpo non ne vuole sapere. Meglio una breve passeggiata all’aperto per rilassarsi e d’aiutare l’organismo ad acclimatarsi.

Se tornare a casa vi ripropone stress che pensavate superati, può essere d’aiuto una ginnastica rilassante che mantiene in forma le articolazioni e a mantenere i risultati ottenuti con gite, passeggiate ecc. Gli esercizi anti-tensione sono semplici e hanno una regola generale: occorre prima di tutto inspirare ed espirare con la bocca.

Esercizi rilassanti

Ecco due esercizi facili. Secondo la tradizione orientale basta intrecciare i pollici dietro la schiena con le dita allargate all’esterno. In questa posizione, si piega avanti il tronco portando le braccia verso l’alto curando di fermarsi appena lo sforzo provoca dolore. L’esercizio va effettuato con grande lentezza per poi essere ripetuto coi pollici nell’altra direzione.

Il secondo esercizio consiste nel prendersi le caviglie col busto in avanti e portando in avanti il capo, senza esagerare con lo sforzo.