Provate a mettervi per una volta nei panni del vostro cane: come vorreste essere trattati, dal vostro umano preferito, mentre vi sta insegnando, ad esempio, il comando: “seduto!”? Sareste felici se alzasse la voce e se vi mettesse con la forza il fondoschiena a terra? No di certo, vero? E se vi togliesse il vostro giochino preferito per ridarvelo solo a comando eseguito? Di sicuro sarebbe meglio un bel biscottino! Ecco, quest’ultimo tipo di approccio prende il nome di “rinforzo positivo” ed è uno dei metodi più utilizzati dagli educatori per insegnare ai quattrozampe comportamenti specifici.
Per l’educazione dei nostri cani esistono tante tecniche differenti, ma come ci spiega la dottoressa Sabrina teniamo presente che il “metodo” è la strada da seguire per riuscire a modificare il comportamento dell’animale.
Si può scegliere un metodo basato sulla coercizione e la paura o rinforzo negativo oppure sul rinforzo positivo. Nel primo caso, il comportamento del cane sarà una risposta di evitamento ad una situazione – stimolo stressante o pericolosa; nel secondo, il cane sceglierà di ripetere un certo comportamento perché impara che è vantaggioso, gli permette di ottenere qualcosa che vuole e che gli dà gratificazione.