Pillole di Salute

Come calcolare il proprio fabbisogno calorico

di Federico Mereta

Riuscire a mantenere il peso forma sotto le Feste è più difficile. Caso per caso occorre ragionare assieme al proprio medico se ci sono patologie. In termini generali, tante calorie entrano con l’alimentazione, tante ne dovremmo consumare durante la giornata. Dunque si tratta di trovare il giusto equilibrio tra calorie introdotte e bruciate.

I fattori che possono influenzare il fabbisogno energetico

Innanzitutto, bisogna guardare al fabbisogno basale, rappresentato dalla quantità di energia necessaria per il mantenimento della vita, del benessere del corpo in condizioni di riposo. I valori sono maggiori nell’infanzia e scendono progressivamente con l’età.

Altro fabbisogno fondamentale è quello per la termoregolazione. Il corpo ha bisogno di mantenersi ad una temperatura più o meno stabile. Per mantenere tale temperatura, noi consumiamo energia che dipende da tanti elementi, dalla circolazione del sangue, dal grasso sottocutaneo, dagli indumenti – tanto più siamo coperti quando fa freddo, tanto più il corpo sarà protetto. Il parametro più importante è la temperatura ambientale: quanto più fa caldo, tanto meno si mangia. Mentre in inverno si è portati a mangiare di più.

Il vero consumo lo abbiamo per l’attività fisica. Il corpo umano non trasforma infatti tutta l’energia fornita dagli alimenti in lavoro. La spesa energetica per il lavoro varia moltissimo da persona a persona. Per esempio, se si lavora in ufficio, il consumo è minimo.

C’è anche il fabbisogno per la crescita e il mantenimento. Fino all’adolescenza, il corpo ha bisogno di formare nuovi tessuti e quindi necessita di più calorie, poi nell’adulto questa tendenza si stabilizza e dopo i 50-60 anni scende.

Consumiamo per introdurre alimenti: l’ingestione dei cibi infatti richiede lavoro. Infine, ci sono persone hanno fabbisogni speciali. Per esempio, la donna durante la gravidanza e l’allattamento, ma attenzione questo non vuol dire che si deve mangiare per due.