Mal di montagna, come gestire i bambini e il loro sonno secondo l’esperto

Questa puntata di "Pillole di Salute quotidiana" ci spiega come affrontare insonnia e giramenti di testa in alta quota

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Prendere sonno può diventare un’impresa per i bambini, specialmente nei primi giorni in cui c’è stato un cambio di altitudine. I bambini, e non solo loro, possono avere delle difficoltà ad addormentarsi e a volte possono comparire fastidiosi mal di testa.

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Significa che ci sono dei problemi legati al brusco cambio di quota. Si configura quello che in termini generali viene chiamato mal di montagna e che mette a rischio soprattutto quelle persone che hanno difficoltà maggiori ad adattarsi a situazioni ambientali mutate, come i bambini e gli anziani.

Cosa succede al corpo ad alta quota

I problemi sono legati all’improvvisa carenza relativa di ossigeno nell’aria a quote molto alte. Le difficoltà possono comparire in particolare se il cambio di altitudine è molto rapido o la quota che si raggiunge è molto elevata oppure se si fanno sforzi fisici intensi senza la necessaria acclimatazione. Può accadere che giri la testa, che compari un senso di pesantezza alla nuca, che aumenti la frequenta cardiaca, che possano comparire palpitazione e in fine anche la respirazione può diventare accelerata. Stiamo parlando di prestazioni fisiche particolarmente intense che vengono fatte durante i primi giorni in cui si è giunti in montagna.

Questi segnali d’allarme arrivano molto presto e quindi ci danno il modo di fermarci. L’organismo ha bisogno di tempo per adattarsi a una relativa carenza di ossigeno. E questa fase di adattamento può durare anche dei giorni, in particolare nei bambini e negli anziani che possono andare incontro a sensazioni di malessere diverse. E qua entra in gioco la difficoltà a prendere sonno.

Mal di montagna, cosa fare

Questa forma di insonnia si autolimita in poco tempo. In ogni caso, l’acclimatazione alle quote che superino i 1500 metri è fondamentale. Quindi facciamo adattare il bambino salendo gradualmente, evitando proprio nei primissimi giorni di portarlo ad altissima quota. Per esempio una salita in funivia può creare problemi ai bambini che non stanno bene di gola. Attenzione anche al trasporto in carrozzina del bimbo in alta quota, soprattutto se sta dormendo profondamente, perché possono insorgere problemi di circolazione negli arti soprattutto se il clima è molto rigido. Infine, non dimentichiamo che la pelle va protetta dai raggi ultravioletti con una protezione molto alta.

“Pillole di Salute quotidiana” è la serie in podcast di DiLei TakeCare, a cura di Federico Mereta. In ogni puntata si parla di prevenzione, cure e buone abitudini.